di Daniele Palazzo
GIARRE(CATANIA)-Supernonna, campione di
generosità ed amore, compie un gesto di
grande affetto ed ammirevole senso della famiglia, donando un rene ad un suo nipote, gravemente malato
e, per giunta, in dialisi da circa un anno, a causa di un malanno renale
congenito che, suo malgrado, lo accompagnava fin dalla più tenera età. Quel nipote
era tutta la sua via. Vederlo nelle condizioni in cui si trovava era uno
strazio continuo. E, quando la sorte ha bussato alla sua porta chiedendole di dare
un rene al suo amato nipotino, così da restituirlo alla vita, non si è tirata
indietro. Anzi, tenendo bene a mente cosa rispose la Vergine Maria all’Angelo
che le annunciava la volontà di Dio su di lei, ha gridato forte “…eccomi, sono
pronta a qualsiasi sacrificio, anche a morire, se necessario, per la vita di
nipote.” Questa bellissima storia, che vede protagonista una donna 56enne e un
adolescente di appena 15 anni, entrambi di Giarre, in provincia di Catania,
arriva dall’Ospedale “Le Molinette”, di Torino, dove il ragazzino è stato sottoposto,
con successo, ad una delicata operazione di trapianto di rene. L’intervento si
era reso necessario perché il 15enne, da tempo, in dialisi per il
malfunzionamento congenito di un rene, peggiorava di giorno in giorno. Il
nobile gesto della nonna gli ha permesso di ritrovare la speranza di vivere una
vita dignitosa, restituendogli quella voglia di vivere e quel sorriso che un
destino beffardo e il suo brutto status patologico gli avevano tolto del tutto.
”E’ grazie alla mia amata nonna se, adesso, posso sperare di vivere
dignitosamente e correre, giocare, vivere, come tutti gli altri bambini della
mia età. Le voglio bene e le sarò grato per tutta la vita”. Sono parole,
queste, dello stesso ragazzino, che, al momento, è ancora ricoverato presso il
reparto di terapia intensiva del nosocomio torinese. Nella stessa struttura
sanitaria, è ricoverata anche la sua eroica nonna, il cui esempio, si spera,
possa essere seguito da tanti altri donatori, non necessariamente congiunti dei
beneficiari, in quanto, sull’intero territorio nazionale, con speciale riferimento
al nostro Sud, una vera cultura della donazione è ancora di là da venire.
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