giovedì 21 marzo 2013

Italia, Italia e sempre Italia.

Quante emozioni mi hai regalato,
quante delusioni.
Spesso ho giurato di non seguirti più, ma poi eccomi dietro di te.
Questa la tua storia nel pallone:
1982 vedevo macchine correre all’impazzata, con bandiere e striscioni.
Mi dicevano: L’Italia ha vinto, ma non capivo cosa.
1986 speravo in un tuo bis e provare l’emozione che mai avevo capito.
Quanti anni ho dovuto aspettare!
2010 speravo in un bis per capire la doppia emozione,
purtroppo però questo bis non è arrivato.
Chi sarà tuo successore campione del mondo?
Nessuno lo dice, ma solo il buon Dio lo sa.
Chiunque sarà Italia mia, spero che sia sportiva.
Nella rabbia ho giurato di non guardarti mai più, ma sta tranquilla che se domani rigiocherai io sarò di nuovo a guardarti.
Il colpevole di tutto ciò è Marcello? No Italia, una squadra non si chiama solo Lippi.
A domani Italia mia, quando spero che giocherai meglio o sarai più fortunata.
A un dì nuovo, ricordandoci che il gioco è gioco.
Ti lascio con la penna, con le parole ma l’essere affezionato a te mi vieta di farlo con il cuore e nonostante tutto ti dico:
Grazie Italia.

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