sabato 3 giugno 2017

Itri (LT) TROVA UN SERPENTE, DELLA LUNGHEZZA DI DUE METRI, NELLA SUA CASA, NON SI SCOMPONE, LO CATTURA E LO LIBERA NELLA VICINA BOSCAGLIA


di Daniele Palazzo

Dopo il caso del rettile, trovato da una spaventatissima Signora di Isernia all’interno del’abitacolo della propria vettura, a riempire le pagine delle cronache, questa volta, del Sud Pontino e delle arre limitrofe, il caso di un altro grosso serpente, che un Signore itrano, di mezza età, nel rincasare, insieme alla famiglia, ha scorto mentre strisciava sul pavimento del vano cucina del suo appartamento, insistente in località Mazzabino, del noto centro balneare della riversa della zona Sud della provincia di Latina. Subito dopo l’incredibile scoperta, l’uomo, assolutamente non spaventato dal fuori programma capitatogli, ha avvertito, dell’insolita presenza nella sua casa dell’animale strisciante, il Dottor Nicola Marrone, responsabile del servizio Naturalistico del Parco Riviera d’Ulisse, che gli a riferito trattarsi di un innocuo esemplare di “Elaphe quatuorlineata”, volgarmente detto “Cervone”, che, gran divoratore di topi, forte dei suoi due metri di lunghezza, è il più lungo serpente italiano e uno dei più lunghi d’Europa. Dunque, pur essendo un animale di cui, nell’immaginario umano e per ovvie ragioni, si ha una sorta di sacro terrore, quel serpente, come ha convenuto ed assicurato anche Veterinario chiamato in causa, è di quelli non velenosi. A questo punto, il padrone di casa, che non si era minimamente scomposto per quanto accadutogli, ha preso ancora più coraggio, riuscendo a catturare il rettile, che, poi, conscio che, anche i serpenti, sono animali protetti e da rispettare, ha liberato nella vicina boscaglia. Si ipotizza che l’indesiderato ospite si sia intrufolato nell’appartamento in parola, passando attraverso una finestra lasciata aperta dal proprietario. Da rimarcare anche che, stando credenze popolari molto in voga in casi del genere, il protagonista della vicenda stessa bene ha fatto a non uccidere il rettile stesso. Infatti, si crede comunemente che uccidere in casa u serpente porti male

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