venerdì 14 maggio 2010

Cancello ed Arnone, Antonio Santonicola inventa un motore per la produzione di energia elettrica




di Mattia Branco.



In questi giorni abbiamo avuto il piacere di incontrarci con il nostro compaesano Antonio Santonicola che da anni, con la sua vena inventiva ha dato alla luce parecchi innovazioni tecnologiche per il miglioramento della nostra vita, non ultimo il nuovo generatore di corrente per la produzione di energia alternativa. Un’invenzione, come ci dice Santonicola nella intervista che segue che, può rivoluzionare il mondo. Siamo orgogliosi che nel nostro paese ci siano personaggi come il nostro interlocutore che possano dare un contributo alla crescita socio -economico della terra.Speriamo solo che possa avere la giusta fortuna che questo brevetto, riconosciuto a livello europeo, merita.



Titolo: Device productione free Energy – E.P.O. n. 2180584 – Inventor: Antonio Santonicola



D: Quali differenze ci sono tra in dispositivo da lei inventato e le risorse già esistenti di energia alternativa?



R: Le principali fonte di energia alternativa le quali si fa attualmente riferimento e il Solare e L’eolico: queste risorse per poter essere sfruttate a massimo richiedono delle condizioni naturali non sempre disponibili, inoltre: gli impianti per l’utilizzo sono molto costosi e difficilmente ammortizzabili nel tempo; mentre il mio dispositivo è completamente autonomo e non richiede nessuna condizione per produrre energia a costo zero.



D: Secondo lei, e possibile che i ricercatori a tutt’oggi ancora non sono arrivati a sviluppare un dispositivo che sfrutta gli stessi principi che sfrutta il suo dispositivo?



R: A parte il fatto che: se i ricercatori avessero trovato lo stesso metodo, non avrei ottenuto il brevetto dall’E.P.O.; poi secondo le informazioni da me possedute: dispositivi del genere non esistono attualmente, altrimenti verrebbero certamente sfruttati, visto la carenza di energia alternativa a costo zero e la salvaguardia dell’ambiente, a meno che: non ci sia stato l’intervento di qualche entità influente per impedirne lo sfruttamento. Sono comunque state effettuate ricerche per individuare dispositivi funzionanti che sfruttano gli stessi principi, si è appurato che in parecchi casi i progetti sono stati abbandonati perché gli interessati erano maggiormente concentrati su soluzioni attualmente impossibili.



D: Ci può illustrare sinteticamente come funzione il suo dispositivo?



R: Il dispositivo non e altro che: “un motore che funzione per la spinta della forza fisica di un magnete” ed è costituito di due o più elementi circolari rotatori posizionati a cascata su unico asse; e altrettanti meccanismi di spinta, entrambi trattati con magneti permanenti che posizionati in modo appropriato su tutti gli elementi che lo compongono, si generano forze di spingimento e trazione nel momento e al punto giusto. Queste forze permettono ai meccanismi di spinta di provocare automaticamente una forza di spinta sincronizzata a ripetizione per gli elementi circolari rotatori che dopo averla ricevuta ruotano in modo continuativo. Per maggiori dettagli consultare il sito dell’E.P.O. in lingua Inglese: http://ep.espacenet.com >> nel promp di ricerca digitare: Antonio Santonicola >> Invio



D: può essere sfruttato a livello industriale il suo dispositivo?



R: Si, può essere sfruttato anche a livello industriale, bisogna solo tenere presente che le sue dimensioni saranno proporzionate all’esigenza.



D: Ci faccia un esempio di utilizzo domestico?



R: Possiamo collegare ad esso: un alternatore adeguato per ottenere energia elettrica sufficiente per gli usi domestici.



D: Produce qualche forma di inquinamento?



R: No, non produce nessuna forma di inquinamento, neanche quella acustica.



D: quanto costa un dispositivo per esigenze domestiche e che tipo di manutenzione richiede?



R: Per il costo: dipende dal fabbisogno di energia e dai costi di produzione in serie, mentre per quanto riguarda la manutenzione: quello ad uso domestico richiede al massimo un’ora di manutenzione annuale

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