domenica 30 gennaio 2011

Preghiera a San Biagio, per Giovedi 3 Febbraio

San Biagio
 procurata da Giuseppe Paolo
O Glorioso San Biagio, che con una breve preghiera restituisti la perfetta salute ad un bambino, che per una spina di pesce conficcata nella gola stava per emanare l’ultimo respiro, ottieni a noi tutti la grazia di sperimentare l’efficacia della tua protezione in tutte le sofferenze della gola, ma più di tutto di mortificare, con la fede pratica dei precetti della Santa Chiesa, questo senso che può farmi commettere tanti peccati. E tu che con il tuo martirio lasciasti alla Chiesa un’illustre testimonianza della fede, ottienici di conservare questo dono divino e di difendere senza rispetto umano, con le parole e con le opere, la verità della stessa fede, tanto combattuta e denigrata ai giorni nostri. Amen.

Cancello Arnone. NUOVO SUCCESSO, IN UN’AULA DI TRIBUNALE, PER L’AVVOCATO CANCELLESE ROSSANA MERENDA. GRAZIE AL SUO OTTIMO STILE PROCESSUALE, CONDANNATI TRE FRATELLI DI FRANCOLISE

Cancello Arnone
di Daniele PalazzoTre uomini di Sant’Andrea del Pizzone, i fratelli Ettore, Mario e Antonio M. , sono stati condannati a 300 Euro ciascuno di multa, nonché al risarcimento dei danni(duemila Euro tondi tondi) spettanti alle parti civili, ovvero, i coniugi Antonio Di Pari e Natalina Di Benedetto, che li avevano citati in giudizio per l’aggressione verbale di cui furono vittime poco più tre anni fa, e anche al risarcimento della spese legali sostenute dai denuncianti.  I tre germani, sui quali gravavano pesanti imputazioni, quali ingiurie e minacce, sono stati riconosciuti colpevoli dei reati loro ascritti, infliggendo loro una condanna che ha dato ragione su tutta la linea all’impostazione difensiva del legale dei Di  Pari, Avvocato Rossana Merenda, di Cancello Arnone. L’episodio che ha visto protagonisti in negativo i tre Monaco risale all’11 novembre del 2007, quando, per questioni di mera convivenza condominiale, si surriscaldarono gli animi, portando la terna di persone condannate a profferire ogni genere di minacce, insulti ed ingiurie all’indirizzo di Antonio Di Pari e della di lui consorte, peraltro molto conosciuti e stimati per le loro doti di pacatezza e dirittura morale. Dall’istruttoria dibattimentale, è venuto fuori che, in quell’occasione, la coppia di consorti costituitisi parte civile, timorosi per il possibile degenerare della situazione, furono pure costretti a rintanarsi in casa per due ore. Infatti, dal di fuori venivano rivolte loro ogni genere di minacce e frasi poco edificanti. Nonostante la difesa degli imputati abbia cercato di smontare in tutti i modi l’assunto accusatorio, tutto è dimostrato vano. Infatti, la fondatezza di quanto dichiarato dai Di Pari, persone stimate e rispettate da tutti coloro che li conoscono e che, per la prima volta nella loro vita di onesti cittadini, si vedono coinvolti in una vicenda del genere, non è stata mai in discussione. Il fatto,poi, che la difficile e combattuta istruttoria dibattimentale, che ha visto l’Avvocato Merenda porre in essere un progetto difensivo più che impeccabile e che, alla fine, si è tradotto in un autentico trionfo, abbia premiato in pieno il loro desiderio di ottenere giustizia, li ha ripagati ampiamente della mortificazione subita tre anni addietro,  dimostrando loro che la giustizia, quella vera, esiste eccome.

NON BRACCONIERI, MA BARBRARI, INCIVILI E SENZA UN MINIMO DI RISPETTO PER CHICCHESSIA

di Daniele Palazzo
Non bracconieri, come tutti li hanno definiti. Con la loro  inqualificabile bravata, i responsabili  dell’uccisione dei due bellissimi  esemplari di daini, presi a fucilate e lasciati morire nel Parco Nazionale del Circeo, hanno palesato solo la loro barbara rozzezza e la loro squallida vocazione a distruggere tutto il bello e il buono che, ahinoi, ingentilisce anche i loro miseri esseri. Bracconiere è chi, pur commettendo reato, cattura animali di specie protette per rivenderli sul mercato nero e, quindi, realizzare profitto (illecito), non il genere di individui che si è reso responsabile di tale, esecrabile gesto. Per loro, non c’è etichetta che tenga. Sono persone senza un minimo di educazione e coscienza civica che, beati loro che mai hanno fatto e mai faranno de bene al oro prossimo, si divertono un mondo distruggendo in pochi attimi quello che la parte buona dell’umanità realizza in anni e anni di duro lavoro e consapevole impegno. Se proprio vogliamo dare una definizione o, meglio, un marchio a gente del genere abbiamo una sola opzione: Poveruomini! Nonostante loro, però, la componente non marcia del genere umano, che, checché se ne dica, è in stragrande maggioranza, deve continuare a fare la sua parte con forza e coraggio. Infatti, parafrasando un antico e sempre attuale detto popolare, il rumore di un “albero” che cade non fermerà mai il crescere di una “foresta” che può e vuole dare sempre il meglio di se stessa per il bene di tutti.

LA MORTE DEL BANDITO GIULIANO FU TUTTA UNA MESSINSCENA?

di Daniele Palazzo A sessanta anni dalla morte, avvenuta a soli 27 anni, Salvatore Giuliano continua a far parlare di se. La Procura della Repubblica di Palermo, infatti, ha aperto una inchiesta su di lui e fatto riesumare il suo corpo. I Magistrati palermitani, che hanno avviato una indagine per omicidio e sostituzione di cadavere, vogliono essere sicuri che quello sia proprio il corpo del bandito più famoso d’Italia. Secondo l’ipotesi investigativa da loro formulata, più di un elemento lascerebbe supporre che il corpo appena riesumato non appartenga al celeberrimo Turiddu, ma ad un suo sosia che sarebbe stato ucciso e reso irriconoscibile onde far credere che si trattasse del bandito che, nell’immediato dopoguerra, aveva messo a ferro e a fuoco mezza Sicilia e, quindi, assicurare al vero Salvatore Giuliano una tranquilla latitanza. E’ quanto sostenuto anche dallo storico Giuseppe Casaburrea, da un cui esposto ha preso le mosse l’indagine de quo. Per fare chiarezza su questo mistero, che contribuisce a conferire maggiore fascino alla figura di un fuorilegge la cui vicenda umana, ancora oggi, presenta angoli e sfaccettature tutte da chiarire, è dato disposto l’esame del DNA, che dovrebbe chiarire il dilemma. Tanto più che, essendo venuto a mancare nel maggio dello scorso anno, non è più possibile interrogare in merito l’unica persona che potrebbe fornire qualche elemento chiarificatorio in merito, l’Avvocato Gregorio De Maria, nel cortile della cui abitazione, in Castelvetrano, fu trovato il cadavere oggi tanto oggetto di attenzione. In base a quanto si è sempre detto e scritto, Salvatore Giuliano sarebbe stato tradito e fatto uccidere dal suo luogotenente, Gaspare Pisciotta, poi morto in carcere per avvelenamento da stricnina. Si registrano, però, voci e testimonianze di persone che sono di tutt’altro avviso. Uno tra tutti il collega giornalista Tommaso Besozzi, che ha sempre ritenuto che la morte di Giuliano fosse tutta una messinscena per distogliere l’attenzione dal vero bandito di fuggire dalla Sicilia, dove evidentemente era diventato un personaggio molto scomodo. Per chiarire questo mistero, dovremo attendere la risposta di laboratorio sui campioni di DNA ricavati da quello che resta del corpo dato per quello del famigerato capobanda siciliani.

giovedì 27 gennaio 2011

ALLA VENTIQUATTRENNE MARIA LUISA NUZZO LA PALMA DI MIGLIORE ECONOMISTA-STUDENTE D’EUROPA

logo champoins league
di Daniele Palazzo
Non è ancora sopito ed è gusto che sia così l’entusiasmo per lo strepitoso exploit compiuto qualche giorno fa da una studentessa ventiquattrenne di Latina ormai, prossima alla laurea in Economia e Commercio presso l’Università “La Sapienza”, di Roma. Continuano, dunque, i festeggiamenti per la bravissima Maria Luisa Nuzzo, che, al termine di una selezione molto dura (si è dovuta misurare con ben 108 concorrenti provenienti da undici nazioni europei), ha avuto la gioia e l’onore di fregiarsi del titolo di campionessa continentale in economia. L’occasione le è stata offerta dalla prima edizione della cosiddetta “Champions League”, che, allo scopo di diffondere sempre più e meglio la cosiddetta Patente Economica, è stata indetta ed organizzata dall’Unione Europea. A Vienna la finale, che, per la Nuzzo, è stata un autentico trionfo. La nostra conterranea(si è districata molto bene in mezzo a problemi e modi di intendere l’economia aziendale, il diritto d’impresa, la contabilità, ecc.), dando fondo a tutta la sua bravura e alla sua determinazione, ha sbaragliato, uno dietro l’altro, tutti i suoi avversari, agguantando un risultato che le consente di essere annoverata tra gli economisti più quotati e considerati dei prossimi anni. Conclusa la parte agonistica della manifestazione, si subito passati alle premiazioni. Il premio alla vincitrice è stato consegnato ad opera del Ministro austriaco alla Pubblica Istruzione e alla Ricerca Scientifica, Beatrix Karl, che, dal canto suo, ha avuto parole di elogio ed apprezzamento per una giovane che e che deve essere indicata come una vera e propria risorsa per l’economia non solo nazionale. Come senz’altro si sarà notato, notizie come quella in trattazione ci confermano che la Scuola italiana non è solo mala gestione ed emergenze continue, ma anche fucina di eccellenze che portano alto il nome della nostra amata Italia anche fuori dei confini nazionali.

Napoli-Inter 4-5 dopo i calci di rigore

Napoli: De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Gargano, Pazienza (7' sts Yebda), Dossena (25' st Zuniga), Hamsik, Lavezzi, Cavani. A disp. Gianello, Santacroce, Cribari, Sosa, Lucarelli. All. Mazzarri
Inter: Castellazzi, Maicon, Cordoba (37' st Lucio), Ranocchia, Chivu, Zanetti, Cambiasso, Thiago Motta, Stankovic (18' st Mariga), Pandev, Eto'o. A disp. Orlandoni, Materazzi, Santon, Obi, Coutinho. All. Leonardo
Arbitro: Valeri di Roma
Note: ammoniti Cannavaro, Thiago Motta, Cavani, Lucio. I rigori: Cavani gol, Eto'o gol, Hamsik gol, Cambiasso gol, Lavezzi fuori, Pandev gol, Zuniga gol, Thiago Motta gol, Tebda gol, Chivu gol.
Napoli - In piedi, tutti quanti in piedi ad applaudire i Guerrieri. Il Napoli esce dalla Coppa Italia ai calci di rigore ma domina l'Inter. I campioni del Mondo per oltre un'ora siamo stati noi. Palle gol come se nevicasse. Castellazzi, la sfortuna e la qualunque hanno tolto la palla dalla porta della Beneamata. Beneamata soprattutto dagli astri stasera. Un grande, grandissimo Napoli, emozionante, splendido, esuberante, commovente. Potevano segnare più o meno tutti gli attaccanti azzurri sia nei novanta minuti che nei supplementari giocati praticamente a senso unico. Inter sommersa e stordita, Napoli gigantesco e imperioso. Castellazzi ha salvato l'impossibile e quando non c'è arrivato lui è stato Ranocchia a togliere un gol fatto sulla linea. Ma è andata così. Ai rigori sbaglia Lavezzi, forse il migliore in campo. Usciamo dalla Coppa Italia come degli eroi. Tutti in piedi, tutti, dal primo all'ultimo uomo della falange azzurra ad applaudire. Questo è un grande Napoli. Abbracciamoli forte. Questi sono i nostri Guerrieri, il nostro cuore. E noi siamo fieri di loro. (dal sito: http://www.napolissc.it/)
Riflessioni:
Il Napoli è sconfitto a causa dei rigori, l'inter porta a casa la vittoria. Ma il Napoli ha realmente perso? Io penso di no.
1) no! perchè il napoli sta crescendo giorno dopo giorno, e per essere obiettivi dobbiamo gridare, senza vergogna, che ci aspettavamo una sconfitta gia al primo tempo normale.
2) ha vinto l'orgoglio del Napoli.
3) ha vinto l'economia della Campania, quanti tifosi interisti sono giunti a Napoli e Campania, pernottando negli alberghi? Quanti ristoranti hanno servito piatti in più? In fine: quanti posti hanno visitato questi milanesi?
No, io dico che sportivamente abbiamo perso, ma ci rimane la vittoria dell'orgoglio ed economica. Grazie ragazzi, grazie Mazzarri, grazie Napoli.

CASTELVOLTURNO. NUOVO NEUROTRASMETTITORE CONTRO IL DOLORE CRONICO: IMPANTATO NEL CORPO DI UNA DONNA .

di Daniele Palazzo
Nuove speranze per quanti, anche nella nostra provincia, soffrono di dolore cronico dovuto a questo o quell’acciacco. E’ di questi giorni la notizia che, tramite semplice intervento chirurgico, si può impiantare nel corpo di tale tipo di pazienti un nuovo e moderno genere di neurotrasmettitore . Questo, sfruttando la tecnologia propria dell’IPhone, gli dona immediato sollievo, restituendogli anche la tranquillità  perduta e la padronanza delle sue azioni quotidiane. E non bisogna andare a cercare neanche tanto lontano per scoprire le strutture e i centri sanitari in cui si effettuano questo tipo di operazioni. Infatti, uno dei primi interventi in materia si è registrato presso l’Ospedale “San Giuseppe Moscati” di Avellino. Protagonisti il Professor Enrico De Simone e a sua equipe, che, al termie di un delicato intervento chirurgico, hanno impiantato l’apparecchio, di dimensioni simili a quelle di un accendino, nel corpo di una 49enne di Castelvolturno, la quale, reduce da bel quattro interventi chirurgici alla colonna vertebrale, vedeva le sue membra devastate da uno status doloroso pressocchè insopportabile. Per una volta tanto, dunque, a far notizia non il solito caso da malasanità. Nella nostra regione(il caso in trattazione lo dimostra ampiamente) esistono anche delle eccellenze che, se maggiormente sostenute e valorizzate, possono sicuramente dare il lustro che meritano ai nostri servizi sanitari e, perchè no?, metterli in condizione di competere con quelli di Regioni notoriamente più in alto nella specialissima graduatoria di merito in materia.

martedì 25 gennaio 2011

Cancello Arnone, Giuseppe Fichele in concerto al Campania e jolì.

Il cantante Giuseppe Fichele.
                          di Pasquale Leggiero.
Giuseppe Fichele,  È autore e compositore di numerose canzoni. Ha Partecipato : - Al “ Festival di Viareggio” edizione 1999; - All’Accademia della Canzone di Sanremo edizione 2000; - A numerosi concorsi canori nell’ambito delle province della Campania e del Lazio suscitando sempre interesse da parte delle giurie e della stampa locale. Nel 2002 ha inciso un cd singolo dal titolo “ Sul Palco” quando faceva parte del duo “ Luna Piena”, di cui era il cantante con l’etichetta Tempio s.r.l. Nel 2003 è stato ospite fisso, come cantante, durante le varie tappe che si sono svolte nel Lazio, per le selezioni di “Miss Italia nel Mondo”. Si è esibito nei locali più noti della Capitale tra cui il “Piper” e il “Gilda”. Vincitore assoluto della fortunatissima edizione 2007 della trasmissione televisiva “ I RACCOMANDATI” in onda su Rai Uno, la quale è stata vista, ogni sera, da circa 6 milioni di telespettatori, con uno share del 27%. Giuseppe “Raccomandato” dalla bella Eleonora Daniele, presentatrice insieme a Luca Giurato di “ Uno Mattina ”, ha sbaragliato concorrenti di grande qualità, promossi da illustri personaggi della musica e dello spettacolo tra i quali: Milva, Ivana Spagna, Gigi D’Alessio, Albano, Katia Ricciarelli, Emanuela Aureli, Enzo De Caro e tanti altri. È stato ospite nelle trasmissioni televisive: “ Uno Mattina e Matinèe”. Nel corso delle stesse è stato intervistato e si è esibito.
Premi e riconoscimenti: premio “Oscar dei giovani 2008”, consegnato in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, in occasione della XXXVIII^ edizione della “Giornata d’Europa”. Presentatore televisivo del programma star school tv in onda, l’anno scorso, su Italia mia 2  e ora ha altri due concerti in cui esibirsi il primo il 28 gennaio al centro commerciale Campania alla ore 21.30 ed il secondo il 19 febbraio al centro commerciale jolì di Castelvolturno. Allora non ci resta che augurare a tutti buon divertimento.

“Shalom Auschwitz”, il Video del brano di Agnese Ginocchio dedicato alla Giornata della Memoria della Shoah del 27 Gennaio.Ospite di “ANJA SHOW” il 26 gennaio dalle ore 20.40

Agnese Ginocchio sarà Ospite al programma ”Anja Show” in onda il giorno 26 Gennaio 2011 sugli schermi di Italiamia 2 Sky 854 
Agnese Ginocchio

ferrovia  storica

bambino aus
Alife(Ce)- Cultura per la Pace. Video educativo, formativo ed istruttivo che accompagna il brano d’impegno per la Pace, struggente e meditativo, dal titolo “Shalom Auschwitz”, composto dalla cantautrice e Tetsimonial per la Pace Agnese Ginocchio (http://www.agneseginocchio.it) e dedicato alla Giornata della Memoria della Shoah del 27 Gennaio e a tutte le Shoah, guerre, eccidi, stermini del mondo. Si avvisa che la Agnese Ginocchio, proprio in occasione della Giornata della Shoah,  sarà ospite alla terza edizione del programma televisivo ”Anja Show” in onda il giorno 26 Gennaio 2011 a partire dalle ore 20,40 sugli schermi di “Italiamia 2 Sky 854“.  Le liriche di questo brano, come si diceva, sono state esposte anche nel Museo nazionale storico della Liberazione a Roma, diretto dal dott. Antonio Parisella, grande attivista per la Pace. Le immagini che compongono il video sono tratte da documentari sulla Shoah, con la presenza di alcuni sopravvissuti alla Shoah, sulla Guerra – eccidio- strage di Gaza (Palestina), dal web e da alcune manifestazioni scolastiche dedicate alla “Giornata della Memoria”. Per visualizzare il video collegarsi a questo link:  http://www.youtube.com/watch?v=LXOf1mqWQiQ  -STORIA. Era il 27 gennaio del 1945 quando si aprirono i cancelli del campo di sterminio di Auschwitz, uno dei luoghi simbolo della ferocia nazista che portò alla morte circa sei milioni di ebrei e due milioni tra zingari, omosessuali e oppositori politici del regime di Adolf Hitler. Il 27 gennaio si celebra la Giornata della Memoria, il giorno dedicato al ricordo di quei tragici avvenimenti che portarono allo sterminio di sei milioni e mezzo di esseri umani: il più grave sterminio della storia. Sessantun anni fa l’Armata Rossa entrava ad Auschwitz, trovandovi pochi sopravvissuti e le prove di un orrore che aveva insanguinato il cuore di un continente, quello europeo, che si vantava di essere la culla della civiltà. La giornata della Memoria deve essere quindi un momento di riflessione, non solo per chi l’ha vissuta in prima persona, ma per chi, soprattutto per i giovani, perchè forse ne hanno sempre sentito tanto parlare, così, un po’ per caso, nelle aule scolastiche, senza darci troppo peso. L’impegno di ricostruire i fatti invece deve sostenere una responsabilità nel dire “Mai più” ad una atrocità simile. Dopo Auschiwtz, molte altri genocidi sono accaduti: tra i più dimenticati in Africa, quello del ‘94 in Ruanda, quello nella ex-jugoslavia a ” Srebrenica “, definito poi dai mezzi di comunicazione con l’orribile termine di “pulizia etnica”. Per molti quindi, il 27 gennaio sarà una giornata che non passerà inosservata. Ecco perché da alcuni anni a questa parte le iniziative per ricordare o meglio per non dimenticare quel tremendo episodio dello shoah si sono intensificate e sono diventate tantissime, come altrettanti i messaggi di pace: vi riportiamo quello in musica di Agnese Ginocchio, cantautrice e Testimonial per la Pace www.agneseginocchio.it ,  impegnata a portare messaggi di Pace e di nonviolenza . Per ulteriori info e approfondimenti sul presente brano collegarsi al sito del Movimento per la Pace: http://movimentopaceambasciatori.blogspot.com . (Comunicato stampa)

lunedì 24 gennaio 2011

CASERTA. L’OCCASIONE FA IL “GIORNALISTA” LADRO

Duomo di Caserta.
di Daniele Palazzo
E, adesso, chi trova il coraggio di dire ai ladri che un giornalista ha rubato l’ombrello ad un collega? Si, avete capito bene! Questa volta, a compiere l’azione ladresca non è stato un delinquente, come comunemente si intende, ma un operatore dell’informazione. Il protagonista di questa poco eroica e per niente onorevole vicenda partecipava alla celebrazione della ricorrenza di San Francesco di Sales, Patrono dei Giornalisti, tenutasi ieri mattina, alla presenza del Vescovo, Monsignor Pietro Farina, che, come da tradizione, ha provveduto pure ad officiare una Santa Messa in onore del Santo di Sales. Approfittando, dunque, della baraonda ingenerata dall’andirivieni di fine manifestazione, una delle tante “penne d’oro” convenute presso la Curia Vescovile di Caserta si è appropriata del parapioggia lasciato incustodito fuori della sala in cui si è tenuta la manifestazione, dileguandosi subito dopo. Proprio come un volgare ladro. Quello che ci lascia davvero interdetti è che, datosi che spesso puntiamo il dito contro chi delinque, atteggiandoci pure a giudici supremi della situazione, noi cronisti dovremmo distinguerci da chi ha scelto di vivere sfruttando il lavoro dei nostri simili. Altrimenti, dove risiede la nostra presunta diversità?

domenica 23 gennaio 2011

CASERTA – FESTA GIORNALISTI – 22 GENNAIO 2011.

Anna Giordano e Mario Pignataro


Carmen La Sorella


il vescovo Farina e il presidente Zinzi



di Paolo Pozzuoli
Tre giorni fa il monito ai politici nel corso della speciale celebrazione in onore del Patrono della Città, S. Sebastiano, ieri, in occasione della non meno speciale in onore di S. Francesco di Sales, Patrono dei giornalisti, quello agli operatori della comunicazione da parte di S. E. Mons. Pietro Farina, vescovo della Diocesi. Moniti schietti, aperti, essenziali, assolutamente paterni che il Presidente della Provincia, On. Mimì Zinzi, presente alla sacra celebrazione, ha così sintetizzato: “E’ stato chiaro ed abbiamo capito la lezione”. Bene, tutti compunti ed assorti (c’erano i presidenti regionali dell’ordine di ieri, Ermanno Corsi, e di oggi, Ottavio Lucarelli, il presidente provinciale Michele De Simone, ed ancora, Antonio Arricale, Alberto Zaza d’Aulisio, Matilde Maisto, Mattia Branco; notato anche Raffaele Raimondo, raffinato comunicatore,  critico profondo, studioso eccellente) nella stupenda ed accogliente Cappella del Seminario non solo ad ascoltare le belle parole di Mons. Farina ma a recepirne il messaggio, l’essenza ed a farne tesoro nell’attività professionale. Curata da don Michele Tagliafierro-  ha esaltato l’opera di S. Francesco di Sales ‘è un appuntamento più che decennale; S. Francesco di Sales ha operato in un tempo burrascoso ma, da giornalista, passando dalla parola allo scritto; fu il primo a fare volantinaggio portando il pensiero sugli avvenimenti: una bella e corretta coscienza di giornalista, rispettoso della verità e della persona, trascinato e motivato dalla passione; noi, svolgendo con passione la nostra professione, dobbiamo seguirlo nel cammino verso la santità’ – l’introduzione alla celebrazione eucaristica. Quindi, Mons. Farina, all’omelia, nell’evidenziare che all’inizio della celebrazione ‘veniva sottolineata l’importanza di questo incontro annuale e ogni anno rinnoviamo le motivazioni che sostenerci in questo compito’ ha illustrato il messaggio donato dal Santo Padre sul tema che non è altro che un richiamo alla verità che, ‘quando non è chiara, come posso annunziare qual è? ’ precisato osto . Questo particolare momento che stiamo vivendo ci fa capire il progressivo lacunoso e ci fa riflettere e dobbiamo essere consapevoli che il Signore ci vuole salvi come suo popolo ed alla fine dovremo essere una sola realtà e le cose, quando sono negative, è che la grazia è sempre più lontana. Il Santo Padre, in questa occasione, ci dona un messaggio. Il tema è ‘Verità, annuncio, centralità di vita nell’era digitale’. Sono tre punti di riferimento che richiamano una oggettività in cui è improntata la verità di ciascuno. Ma, quando la verità non è chiara, come posso annunziare qual è? Dobbiamo metterci alla ricerca, all’ascolto di questa verità che è Cristo e riuscirci non è altro che il servizio. La verità significa essere liberi ma nessuno  deve creare opinioni proprie. Sia la verità sia di aiuto al mio fratello. La verità conosciuta va annunziata’. Quindi, il pensiero ‘gli altri non devono entrare nella mia vita privata ma questo non deve significare vizi privati e pubbliche virtù. Non posso divulgare quella che per me non costituisce la verità; è un bluff; prima o poi si pagherà il pedaggio’ in riferimento agli ultimi avvenimenti che hanno turbato non poco le coscienze di tutti. Concludendo, S. E. ha messo in rilievo che ‘Queste celebrazioni possono avere un carattere esteriore ma la celebrazione eucaristica è un incontro personale che facciamo con Cristo e la risposta non la dovete dare a me ma a Cristo per quello che scrivete. Stiamo attenti! Voi dovete avere la capacità di scrivere le cose che vanno scritte per bene. In quanto Vescovo, sono aperto e disponibile per tutti. Vi aspetto con grande apertura di cuore. Quando non ci sono, è così, non è un fatto diplomatico’. È intervenuto, dopo la celebrazione ecucaristica, Michele De Simone, che ha ricordato Antonio Marotta ‘un ricordo luminoso, abbiamo una stretta nel cuore: ci ha lasciato ieri e gli abbiamo dedicato questa Messa’. A seguire, consegna di due targhe a due senatori dell’ordine: Anna Giordano, prima donna a ricevere la targa consegnata da Donatella Trotta, e Mario Pignataro, al quale la targa è stata consegnata da Ermanno Corsi. Infine, nel pomeriggio, alle ore 16, presso la Biblioteca del Seminario è stato consegnato il premio <>, istituito da Assostampa, Ucs e Ucs della Diocesi di Caserta, giunto alla terza edizione, a Stefano De Martis, Direttore di <>, alla mitica Carmen Lasorella, Direttore di <>, ed a  Marco Tarquinio, Direttore del quotidiano >. (da la voce del volturno)










sabato 22 gennaio 2011

FRANCOLISE. QUESTA SERA, 23 GENNAIO, CONCERTO DEL MAESTRO MIMI’ PALMIERI E DELLA SUA ORCHESTRA.


Francolise

di Daniele Palazzo
Da qualche anno a questa parte, a Francolise e frazioni, si registra un notevole pullulare di iniziative, manifestazioni ed eventi culturali di discreta rilevanza e che contribuiscono a rilanciare e promuovere le credenziali di un centro che, grazie anche al non indifferente patrimonio storico-artistico, culturale e paesaggistico  sul quale può contare, rappresenta una sorta di isola felice per quanti, ricercatori o no, sono davvero interessati ad approfondire il discorso della ricerca del bello e del buono racchiuso in ogni animo gentile. E’ su questo  percorso, di assoluta ed encomiabile bellezza, che si inserisce la linea di azione e proposizione perseguita dalle diverse realtà associative operanti sul territorio. Tra i vari sodalizi che si danno da fare in questo senso, una menzione molto particolare deve essere riconosciuta all’Associazione denominata “Il Castello” , che, presieduta da Gianluca Cioffi, ha scelto, quale obiettivo principale, il darsi da fare onde collaborare fattivamente al restauro del preziosissimo organo del ‘700 che campeggia nelle splendide fattezze della mille duecentesca Chiesa di Santa Maria a Castello, in Francolise capoluogo. Ed è proprio in quest’ottica che si pone il concerto che, su organizzazione del gruppo di lavoro coordinato da Cioffi, domenica prossima, 23 gennaio, vedrà protagonisti il Maestro Mimì Palmieri e la sua Orchestra. Come per tutte le altre manifestazioni similari targate “Il Castello”, teatro dell’evento, che inizierà alle ore 19.00, sarà l’ambiente interno dell’appena restaurato tempio di Maria SS. a Castello, il cui impianto dispone di un’acustica pressocchè perfetta per evenienze del genere. Come specificato anche in un comunicato diffuso dall’ente associativo in oggetto, la serata musicale di quest’oggi ha anche e soprattutto una notevole finalità, quella di continuare nella raccolta di fondi per il restauro del citato organo, missione, questa, portata avanti con tenacia e perseveranza dall’amato Sacerdote e Pastore di anime in Francolise capoluogo, Don Raimondo Pasquariello. “Per tale motivo, è ancora più importante esserci, si legge un documento recentemente diramato dal gruppo cioffiano. In questo modo, infatti, tutti noi potremo dare una mano concreta di aiuto nel felice compimento del progetto avviato dal nostro Parroco ed unire l’amore per la musica e l’are all’impegno civile di riportare ai fasti di un tempo un’opera d’arte di valore inestimabile”.

Riflessioni sul vangelo

 a cura di Giuseppe Paolo
L’evangelista Matteo, riprendendo un’immagine del libro di Isaia, ci dice quello che è Gesù per noi: la luce. Nella nostra vita, vediamo spesso tenebre, resistenze, difficoltà, compiti non risolti che si accumulano davanti a noi come un’enorme montagna, problemi con i figli, o gli amici, con la solitudine, il lavoro non gradito...
È tra tutte queste esperienze penose che ci raggiunge la buona parola: non vedete solo le tenebre, guardate anche la luce con cui Dio rischiara la vostra vita. Egli ha mandato Gesù per condividere con voi le vostre pene. Voi potete contare su di lui che è al vostro fianco, luce nell’oscurità.
Non siamo noi che diamo alla nostra vita il suo senso ultimo. È lui. Non è né il nostro lavoro, né il nostro sapere, né il nostro successo. È lui, e la luce che ci distribuisce. Perché il valore della nostra vita non si basa su quello che facciamo, né sulla considerazione o l’influenza che acquistiamo. Essa prende tutto il suo valore perché Dio ci guarda, si volta verso di noi, senza condizioni, e qualsiasi sia il nostro merito. La sua luce penetra nelle nostre tenebre più profonde, anche là dove ci sentiamo radicalmente rimessi in causa, essa penetra nel nostro errore. Possiamo fidarci proprio quando sentiamo i limiti della nostra vita, quando questa ci pesa e il suo senso sembra sfuggirci. Il popolo immenso nelle tenebre ha visto una luce luminosa; una luce è apparsa a coloro che erano nel buio regno della morte!





Cancello Arnone. Auguri Maria



Maria Manzo

Oggi Compie 18 anni, la ballerina di Casa Manzo, Maria.di Cancello Arnone
Tantissimi auguri dalla sua Famiglia, dai ragazzi del Club Napoli, dallo Staff del Carnevale Azzurro.
Maria è una ragazza semplice, allegra, a volte stregata dalla luna come suo padre, ma il sorriso è quello che la
contraddistingue , e la sua spiccata energia da ballerina. Con i passi di danza e con l'armonia della vita, le auguriamo
di danzare sempre sulla felicità e di voltare in salute i suoi anni e il futuro che il buon Dio ha scritto per lei nel meraviglioso
libro della vita, la cui copertina è ricamata dal ricamo del suo sorriso.

mercoledì 19 gennaio 2011

SANT’ANDREA DEL PIZZONE. SUCCESSO PER IL CONERTO DELLA PICCOLA ORCHESTRA “LA VIOLA”.


orchestra la viola.
di Daniele Palazzo
Eccezionale concerto, ieri sera, nella Chiesa di Maria SS delle Grazie, in Sant’Andrea del Pizzone, degli artisti della Piccola Orchestra “La Viola”, che, sull’onda degli scroscianti e ripetuti applausi e dai convinti consensi tributatigli perfino dalla critica più esigente, hanno dato vita ad uno spettacolo davvero superlativo, degno di ben altri palcoscenici. L’importante evento, che ha richiamato in paese numerosi amanti della buona musica provenienti anche da centri limitrofi, è stato organizzato dall’Agenzia Comunale per lo Sviluppo Socio-Culturale, che vede ai suoi massimi vertici Nicola Martucci (Direttore) e Eugenio Iannotta (Presidente). L’ottimo lavoro di Martucci e Iannotta, che ci tengono a rimarcare anche “la squisita disponibilità dimostrata dal Parroco, Don Peppino Sciorio, nel rendere fruibile per l’evento le stupende fattezze della Chiesa parrocchiale”, è stato supportato e trasformato in splendida realtà grazie soprattutto al patrocinio dell’Assessorato alla Cultura e allo Spettacolo(è retto, con capacità e maestria, da Domenico Volpe)del  Comune di Francolise e ad un consistente contributo offerto dalla Regione Campania. Di tutto rispetto la scaletta di pezzi presentata dal gruppo artistico intervenuto, che ha attinto soprattutto  dal repertorio popolare di squisita tradizione mediterranea, regalando alla platea accorsa per l’occasione momenti di vibrante intensità e di grande trasporto emotivo. Ne è venuta fuori una serata all’insegna del puro godimento culturale e che sicuramente lascerà il segno in quanti amano davvero l’arte di Euterpe. Venuta alla luce nel 1994, da una felice intuizione di Antonella Costanzo (voce solista) ed Alessandro Parente (direttore e compositore) e da ripetuti incontri e contatti di musicisti delle province di Roma, Napoli, Frosinone e Latina, la Piccola OrchestraLa Viola”, formazione di ispirazione popolare di pura e genuina estrazione  mediterranea, è considerata a pieno merito tra i gruppi più inediti ed innovativi del panorama della world-music italiana. Ad onore e vanto dell’ensamble musico-canoro che, ieri sera, ha incantato e rapito l’intero uditorio presente in chiesa, è da sottolineare che, in ben sedici anni di successi e collaborazioni importanti(due su tutte, quelle con Angelo Baranduardi e Franco Battiato), l’Orchestra stessa ha ideato e messo in scena spettacoli ai quali hanno partecipato, tra gli altri, personaggi del calibro di
Peppe Barra, Daniele Sepe, Lino Cannavacciuolo, Dan Moretti, Marc Perrone, Vincenzo Zitello, Carlo Muratori, Cecilia Chailly, Riccardo Tesi, Piero Ricci, Fratelli Mancuso, Hector Ulises Passarella, Mosshen Kasirossafar, Alfio Antico, Gaspare Balsamo, Mario Salvi, Nando Citarella, Roberto Tombesi, Massimo Carrano, Paolo Bonfanti, Fabrizio Poggi, Maria Rosaria Omaggio e Arnoldo Foà. E…scusate se è poco.

domenica 16 gennaio 2011

FALCIANO DEL MASSICO. IL MONDO DEL VOLONTARIATO A.V.I.S. STAMATTINA, IN PIAZZA LIMATA, TERRA’ UNA NUOVA RACCOLTA DI SANGUE.


Falciano del Massico
di Daniele Palazzo
E’ grazie soprattutto ai volontari dell’A.V.I.S. se, al giorno d’oggi, si registra, anche nella nostra provincia, un sensibile aumento del numero di donatori di sangue rispetto a qualche anno fa. Il loro è un impegno ammirevole e da sostenere con ogni mezzo in  quanto finalizzato solo ed unicamente ad assicurare a quanti, per eventi traumatici o per altri motivi da emergenza sanitaria, si trovino nella necessità di essere sottoposti a trasfusioni di preziosissimo liquido ematico. La cultura della donazione di sangue trasmessaci dai continui appelli dal mondo del volontariato orbitante intorno all’Associazione dei Volontari Italiani del Sangue ha, dunque, colto nel segno, testimoniandoci che donare sangue non è solamente un gesto di generosità e di solidarietà, ma è soprattutto un dono che si trasforma magicamente in farmaco salvavita. Questa la motivazione di base della nuova uscita pubblica della Sezione casertana del valente sodalizio nazionale, le cui “milizie”,  stamattina, dalle ore 8.30 alle ore 13.00, saranno in piazza Limata, a Falciano del Massico. I donatoti, che, si spera, essere numerosi, sono attesi all’interno  del Circolo “Tempo Libero”, in cui saranno allocati i mezzi di supporto ad una iniziativa scuramente rimarchevole e degna di essere presa a modello da quanti, spesso solo a chiacchiere, affermano di essere disposti a prodigarsi per il bene altrui.

CASTELVOLTURNO.UN ANNO E MEZZO E PASSA SENZA RIMBORSO PER SPESE DI DIALISI PERSONALE, LE IRE DI UN UTENTE DEL DISTRETTO ASL.

Castelvolturno
di Daniele Palazzo
Da oltre un anno e mezzo, non si vede corrisposto il rimborso-spesa per i continui cicli di dialisi a cui deve sottoporsi costantemente a causa di una grave malfunzione renale. Questo il motivo che, ieri mattina, ha scatenato le ire di un utente settantenne del Distretto Asl di Castelvolturno, il quale è andato in escandescenza mentre si trovava negli ambulatori della struttura sanitaria della splendida cittadina rivierasca.  L’uomo, che aveva ritenuto evasivi, superficiali e finanche offensivi gli atteggiamenti di alcuni impiegati alle sue nuove richieste verbali di delucidazione sul perché le sue ripetute domande di rimborso, peraltro regolarmente presentate e protocollate, fossero state sistematicamente disattese, ha fatto la voce grossa, protestando ed inveendo con veemenza contro tutti coloro che riteneva responsabili della mancata elargizione del beneficio che gli spettava. “E’ un anno e mezzo che mi prendete per i fondelli, ha gridato. Non me ne andrò di qui finchè questa faccenda non sarà risolta. Oggi ho deciso di vederci chiaro e chiarezza sarà fatta, ha continuato, l’anziano, che ha anche detto di non aver più risorse economiche per continuare in proprio a frequentare il centro in si sottopone a dialisi. Ne è nato uno vivace verbale tra lui e un paio di dipendenti dello stesso impianto sanitario, che, una parola tira l’altra, rischiava di degenerare da un momento all’altro. Il fuori programma, che ha avuto decine di testimoni, peraltro tutti schierati dalla parte del manifestante il nuovo caso di bruttura gestionale delle nostre risorse sanitarie, ha attirato nella stanza teatro dell’episodio anche altri impiegati dei locali dell’ASL castellana. La situazione è tornata alla calma solo quando al protagonista della nuova vicenda di insensibilità e menefreghismo istituzionale davanti ai sacrosanti diritti delle fasce deboli della popolazione è stato assicurato che il suo caso sarà risolto nel più breve tempo possibile. “Lo spero per voi tutti. In caso contrario, ci penseranno i Carabinieri a farvi fare il vostro dovere”, ha concluso l’interessato.

sabato 15 gennaio 2011

Il Vaticano annuncia: Papa Wojtyla sarà beato il primo maggio.

Papa G.Paolo II

Fonte Virgilio

La celebrazione sarà presieduta da Benedetto XVI a San Pietro

ARTICOLI A TEMA

Roma, 14 gen. (TMNews) – Ora è ufficiale: Giovanni Paolo II sarà beatificato il primo maggio 2011. L’annuncio è arrivato dal portavoce vaticano, padre Federico Lombardi che ha così messo a tacere tutte le voci che si rincorrevano da giorni sulle possibili date della beatificazione. Il rito avverrà in piazza San Pietro e già si prevede una grandissima folla. Benedetto XVI ha dunque firmato il decreto che conferma il miracolo di guarigione di una suora francese affetta da Parkinson, ad appena sei anni dalla morte del papa polacco, esaudendo il desiderio della folla che, fin dal giorno dei funerali lo acclamava al grido di “Santo subito”. “Il rito di beatificazione del venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo II (Karol Wojtyla) avrà luogo in Vaticano, il primo maggio 2011, II Domenica di Pasqua, della Divina Misericordia, presieduto dal Sommo Pontefice Benedetto XVI”, ha annunciato il portavoce vaticano. Durante l’udienza concessa oggi al cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Papa – riferisce ancora la Santa Sede – ha autorizzato il Dicastero a promulgare il decreto sul miracolo attribuito all’intercessione di Wojtyla. Un atto che – si spiega – conclude l’iter che precede il Rito della beatificazione, la cui data viene decisa dal Pontefice”. Il processo che si conclude con la beatificazione di Giovanni Paolo II è iniziato prima che fossero trascorsi i cinque anni dalla morte, previsti dalla legge. Una deroga decisa dallo stesso Benedetto XVI. Il 13 maggio 2005, infatti, Papa Ratzinger, nella cattedrale di San Giovanni, davanti al clero romano, annunciò in latino la propria decisione di consentire l’apertura immediata della causa canonica per Giovanni Paolo II. Intanto nella basilica di San Pietro sono già iniziati i lavori per la realizzazione di una tomba che, incastonata in uno degli altari, ospiterà il corpo del Papa polacco una volta diventato beato. Dopo diverse ipotesi che sotto la forma di progetti sono passate per la scrivania dell’arciprete della basilica, il cardinale Angelo Comastri, Papa Ratzinger ha approvato quello che vedrà le spoglie di Wojtyla traslate dalle Grotte Vaticane, dove si trovano ora, alla cappella di San Sebastiano collocata alla destra della navata centrale tra la Pietà di Michelangelo e la Cappella del Santissimo Sacramento. Ssa/ Bol

venerdì 14 gennaio 2011

Roma, karol Wojtila nonchè Giovanni Paolo II, diventa beato.


Giovanni Paolo II
 Citta' del Vaticano, 13 gen. (Adnkronos) - Domani mattina, se non ci saranno ulteriori sorprese dell'ultim'ora, Benedetto XVI dovrebbe approvare il decreto con il quale si riconosce la validita' del miracolo attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo II. Si tratta di una suora francese, Marie Simon-Pierre, guarita dal morbo di Parkinson. E' infatti previsto che proprio nella mattinata di domani il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, vada da Benedetto XVI per sottoporgli il documento. Se tutto andra' per il verso giusto, Wojtyla sara' beatificato nel 2011, a sei anni dalla morte, un record che condividera' con Madre Teresa di Calcutta.

La causa di beatificazione di Giovanni Paolo II e' infatti partita immediatamente dopo l'elezione al soglio di Pietro di Benedetto XVI, nel maggio del 2005. Una notevole eccezione alla legge della Chiesa che prevede siano passati almeno cinque anni dalla morte del servo di Dio prima che cominci il processo. Ora, trascorsi 6 anni, Wojtyla diventera' beato. Fecero scalpore, all'epoca dei funerali, le richieste che partirono dalla folla e da alcuni movimenti cattolici radunatisi in Piazza San Pietro, che invocarono Giovanni Paolo II ''santo subito''.
La corsia preferenziale di cui ha goduto Wojtyla nel percorso verso gli altari non e' l'unica eccezione clamorosa in questo senso. C'e' l'importante precedente di Madre Teresa di Calcutta per la quale Giovanni Paolo II fece a sua volta una scelta analoga, derogando alla tradizione. La fondatrice delle Missionarie della carita' morta nel 1997, venne proclamata beata il 19 ottobre del 2003. In quel caso il Papa attese due anni prima di aprire il processo, ma poi la causa fu rapidissima, in totale trascorsero 6 anni dalla morte come quasi certamente avverra' per Giovanni Paolo II.
Con ogni probabilita' verra' rapidamente resa nota anche la data in cui si svolgera' la beatificazione di Karol Wojtyla. Il prossimo 16 ottobre, data della sua elezione a Pontefice, potrebbe essere il giorno prescelto. Si tratta infatti di una domenica per altro che coincide con la ricorrenza di Santa Edvige di Polonia. Da parte polacca, tuttavia, si spingeva per una beatificazione ultrarapida gia' nel mese di maggio, il primo per l'esattezza.
In quei giorni infatti si celebra la ricorrenza della divina misericordia e di suor Faustina Kowalska, santa polacca elevata agli onori degli altari proprio da Wojtyla. Inoltre in Polonia intorno al primo maggio c'e' qualche giorno di vacanza, un ponte, che permetterebbe a migliaia di fedeli di raggiungere Roma. In ogni caso per la beatificazione si assistera' a un'affluenza di fedeli e di gente da ogni parte del mondo senza precedenti, e per questo sara' necessario un notevole sforzo organizzativo sul piano logistico.
Ancora da sottolineare che nella basilica di San Pietro, secondo quanto riferisce l'agenzia I Media, specializzata sul Vaticano, sono in corso dei lavori per collocare le spoglie di Giovanni Paolo II, una volta che sara' beatificato, nella cappella di San Sebastiano. Attualmente si trovano nelle Grotte vaticane. In tal modo i fedeli provenienti da tutto il mondo potranno accedere facilmente al luogo dive riposa il Papa polacco, come gia' avviene, all'interno di San Pietro, per Giovanni XXIII. (tratto dal sito:
Citta' del Vaticano, 13 gen. (Adnkronos) - Domani mattina, se non ci saranno ulteriori sorprese dell'ultim'ora, Benedetto XVI dovrebbe approvare il decreto con il quale si riconosce la validita' del miracolo attribuito all'intercessione di Giovanni Paolo II. Si tratta di una suora francese, Marie Simon-Pierre, guarita dal morbo di Parkinson. E' infatti previsto che proprio nella mattinata di domani il prefetto della Congregazione per le cause dei santi, il cardinale Angelo Amato, vada da Benedetto XVI per sottoporgli il documento. Se tutto andra' per il verso giusto, Wojtyla sara' beatificato nel 2011, a sei anni dalla morte, un record che condividera' con Madre Teresa di Calcutta.
La causa di beatificazione di Giovanni Paolo II e' infatti partita immediatamente dopo l'elezione al soglio di Pietro di Benedetto XVI, nel maggio del 2005. Una notevole eccezione alla legge della Chiesa che prevede siano passati almeno cinque anni dalla morte del servo di Dio prima che cominci il processo. Ora, trascorsi 6 anni, Wojtyla diventera' beato. Fecero scalpore, all'epoca dei funerali, le richieste che partirono dalla folla e da alcuni movimenti cattolici radunatisi in Piazza San Pietro, che invocarono Giovanni Paolo II ''santo subito''.
La corsia preferenziale di cui ha goduto Wojtyla nel percorso verso gli altari non e' l'unica eccezione clamorosa in questo senso. C'e' l'importante precedente di Madre Teresa di Calcutta per la quale Giovanni Paolo II fece a sua volta una scelta analoga, derogando alla tradizione. La fondatrice delle Missionarie della carita' morta nel 1997, venne proclamata beata il 19 ottobre del 2003. In quel caso il Papa attese due anni prima di aprire il processo, ma poi la causa fu rapidissima, in totale trascorsero 6 anni dalla morte come quasi certamente avverra' per Giovanni Paolo II.
Con ogni probabilita' verra' rapidamente resa nota anche la data in cui si svolgera' la beatificazione di Karol Wojtyla. Il prossimo 16 ottobre, data della sua elezione a Pontefice, potrebbe essere il giorno prescelto. Si tratta infatti di una domenica per altro che coincide con la ricorrenza di Santa Edvige di Polonia. Da parte polacca, tuttavia, si spingeva per una beatificazione ultrarapida gia' nel mese di maggio, il primo per l'esattezza.
In quei giorni infatti si celebra la ricorrenza della divina misericordia e di suor Faustina Kowalska, santa polacca elevata agli onori degli altari proprio da Wojtyla. Inoltre in Polonia intorno al primo maggio c'e' qualche giorno di vacanza, un ponte, che permetterebbe a migliaia di fedeli di raggiungere Roma. In ogni caso per la beatificazione si assistera' a un'affluenza di fedeli e di gente da ogni parte del mondo senza precedenti, e per questo sara' necessario un notevole sforzo organizzativo sul piano logistico.
Ancora da sottolineare che nella basilica di San Pietro, secondo quanto riferisce l'agenzia I Media, specializzata sul Vaticano, sono in corso dei lavori per collocare le spoglie di Giovanni Paolo II, una volta che sara' beatificato, nella cappella di San Sebastiano. Attualmente si trovano nelle Grotte vaticane. In tal modo i fedeli provenienti da tutto il mondo potranno accedere facilmente al luogo dive riposa il Papa polacco, come gia' avviene, all'interno di San Pietro, per Giovanni XXIII.  (tratto dal sito: http://www.adnkronos.com/ )

giovedì 13 gennaio 2011

Cancello Arnone. Cosa hanno detto di me. Cosa ho rsiposto?

Sono dragon ball e ho appreso da questo sito che è stato detto che io e
Leggiero Pasquale siamo la stessa persona, non è vero. Pasquale è solo
un amico
con molti prestigi ed ha la capacità di fare fatti straordinari. Io
sono uno
studente “che viaggia” in ritardo nei suoi studi e quando un giugno i
risultati
a scuola per la seconda volta non furono dei migliori, volevo ritirarmi
sebbene
mio padre affermava che dovevo diplomarmi anche a trent’anni, io avevo
deciso
che da quel settembre uscivo solo da Cancello Arnone. Intanto era verso
la fine
di agosto ed io con il motorino mi recai a fare benzina e incontrai
degli amici
e tra un rifornimento e l’altro io dissi che chi era stato bocciato più
di una
volta non doveva più andare a scuola, specie quando i prof erano figli
di …..,
ma poi vi erano i genitori che volevano che i propri figli li
ingannavano e in
cuor mio mi riferivo ai miei. A questo punto Pasquale s’intromise nel
ragionamento e affermò che ogni genitore vuole il meglio dai e dei
   
figli, ma per me queste lagne già le avevo sentite ed era un
ragionamento di
sempre. Dopo chi per me era solo il benzinaio, aggiunse: non sono i
prof figli
di … ma gli alunni e non sono i prof che promuovono o bocciano ma gli
stessi
studenti, perché anche se i prof compilano la pagella, ma sono gli
studenti che
la compilano durante l’anno. In quel momento pensai: ma cosa dice e
cosa vuole
questo. Alcuni giorni più tardi ero solo e pensai a quelle parole e
capii il
significato. Fu qui che decisi: all’apertura della scuola devo andarci
per
riscrivere la mia pagella e mentre prima il mio voto più alto era
cinque, oggi
il più basso è sette. No io non sono Pasquale e nemmeno lo potrò essere
mai, io
mi firmo dragon ball semplicemente perché temo la reazione dei miei a
scrivere.
Un giorno dissi a pranzo che mi sarebbe piaciuto scrivere per un
giornale e uno
dei miei disse che dovevo completare prima gli studi e poi ero libero.
Oggi
scrivo nell’anonimato e firmo dragon ball, perché il cartone animato mi
piace.
A volte prima di scrivere mi metto a guardare la forma degli scritti di
Pasquale, per poterlo prendere a modello nei suoi prodigi. No! Pasquale
è solo
un mio carissimo amico da imitare e se oggi sono studente, è grazie
alle sue
parole. Grazie Pasquale. Saluti dragon ball.  ( fin qui dalla voce del Volturno ).
risposte
Caro Dragon Ball, io non so tu chi sia ma mi lusinga molto che tu pensi di me le cose che sono riportate sopra. Ma vedi tu non devi assolutamente ringraziare me, ma l’unica persona cui va fatto e cioè te stesso.  Sì perché io o altri cento potevamo farti qualsiasi discorso, ritenevamo opportuno, ma se tu non credevi in te stesso e allora a voglia di sprecare fiato. No! Tu hai creduto solo in te stesso, poiché ti sei detto i ritornare tra i banchi e riscrivere la tua pagella. Cosi sarà sempre nella vita di ogni giorno, ci sarà sempre una pagina da scrivere e riscrivere. Forse tu avrai anche qualche tuo difetto, ma sicuramente hai tanti tuoi pregi, perché credimi, non è da tutti ritornare sui propri passi dopo aver ascoltato solo le parole di un estraneo, ma tu l’hai fatto.  Dragon Ball, tu non devi imitare me, ma solo ed esclusivamente te stesso e prendendo gli iscritti di altri, devi fare in modo che diventino i tuoi, ma molto più perfetti. non importa se alla fine sarai semplicemente un operatore ecologico per merito tuo o professore universitario perché avrai imitato qualcuno. Ciò che conta nella vita è far con professionalità e onestà, il resto non conta. Dragon Ball ti auguro ogni bene e spero tanto tu possa solo imitare te stesso. Un ultima cosa: chi ha capacità di fatti straordinari è solo Dio, a volte per intercessione dei Santi. Io non sono ne l’uno ne l’altro.