di Daniele Palazzo
Si deve ad un cronista della redazione di Tele Capri News l’eccezionale ritrovamento di un documento audio-video che testimonia della fucilazione, in Aversa, del Generale tedesco Anton Dostler, Comandante del 75esino Corpo d’Armata delle schiere hitleriane. Si tratta di un filmato molto importante, che conferma in pieno quanto descritto, con minuzia di particolari, nel libro-testimonianza “Potestà e poi Sindaci”, del compianto storico aversano Giovanni Motti. Tutti, in città, avendo letto quanto riportato da Motti nel suo lavoro, sapevano dello storico episodio, sul quale, però, non c’erano né testimonianze dirette né atti comprovanti la veridicità dell’episodio. Il video in questione(è stato “riportato” alla luce nella seconda metà del passato mese di settembre)spazza via tutte le polemiche, confermando in pieno quanto sostenuto dallo storico normanno, che aveva appreso del destino capitato all’altro graduato del Terzo Reich attraverso i resoconti resigli da alcuni testimoni diretti ed indiretti dell’accaduto. Dostler fu fucilato il primo dicembre del 1945, nel campo di concentramento allestito in località Ponte Mezzotta. Quella di Dostler, che fu giustiziato per aver fatto fucilare, in palese violazione di quanto stabilito in merito dalla Convenzione di Ginevra, ben 15 soldati americani catturati in regolare divisa da guerra, fu la prima esecuzione, da parte degli alleati, di un Generale delle SS. nonostante gli Ufficiali che avevano interrogato i prigionieri e il Colonnello Almers, cui era affidato il comando della 135esima Brigata dell’esercito tedesco, si fossero espressi per la non fucilazione dei nemici finiti nelle loro mani, Dostler fu irremovibile, Fucilazione! La terribile sentenza fu eseguita il 25 marzo del 1945. Nell’ottobre dello stessa anno, sottoposto a processo interno, l’interessato si era difeso adducendo aver agito in tal modo per ordine diretto di Hitler, che, il 18 ottobre del 1942, aveva imposto di fucilare tutti i nemici catturati senza sottoporli ad alcun processo, fossero loro in diviso o senza. Ma, come si sa, che di spada ferisce, di spada perisce! E, così, il primo dicembre successivo toccherà proprio a Dostler trovarsi davanti ad un plotone d’esecuzione. Il ritrovamento del filmato si deve al cronista di TLC News, Stefano Martone, che, a sua volta, ne aveva ricevuto notizia da un radioamatore australiano. Partite le ricerche del piccolo “tesoro” video, Martone scopre che, dopo la desecretazione dello stesso da parte delle competenti Autorità degli States, il documento era già stato postato in rete da oltre un anno. Ad Aversa, stranamente però, nessuno ne era al corrente. Il lavoro di Martone, dunque, oltre a rendere alla città normanna e a chi è interessato alla ricostruzione delle sue vicende storiche un altro eccezionale spunto lavorativo e nuove piste da percorrere arrivare a tracciare resoconti il più attendibile che si può, rende onore a al compianto Giovanni Motti, confermando in pieno il contenuto delle sette pagine con cui, in “Potestà e poi Sindaci”, riferisce del destino del Generale Dostler.
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