giovedì 12 febbraio 2015

Cancello Arnone. Di Pasquale scrive a Mattarella.

CANCELLO ED ARNONE. FRANCESCO DI PASQUALE, EX SINDACO, RESPONSABILE LOCALE DI “FRATELLI D’ITALIA-AN.”, FORMULA GLI AUGURI  AL NEO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA, ON. SERGIO MATTARELLA, ED ESPRIME ALCUNE ISTANZE DI GIUSTIZIA: CASA/FAMIGLIA, TASSE, PENSIONI.
IL PROBBLEMA COMUNQUE DICE DI PASQUALE E’ LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE.

Questa in sintesi l’e -mail inviata ieri, 11 febbraio 2015.
Sig. Presidente,
a seguito della Sua elezione alla massima carica istituzionale,
il sottoscritto Francesco Di Pasquale Le scrive per formulare alla S.V. i più sinceri auguri e per augurare all’Italia, la nostra Patria, che tanto ama, un futuro gioioso.

E questa rappresenta l’occasione anche di esprimerLe le proprie istanze di giustizia per:

-Giustizia per tutti gli Italiani a riguardo delle pensioni.
A tanti italiani sono state fatte, e avvengono ancora, tanto ingiustizie.
Chi ha avuto la fortuna di andare in pensione anche "con pochi anni di età o di contribuzione", mentre da qualche anno tutto è diventato difficilissimo, e non c’è più l’uguaglianza di tutti i cittadini davanti alla legge, così come recita la nostra Costituzione.
Inoltre, tale situazione è ancora più grave nel settore privato.
Sig. Presidente chiede a Lei un atto di giustizia in questo settore affinché tutti i cittadini italiani siano uguali.

-Casa /famiglia.
La nostra tradizione tutela e difende la casa, frutto di risparmio e la famiglia, perché casa e famiglia sono da intendersi come una sola cosa.
Purtroppo la casa non è più tutelata e neppure più la famiglia.
Sig. Presidente chiede a Lei un intervento atto a difendere la casa e la famiglia, ovvero la casa/famiglia, soprattutto per quanto concerne il pignoramento/l’esproprio della prima casa, dimora della storia della famiglia, ove vi sono anche persone anziane, malati e bambini. 
  
-Regole di Stato nella tassazione.
Per quanto concerne questa materia delicatissima non vi sono più regole di Stato per quanto concerne tutta la problematica della gestione tasse.
E’ necessario il ritorno della gestione direttamente nelle mani dello Stato, ovvero che gestione controllata e con regolari bandi gara e con regole di Stato – interessi, sanzioni, altro; ma che soprattutto ritorni l’aspetto umano/di giustizia, secondo la nostra tradizione di civiltà per questo problema delicato, le tasse.
Sig. Presidente chiede a Lei un intervento di giustizia per gli Italiani.

Ritiene che esiste, come prioritario, un problema di fondo nella pubblica Amministrazione, per cui va affrontato con determinazione e con concetto di Stato, affinché la Pubblica Amministrazione diventi ancora esempio di Stato e forza trainante della vita della nostra comunità nazionale.




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