giovedì 13 giugno 2013

Cancello Arnone. Punizioni politiche.


di Pasquale Leggiero.

Cancello Arnone. Quando ormai la campagna elettorale è alle nostre spalle, a Cancello Arnone ancora si parla di politica, questa volta si racconta, addirittura, di punizioni per essa. Non sappiamo quanto  c'è di vero in questa storia di punizioni , ma quello che si sente in giro è che qualche dipendente sia stato punito per non aver votato giusto. Queste punizioni, secondo voci di corridoio, consisterebbero in licenziamenti o in “spalle al muro”. E pure eravamo convinti che queste cose non si facessero dai tempi del duce, giacché: tanto si parla di libertà di pensieri, di parole nei limiti consentiti ma soprattutto di opinioni e di colore politico. Certo non sappiamo nemmeno se ciò è realmente accaduto oppure no, ma ammettiamo che ciò sia vero e allora ci domandiamo: a cosa sono serviti i sacrifici di coloro che si sono immolati per un Italia  o per un mondo migliore? Quelli   di Cancello Arnone non hanno combattuto anche loro per eliminare i soprusi di politiche errate? Purtroppo se le cose stanno come in giro si racconta e allora vuol dire che dobbiamo imparare che si è voluto solo fare una bella predica  ma per il resto se ne segue l’agire. Come si diceva in una vecchia campagna elettorale o con me o contro di me. Oggi, invece, dobbiamo costatare che si sta dicendo o con noi oppure con  noi, altrimenti… Ancora una volta ripetiamo che non sappiamo se questa storia di punizioni politiche esista oppure no, ma se esiste dobbiamo dire che i nostri punitori non sanno dov’è la democrazia e sono quelli che hanno urlato al lupo al lupo, allora a  cosa è servito cambiare le cose, ma soprattutto cosa è cambiato? Possiamo solo augurarci che  ciò che si racconta siano barzellette e nient’altro di più, altrimenti viviamo in un paese di delusioni. 

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