di Pasquale Leggiero.
Cancello Arnone. Com’è ormai noto a tutti, da svariati anni, si parla di una grossa realtà che porta il nome di aereo porto di Grazzanise. Molti cittadini non credono più in questo progetto, fanno bene o male? Non vogliamo pronunciarci in merito. Altra cosa di cui siamo a conoscenza, per sentito dire, è la creazione della ferrovia che partendo da Capua arriverebbe a Grazzanise aereo porto. Anche questo progetto è buono poiché creerebbe più posti di lavoro. In una sera , si perdeva tempo tra amici e si parlava dell’argomento aereo porto grazzanisano e si diceva anche dell’eventuale ferrovia Capua – Grazzanise e proprio su quest’ultimo l’argomento si faceva interessante, poiché anche fantasioso e si diceva che la ferrovia di Grazzanise potrebbe allungarsi a Castelvolturno, passando per Cancello Arnone. In quanto a Cancello Arnone la ferrovia è già esistente e si tratterebbe di allungare quella che dovrebbe essere di Grazzanise e creare una deviazione per Castelvolturno passando per la nostra stazione. Tutto ciò era solo una chiacchierata tra amici, ma se oggi nel mondo si riesce a parlare di tunnel sotto il mare e di linee ferroviarie ad alta velocità e allora perché non si potrebbe parlare di linea ferroviaria Grazzanise – Castelvolturno e passando per Cancello Arnone? In tutto ciò forse saremo considerati pazzi, ma ricordiamo che anche Cristoforo Colombo, a suo tempo, fu considerato pazzo e oggi abbiamo la Columbia. Per questo ci rivolgiamo principalmente alle due amministrazioni comunali interessati e cioè Grazzanise e Cancello Arnone , rispettivamente guidate dai seguenti sindaci: dott. Pietro Parente, dott. Pasqualino Emerito , ma anche ai politici dei tre territori, non importa di che colore politico essi siano. Pensiamo piuttosto che qui si parla di sviluppo del territorio e sé anche una chiacchierata tra amici o tra pazzi, non importa come ci definite, possa servire all’economia del paese e allora che ben venga. Forse se la cosa può essere fattibile passeranno anche degli anni e noi non la vedremo da questa terra ma l’importante è incominciarne a parlare. Concludiamo, quindi, invitando i nostri politici a riflettere su tali progetti sopra descritti e se ce ne sono altri che ben vengano.
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