di Pasquale
Leggiero.
Cari amici e lettori,
come tutti ben sappiamo il 31 maggio
voteremo le regionali. Dei candidati che noi vediamo ai manifesti, il
sottoscritto chi li conosce bene, chi li conosce appena e chi è la prima volta
che li vede sui manifesti elettorali. Bene una di quelle “belle facce” che
vediamo sui manifesti, non importa quando da me sia conosciuta poco o molto e
non importa il suo paese di provenienza, ma importa tutt’altro. Si importa
tutt’altro e cioè cosa ebbe a dirmi una volta, tempo addietro un volto dei
manifesti ebbe a dirmi che dovevo ritirarmi dallo scrivere articoli, perché ad
un suo superiore non faceva affatto piacere che io scrivessi articoli. Ma il
sottoscritto non se ne è mai fregato ed è andato sempre avanti, ha continuato,
continua e continuerà a scrivere e a raccontare. Ora però per questa campagna
elettorale non voleva scrivere niente, perché secondo lui doveva togliersi il
sassolino dalla scarpa. Ma poi le cosse vanno riflettute e alla fine è
trionfato il dovere di chi scrive, dovere nei confronti dei suoi lettori,
dovere di scrivere per raccontare e rimanere qualcosa a chi verrà dopo. Mi
dispiace per chi, come scrittore mi vuole morto, dovrà attendere il mio vero
riposo eterno, mi dispiace di non aver dato soddisfazione a questa gente. Si
soddisfazione perché il non scrivere sarebbe significato consegnare la vittoria
nelle mani di chi si è dichiarato nemico. Cara faccia del manifesto sii
tranquilla, perché continuerò a scrivere e a insistere nello scrivere,
nell’applicare la mia passione e compiere il mio preciso dovere, perché cosi
facendo morirò una volta sola e non come te, che assecondando i tuoi superiori,
anzi facendo lo scagnozzo di essi, si perché sei proprio come gli scagnozzi,
anzi quelli sono meglio perché si dichiarano, tu invece lavori sotto sotto. Tu
cara persona della foto sul manifesrto, muori tutti i giorni, mentre il
sottoscritto morrà una sola volta. Auguri a tutti i candidati.
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