lunedì 17 ottobre 2011

ACCUSATI DI RAPINA, DUE NAPOLETANI ASSOLTI PER NON AVER COMMESSO IL FATTO

Tribunale di Teramo
di Daniele Palazzo
Non sono gli autori della rapina commessa il 5 dicembre del 2006 ai danni della filiale della banca Tercas, sita all’interno del Centro Commerciale “I Portici”, di Gulianova. Il Tribunale di Teramo manda assolti, per non aver commesso il fatto, i due napoletani che, ritenuti responsabili dell’atto criminoso stesso, erano stati prima arrestati e poi rinviati a giudizio. Si tratta di Antonio Delfino e Ciro Cacciano, che, protestatisi sempre estranei all’accaduto, ora possono tirare un sospiro di sollievo. La Corte, presieduta dal Giudice, Dottor Giovanni Spinosa con Giudici a latere Ileana Ramundi e Giovanni Cirillo, ha riconosciuto la piena innocenza dei due uomini alla sbarra, assolvendoli con formula piena. La Pubblica Accusa, sostenuta dalla Dottoressa Irene Scordamaglia, aveva formulato richiesta di quattro anni di reclusione per Delfino e di assoluzione per l’altro imputato. Il Corpo Giudicante, però, considerato l’ineccepibilità della linea difensiva adottata dai due accusati e, soprattutto, l’inconsistenza del castello accusatorio avverso Delfino e Cacciano(nel corso del procedimento contro di loro, sono venute fuori tutta una serie di inesattezze da parte di chi doveva raccogliere gli elementi di prova da utilizzare poi in sede di giudizio, specialmente per quello che concerne il reperimento del materiale fotografico specifico. Erano le 8.30 del 5 dicembre 2006, quando due malviventi, volti quasi scoperti(erano appena appena celati dagli ampi baveri dei maglioni che indossavano), fecero ingesso nella filiale giulianovese del citato istituto di credito, sita nella zona del quartiere Annunziata. Fulminea l’azione della coppia di lestofanti, che ebbero dalla loro anche il fatto che, a quell’ora, nella succursale bancaria presa di mira erano presenti solo pochissimi clienti. Una volta compiuto il raid ladresco i due rapinatori richiusero in uno stanzino sia il Direttore che l’unico impiegato allora in servizio. Subito dopo si dileguarono con il maltolto. L’allarme fu dato dal direttore della stessa struttura creditizia, una volta riuscito a venir fuori dallo stanzino in cui era stato rinchiuso. Ma, era troppo tardi. Dei malviventi, neanche più l’ombra. Ai Carabinieri della locale Stazione, intervenuti immediatamente sul luogo del misfatto, non rimase che acquisire la videocassetta dell’impianto di registrazione interna della banca. Le conseguenti indagini condussero al  deferimento dei  due cittadini partenopei, che, però, non avendo alcuna responsabilità nell’accaduto, sono stati assolti dai giudici teramani. Col risultato, poco confortante per chi ha condotto l’inchiesta, che, ora, si rcomincia da zero.
La rapina venne messa a segno alle 8.30 nel centro commerciale del quartiere Annunziata. Agirono in due con il volto leggermente coperto dal collo alto del maglione. I malviventi agirono in pochissimo tempo, approfittando anche del fatto che a quell'ora non c'era molta gente in giro. Prima di andare via i banditi chiusero il direttore e l'impiegato in uno stanzino. A dare l'allarme fu stesso direttore dell'istituto di credito che dopo essere riuscito a scavalcare una finestra e a liberare il suo collega.  Sul posto intervennero i carabinieri di Giulianova che acquisirono la videocassetta delle telecamere di videosorveglianza a circuito chiuso della banca. Successivamente scattarono le indagini che portarono alla denuncia dei due campani. Ieri mattina entrambi sono stati assolti.


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