mercoledì 11 aprile 2012

Cancello Arnone. Feste Pasquali passate cosa è cambiato?



                di  Pasquale Leggiero.
Ormai le feste pasquali sono passate e dopo pochi giorni, a mente serena, ne diciamo cosa è cambiato. In primis nella domenica della palme non è stata effettuata la via crucis per le strade del paese, come avveniva negli anni precedenti. In secundis nei giorni antecedenti al venerdì Santo non si è avuto l’adorazione al sepolcro di Gesù perché, come giustamente fa notare il parroco don Sabatino Sciorio, il Cristo è morto di Venerdì e non prima. In terzis la tradizionale processione del venerdì Santo, che rappresentava due momenti significativi del Messia, la sua andata al calvario e il suo funerale. La prima rappresentata con persone che dal vivo impersonavano vari personaggi che hanno fatto la storia del re dei re, la seconda rappresentata da statue. Le statue della processione erano: la Vergine Addolorata, Gesù morto e San Giovanni. Per questo discepolo di Cristo  la storia vuole che sia San Giovanni l’Evangelista, ma evidentemente la statua rappresenta Giovanni il Battista, perché, da come abbiamo saputo, sarebbe stato spiegato che San Giovanni era morto prima di Gesù, infatti qui parliamo di Giovanni il Battista che fu decapitato prima. Veniamo al nostro venerdì Santo quando è stata effettuata la via crucis, molti si erano  rammaricati non per la sostituzione della tradizionale processione ma per il suo taglio effettuato, speriamo che nell’anno ventura venga riparato il taglio di quest’anno, e che la nuova via crucis rappresentata possa arrivare nelle strade ove quest’anno è mancata, perché la rappresentazione del Redentore è sempre bella. Naturalmente alla scena della crocifissione del nostro liberatore dai peccati non potevano assolutamente mancare lacrime e commozione perché già quando vediamo queste cose in tv facciamo lo stesso. Naturalmente dopo le scene si è entrati in chiesa per l’adorazione al sepolcro e domenica di Pasqua quattro messe gremite di gente. Ci auguriamo che il tutto si ripeta l’anno prossimo e che qualcosa migliori.  

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