Sud dell’Italia. In Italia come in tutto il mondo esiste la disoccupazione, infatti fino ad oggi non abbiamo conosciuto paese che di questi problemi non né abbia, ma nel nostro sud forse il fenomeno è più del nostro nord in quanto al settentrione esistono più industrie e i datori di lavoro sono più onesti. Nel nostro sud invece tanti problemi ci attanagliano ed essi sono: meno industrie, meno lavoro, meno datori ,dello stesso, onesti e dei “padroni” disonesti che sfruttano gli stranieri per un prezzo minore di quello che un italiano chiederebbe per la sua giornata di lavoro e tra i cosiddetti padroni del sud ci sono anche quelli che si divertono a essere tiranni. Questi ultimi affermano che gli italiani non vogliono lavorare, certo non si può e non si deve negare che esistono anche i nulla facenti per propria volontà, ma a questi signori che affermano che gli italiani non vogliono lavorare, noi rispondiamo che gli italiani non vogliono essere sfruttati. Perché sé un lavoratore compie il suo dovere e gli è riconosciuto ogni diritto in tutto e per tutto, la cosa va bene, sé a un lavoratore che adempie il proprio dovere gli è detto che per motivi economici del proprio datore di lavoro non tutto gli può essere riconosciuto anche qui la cosa, moralmente, va bene. Quando invece a chi dalla propria fronte butta sudore, gli è spiegato che non tutto gli sarà riconosciuto per motivi economici del datore di lavoro, ma poi quest’ultimo usa auto costose e miglior divertimenti o una di queste cose allora vuol dire che quel “signore” sta usando i soldi del lavoratore. A questo punto il tiranno si dovrà vergognare delle proprie azioni giacché il ché significa che egli sta rubando, per questo ci sono italiani, ma anche stranieri, che preferiscono non recarsi a lavoro, appunto, come dicevamo all’inizio, per non essere sfruttati. Allora i signori padroni, dopo questo nostro intervento, hanno ancora il coraggio di affermare che gli italiani non vogliono lavorare? Sé si a questi signori suggeriamo di guardarsi allo specchio e prima che tirino fuori delle affermazioni del genere, sono invitati a lavarsi, sette volte sette, la bocca col sapone. Alle nostre istituzioni (e non ai nostri mangioni) diciamo siate vigilanti affinchè di queste cose non accadano.
giovedì 8 dicembre 2011
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