venerdì 27 settembre 2013

Cancello Arnone. Danisi lancia sei una stella.


            di Pasquale Leggiero.
Nico Danisi e Salvatore Arnold
  
Sarà di questi giorni il nuovo video del cantautore Nico Danisi per il brano sei una stella, autore del brano è appunto lo stesso Danisi (Di Puorto), gli arrangiamenti sono di Ciro De Rosa e gli arrangiamenti sono presso lo studio Casoria, la regia, del video, è affidata a Salvatore Arnold . Ogni cantante ha la sua storia e anche il nostro Danisi ne ha una, noi la raccontiamo volentieri. La storia di Nico Danisi parte dal 1991 quando presso una semplice famiglia di operai nasce il piccolo Nicola Di Puorto. Nicola sin da età piccolissima nutre passione per il canto e dopo tante feste private a soli dodici anni gli arriva il primo impatto con il pubblico, tantissima è stata l’emozione dell’allora pargolo. Appena ragazzino e cioè all’età di quattordici anni,  Nicola, entra a far parte di alcune esibizioni dei programmi del canale televisivo TLC, con la partecipazione di alcuni cantanti Ciro Di Vaio, Lello Cantone, Gianni Testa e Enzo Ilardi e tanti neomelodici. Come per tutti anche per Nicola Di Puorto arriva l’età di sedici anni e qui il giovanotto riceve una telefonata da un suo amico che svolgeva un tour in Germania, tale amico è Alessio Pinto, da quel momento Nicola Di Puorto viene artisticamente battezzato col nome di Nico Danisi. Da quel momento Nico Danisi, prende parte di una nuova esperienza e dopo pareri di vari maestri non viene più valutato solo come cantante ma viene scoperto il suo talento anche come cantautore. Dopo tante esperienze discografiche Nico Danisi incontra tanti talenti, tra cui ricordiamo l’attore Oscar Di Maio (“O Cafone”) che lo ritiene un talento di famiglia. Non possiamo che augurare a Nico Danisi tanta strada e tantissimo successo per la sua bravura, augurandogli che un giorno possa diventare un cantante a livello internazionale e girare per il mondo.



mercoledì 25 settembre 2013

Cancello Arnone. Per terremoto io non rischio la protezione civile c'è.


                      di Pasquale Leggiero.          
   


 Sabato e domenica i volontari di protezione civile saranno in 215 piazze italiane per la riduzione del rischio sismico con la campagna "Terremoto, io non rischio". Tra le tante associazioni presenti nelle piazze italiane una è l’associazione nazionale vigili del fuoco in congedo, nonché la cellula di Cancello Arnone, presieduta da Giovanni Di Gennaro. Tale delegazione sarà in trasferta a Bellona e con i colleghi bellonesi daranno inizio alla campagna, appunto di terremoto io non rischio. In seguito tale iniziativa ci sarà anche a Cancello Arnone.  Ma com’è la storia di “Terremoto io non rischio”? "Terremoto io non rischio" arriva al suo terzo anno consecutivo di operato: il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e il mondo della ricerca scientifica s’impegnano insieme per la campagna informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico. Sabato e domenica oltre 3.200 volontari di quattordici associazioni nazionali di protezione civile allestiranno punti informativi "Io non rischio" in 215 piazze italiane. I volontari, che durante l'anno si sono formati attraverso corsi con esperti per poi istruire a loro volta altri volontari, sono protagonisti di un percorso di diffusione della cultura di protezione civile che prosegue in queste settimane e che coinvolge nelle diverse piazze proprio le associazioni di volontariato che operano sul territorio, promuovendo così la cultura della prevenzione: volontari e cittadini più consapevoli e specializzati, nel ridurre il rischio. Tale iniziativa nacque nel 2011 in via sperimentale e furono interessate nove piazze italiane, l’anno scorso le piazze ne furono un centinaio e quest’anno ne saranno oltre 200. L'iniziativa è promossa dalla Protezione Civile e dall'Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, in collaborazione con: Vulcanologia, l'Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e con ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica in accordo con comuni e regioni interessati. Per chi vuole conoscere l’otre 200 comuni interessati basta che si rechi sul sito: www.iononrischio.it, su tale sito inoltre si possono scaricare le regole di comportamento in caso di terremoto. Naturalmente va detto che la prevenzione parte da ogni singolo cittadino che s’interessa a informarsi e informare altri. Per sabato e domenica non possiamo fare altro che augurare un’ottima campagna tra protezione civile di Bellona e Cancello Arnone. Altro augurio e che al più presto si abbia nella cittadina del basso Volturno.







martedì 24 settembre 2013

Cancello Arnone. Anziano appiedato a Suio.


                 di Pasquale Leggiero.

  

Come ormai è consono, da molti anni, si organizza durante l’estate un pullman che porta gli ultrasessantenni alle cure termali. Quest’anno è capitata un avventura, se cosi possiamo dire, al 75enne Giuseppe Sansone. A raccontarci di questa spiacevole vicenda è lo stesso interessato: il giorno prima mi ero sentito male a causa dell’aria condizionata che emana il pullman, il giorno dopo chiesi se l’aria condizionata si poteva evitare, perché le cure termali vanno effettuate per guarire da vari dolori, invece l’aria condizionata, quando si è un po’ sudati fa più  male che bene. Avevo chiesto di evitare di attivarla quel giorno e avevo informato che dal giorno dopo non mi sarei più recato alle cure termali. Invece che cosa è successo? Che incominciando dall’autista e tutto il bus, compresi quelli che si chiamano miei amici, mi hanno lasciato a piedi a Suio e nessuno si è preoccupato di un 75enne che veniva abbandonato a circa sessanta KM da casa, alla fine per far ritorno a Cancello Arnone ho dovuto provvedere con un auto privata e la cosa mi è costato 40,00 €.  Questo è quanto ci ha raccontato il signor Sansone, se qualcuno intende darci la sua versione, saremo ben disposti a dargli spazio. Ora però non possiamo esimerci di fare alcune riflessioni e di porre alcune domande: il signor Sansone si era sentito male e per evitare un bis del male aveva chiesto la disattivazione dell’aria condizionata, l’intero pullman diceva no in quanto in certe giornate non si può fare a meno di essa. Invece di appiedare un 75enne non si poteva concordare una via di mezzo, e magari far sedere il signor Sansone in un posto del bus ove l’aria condizionata non tanto si sentiva? Per sessanta KM non si poteva alternare un tempo per l’aria condizionata e un tempo per la sua disattivazione? Sembra bello lasciare un compaesano  e tra l’altro anziano a piedi in un altro posto che non è il suo paese e dove mezzi pubblici per quest’ultimo non né passano? Ci auguriamo che una prossima volta si possa  condividere un accordo che sia visto giusto da ambo le parti, quando si è paesani non è giusto non trovare accordi.

lunedì 23 settembre 2013

Cancello Arnone, oggi festa di San Pio.

Festa di San Pio da Pietrelcina ecco il programma:


sabato 21 settembre 2013

Cancello Arnone. Passeggiata ecologica organizzata dal comune.

Oggi alle ore 16,00 ci sarà una passeggiata ecologica, fatta in bicicletta, organizzata dal comune di Cancello Arnone con l’assessore al ramo Roberta Letizia. La passeggiata prevede la partenza da piazza municipio e il percorso di alcune strade del paese, fino ad arrivare alla villa comunale ove ci sarà il punto ristoro e consegna di medaglie a tutti i partecipanti. Per chi volesse partecipare l’iscrizione è gratuita e per i minori assumono la responsabilità i genitori o tutori. Auguriamo buona passeggiata a tutti.  

venerdì 20 settembre 2013

Auguri Gennaro.



Anche se con ritardo, ma di vero cuore, da parte di tutta la famiglia e dall’amico Nico Danisi giungono gli auguri di buon onomastico al piccolo Gennaro Capoluongo di San Cipriano D’Aversa. Ci associamo e facciamo gli auguri a Gennaro anche per la sua passione del canto, giacché in arte sta per diventare Genny Junior. Auguri di tanto successo Genny.

Papa Francesco, spalanca le porte della chiesa.

L'ANALISI/ Il Vaticano III (di fatto) di Papa Francesco



Il Papa venuto dalla fine del mondo non ha bisogno di un Concilio per cambiare la Chiesa. O meglio: non ha avuto bisogno di indirlo. Ma lo sta celebrando. E nei prossimi mesi e anni ne vedremo gli effetti. Se una c'era volta un'idea di Chiesa in cui la gente era abituata a chiedere: “che cosa dobbiamo fare?”, collaudata e resistente da secoli, Con il Concilio le cose cambiavano. La gente cominciava a chiedere: “perché ce lo fate fare”, e soprattutto – grazie a Giovanni XXIII – era tempo di passare dalla medicina della scomunica (che sempre pena resta, sebbene appunto medicinale e cioè tentativo di cura dell'anima), a quella della misericordia. Un concetto – non sempre inteso correttamente e a volte stravolto, appunto, dai guasti postconciliari (c'è stato anche questo e va sottolineato per dovere di onestà intellettuale nonché storica) – caro ad esempio allo stesso Benedetto XVI, personaggio certamente schietto sui principi ma – a detta di chi lo ha conosciuto da vicino – sempre misericordioso col peccatore, specie in confessionale.
UN CAMBIO DI PASSO- Ecco, Francesco fa oggi un altro passo avanti: la medicina della misericordia vale più di qualsiasi documento o innovazione. È un cambio di atteggiamento e mentalità che chiede alla sua Chiesa, che passa più da un humus intellettuale e culturale diverso, che non attraverso una serie di atti e documenti più o meno ufficiali. Le dichiarazioni rilasciate a “La Civiltà cattolica”, quindicinnale dei Gesuiti diretto dal geniale padre Antonio Spadaro, sono simbolo del modus operandi di questo Pontefice. Un uomo che a dispetto di una certa pubblicistica che lo mostra in fondo come un parroco bonaccione ha invece ben presente il peso e la responsabilità del comando. Ricordiamo ai lettori che Jorge Mario Bergoglio a 37 anni si è trovato a rispondere dei Gesuiti di tutta l'Argentina: e la Compagnia di Gesù non è solita premiare gli inetti. Proprio come in un esercito (e il loro fondatore, Sant'Ignazio di Loyola, era un ex militare), qui i gradi si guadagnano sul campo. E Bergoglio ha mostrato di meritarli. Ma dicevamo delle innovazioni culturali che il Papa chiede alla Chiesa: quando dice che è “casa di tutti”, quando “Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a nido protettore della nostra mediocrità”, Francesco recupera il concetto di cattolicità e si richiama a Paolo VI quando proclamava la Chiesa esperta di umanità. Di tutta l'umanità, come rimarcava Papa Montini. E se lo è, deve in qualche modo dare spazio a tutti.
OMOSESSUALI, ACCOMPAGNARE CON MISERICORDIA- Il Papa parla degli omosessuali ricordando ancora una volta il Catechismo, ma aggiunge: “La religione ha il diritto di esprimere la propria opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi: l'ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile”. Qui siamo ad un punto molto delicato, che certo potrà disorientare non pochi fedeli. Ma è chiaro: il Papa riafferma il libero arbitrio e ricorda allo stesso tempo – però – il dovere della Chiesa di annunciare e ricordare i precetti della religione. Ricorda Francesco: “Una volta una persona, in maniera provocatoria, mi chiese se approvavo l’omosessualità. Io allora le risposi con un’altra domanda: 'Dimmi: Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l’esistenza con affetto o la respinge condannandola?'. Bisogna sempre considerare la persona”. Il che significa “accompagnare le persone a partire dalla loro condizione”. E quindi accogliere, senza paura della testimonianza. Senza rifiuto alcuno. Molto bene il richiamo allo spirito conciliare, quando Francesco sottolinea: “Invece di essere solo una Chiesa che accoglie e che riceve tenendo le porte aperte, cerchiamo pure di essere una Chiesa che trova nuove strade, che è capace di uscire da se stessa e andare verso chi non la frequenta, chi se n’è andato o è indifferente. Chi se n’è andato, a volte lo ha fatto per ragioni che, se ben comprese e valutate, possono portare a un ritorno. Ma ci vuole audacia, coraggio”. Da qui nessuno è escluso, nessuno è straniero, ricordava Paolo VI alla fine del Vaticano II, 1965. Nel suo ideale “Vaticano III” Francesco ripropone gli stessi concetti: cercare vie nuove ma senza stravolgere la fede. Uno sforzo non da poco e una richiesta di creatività che un Papa latino, oltre che latinoamericano, può e deve chiedere ai suoi figli.


DONNE, ABORTO, DIVORZIO- Altri tre temi su cui la Chiesa riflette da anni. Francesco è molto chiaro e cerca di far uscire la Chiesa da un ghetto nel quale aveva iniziato a rinchiudersi Giovanni Paolo II. Dice l'attuale Pontefice: “Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione”. E ancora: “L'annuncio di tipo missionario si concentra sull’essenziale, sul necessario, che è anche ciò che appassiona e attira di piu, ciò che fa ardere il cuore, come ai discepoli di Emmaus. Dobbiamo quindi trovare un nuovo equilibrio, altrimenti anche l’edificio morale della Chiesa rischia di cadere come un castello di carte, di perdere la freschezza e il profumo del Vangelo. La proposta evangelica deve essere più semplice, profonda, irradiante. È da questa proposta che poi vengono le conseguenze morali”. Traduzione: ricordatevi che ci sono problemi vicini alla gente. Manca il lavoro, non c'è speranza, c'è bisogno di una parola forte. I pastori che puzzano delle loro pecore, per usare una metafora bergogliana, lo sanno. Ma se lo deve ricordare tutta la Chiesa. Mano al Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, tanto per fare un esempio.
IERI E OGGI- Infine il Papa dice una cosa molto interessante, che spesso viene detta anche da cattolici molto osservanti: “Le lamentele di oggi su come va il mondo "barbaro” finiscono a volte per far nascere dentro la Chiesa desideri di ordine inteso come pura conservazione, difesa. No: Dio va incontrato nell’oggi”. È quello che chiedeva il Concilio: andare verso il mondo con la convinzione del fatto che sia pure confuso e ipertecnologico, questo mondo offre ancora la possibilità di fare tanto bene a tanti. In conclusione, specie nel richiamo all'idea bergogliana di Sinodi e Concistori più aperti e flessibili (specie i Sinodi, da decenni utilizzati alla stregua di “sfogatoi”, come dice qualche vescovo), c'è un'idea molto interessante. Lo abbiamo detto all'inizio e lo ripetiamo: il Papa venuto dalla fine del mondo non ha bisogno di un Concilio per cambiare la Chiesa. O meglio: non ha avuto bisogno di indirlo. Ma lo sta nei fatti celebrando. E nei prossimi mesi e anni ne vedremo gli effetti. Ad majora, Santo Padre!


Tratto da affari italiani. (www.affariitaliani.it

martedì 17 settembre 2013

San Cipriano D'Aversa. Nico Danisi lancia Genny Junior.

Nico Danisi e Genny Junior

A San Cipriano D’Aversa, il cantautore Nico Danisi si dà il suo da fare, infatti instancabilmente continua la sua opera di cantautore e questa volta di insegnante di canto. Infatti nutre passione per il canto il piccolo Gennaro Capoluongo di appena tredici anni, il suo nome viene varato da Nico Danisi in Genny Junior e del piccolo Capoluongo questo sarà il suo nome d’arte. Prossimamente, Genny Junior, duetterà con Danisi in un nuovo singolo che ha per titolo: la passione del canto, tale brano sarà sui network e sicuramente in TV. Autore del brano è l’affermato cantautore Nico Danisi (Di Puorto) e gli arrangiamenti saranno presso lo studio Nico Danisi, musica è realtà. Non possiamo fare altro che augurare, un buon successo del brano e un ottimo lancio del piccolo Genny  Junior, chi ha avuto l’onore di conoscere Genny sa quanta passione ha per il canto e di come sia un ragazzo di buone maniere, che di questi tempi è difficile trovare. Il nostro in bocca al lupo per tutto.

venerdì 6 settembre 2013

Cancello Arnone. Programma festa di settembre 2013.

Oggi incomincia la festa in onore della Madonna, buona festa a tutti e sopratutto nei cuori.


Cancello Arnone. Ricordi della festa di settembre.

Oggi venerdì 6 settembre 2013, incomincia la festa di settembre dedicata a Maria SS delle Grazie, il 6 settembre del 1986 era di sabato, ed era il sabato della festa, si amministravano le prime comunioni ai bambini della parrocchia. Celebrava la messa l'allora parroco don Antonio Buompane e dirigeva la diocesi il vescovo S.E. Mons. Luigi Diligenza.
A distanza di 27 anni tutto è cambiato, ma la festa della Madonna continua, buona festa a tutti.