giovedì 3 aprile 2014

Cancello Ed Arnone. Chi semina bocconi avvelenati?


                             di Pasquale Leggiero.
Il racconto di oggi non è piacevole, ma per la cronaca nera del maltrattamento agli animali esso merita di essere scritto, non per il contenuto ma per far riflettere gli incoscienti e per avvertire proprietari di animali. Molte volte si maltrattano gli animali e magari quelli domestici, e perché no! Magari i nostri amici a quattro zampe, fedeli all’uomo, sono abbandonati a loro destino a volte per la crisi, a volte per pigrizia e cosi nascono i cani randagi. A volte succede che vengono preparati polpette avvelenate per cani randagi, ma se non si sta attenti si rischia di avvelenare i cani con padroni e non i randagi. A chi ha avuto la brillante idea di preparare bocconi avvelenati e seminarli per qualche terreno dove poi fortunatamente sono stati rinvenuti e rimossi, va detto che il randagismo deve essere combattuto e non abbattuto. Il randagismo va combattuto non abbandonando i cani, stelerizzando la lei dei cani, regalando i cuccioli. Abbandonarli a se stessi significa condannarli a una pena e poi farli morire, preparargli polpettoni avvelenati vuol dire commettere un omicidio, si spera che questo messaggio arrivi a chi contribuisce al randagismo e al suo assassinio. Che questo messaggio possa arrivare anche agli organi competenti per compiere più controlli sul territorio e individuare questi bruti che abbandonano animali e che li uccidono. Che questo messaggio possa far riflettere chi di dovere.








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