di
Mattia Branco
Una
delle ultime domeniche si è visto sui Rai 1 la trasmissione “Linea Verde”
riguardante la nostra provincia. Si era avuto notizia di questo evento da un
comunicato stampa pervenuto per il sito www.lavocedelvolturno.com.
Si era convinti che si trattasse di una conferenza stampa, tenuta presso la Camera di Commercio di
Caserta, per illustrare il progetto da realizzare dalla prima rete Tv
nazionale. Ma il comunicato successivo ha fatto chiarezza e si è capito
che si trattava di illustrare il programma già realizzato. Seguendo la
trasmissione andata in onda la domenica si è constatato con grande rammarico
che il vero Basso Volturno era stato quasi totalmente ignorato, eccetto un
passaggio sul sito di Carditello in cui si sono viste bufale al pascolo . E’
seguita qualche immagine della tecnica di produzione della immortale
Mozzarella. Il cuore dei luoghi dove questo prelibato prodotto è nato e
dove sono concentrati il maggior numero di capi di bestiame e dei produttori
dell’ORO BIANCO, sono stati esclusi. E’ doveroso fare anche presente che in
questi paesi oggi esistono anche degli Chef nazionali ed internazionali
che con i piatti a base di mozzarella si stanno distinguendo in tutto il nostro
paese e anche all’estero coniugando questo prodotto con tutti gli altri
prodotti enogastronomici della cucina locale e nazionale. Poteva essere
interessante mostrare qualche momento della preparazione di questi piatti che
stanno conquistando le tavole di grandi ristoranti. Un’altra cosa che si
dimentica che Cancello ed Arnone esprime il presidente nazionale della “CITTA’
DELLA BUFALA” aderente alla RES TIPICA emanazione dell’ANCI dr. Pasqualino
Emerito, a cui aderiscono molti altri comuni. Questo organismo fù presentato
anche alla Camera di Commercio di Caserta qualche anno fa e proprio in
quell’occasione fù preparato un succulento buffet da questi cuochi
del Team Campania presieduto da Antonio Del Sole giudice internazionale di
cucina. La CITTA ’
DELLA BUFALA” è stata presentata anche al Consorzio DOP. Dispiace che le
istituzioni provinciali che hanno organizzato questo importante evento abbiano
dimenticato questo territorio che ha bisogno più che mai, insieme agli altri
luoghi della nostra provincia, di un rilancio economico e sociale.
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