giovedì 21 marzo 2013

Feste Natalizie.

di Pasquale Leggiero.
Il 24 dicembre ho mangiato,
il mio stomaco era strapieno.
Tanto pesce e verdura avanzato.
Il 25 dicembre, Natale,
ho inaugurato un nuovo vestito,
un nuovo cappotto
e un nuovo paia di scarpe.
Ciò che era precedente l’ho gettato,
a mio avviso non serviva più.
A pranzo ho stramangiato,
sulla mia tavola vi era
dall’antipasto al dolce.
Ho rinunciato o ridotto qualche pietanza,
per mangiare il successivo piatto,
qualcosa è avanzato nel piatto,
qualcos’altro nella pentola.
Oh! quanto mangiare superfluo,
il giorno dopo e il successivo,
il cibo del 24 e del 25 l'ho dato in pasto ai cani.
Oppure peggio ancora ho deciso che
neanche per loro era buono e
nella spazzatura l’ho depositato.
Sono stato uno sprecone e non ho
pensato che altrove quel cibo era prezioso.
Non ho dato peso ai miei panni passati di moda,
per la mia superficialità.
Caro Gesù bambino Natale di nuovo verrà,
fa che io impari qualcosa di buono,
e che alla porta accanto mi accorga che c’è la carestia.
Caro Gesù bambino da oggi fa che nel mio cuore sia sempre Natale.
Senza sprechi inutili e disponibile verso i miei fratelli,
caro Gesù bambino, insegnami a essere umile,
solo cosi nel mio cuore sarà sempre Natale.



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