venerdì 7 giugno 2013

Cancello Arnone. Legge elettorale delle quote rosa sgonfia i voti di scheda e gonfia le preferenze.


di Pasquale Leggiero. 
 Nell’ultima tornata elettorale fatta a Cancello Arnone, secondo la legge che prevedeva il doppio voto, si sono registrate 1987 preferenze per la lista Unica e 1800 per la lista vota per te, capeggiate rispettivamente da Pasqualino Emerito e Raffaele Ambrosca, il risultato ha assegnato la poltrona di sindaco a Emerito. Il lavoro degli scrutatori va lodato e le schede elettorali hanno dato, apparentemente, 3787 persone che si sono recate all’urna e hanno espresso il loro voto. I dati del comune però parlano di 4437 votanti il che significa che dovremmo avere 1000 schede tra bianche, annullate e solo voti di lista, inoltre si parla di recanti ai seggi elettorali di una percentuale dell’86,43% e manca il 13,57% che scorporando questa percentuale risulta che, degli aventi diritto, 602 non si sono recati all’urna. Ora però tornando alle preferenze esse sono indubbiamente 3787, ma se noi assommiamo le preferenze emeritiane esse, ne risultano, grazie al doppio voto, 3343 e quelle ambroschiane 2961, il che significa che Emerito non avrebbe vinto con 187 voti di differenza ma con 382 preferenze di distacco da Ambrosca, infine se uniamo tutte le preferenze, dell’una e dell’altra parte si ha un totale di 6304. Quindi la legge elettorale per le quote rosa fa sgonfiare i voti di scheda e fa aumentare i voti di preferenza. Ci chiediamo ma è giusto questo o forse sarebbe più opportuno avere liste fatte al 50% e ancora se nei piccoli centri parliamo di minimo tre donne candidate e parliamo che gli ultimi tre della lista vincente escono fuori per far si che in consiglio comunale sieda l’opposizione, ora se le tre donne emeritiane sarebbero state tra le tre, questa amministrazione in che modo avrebbe avuto le sue quote rosa? Il nostro augurio e che qualche esperto possa e soprattutto voglia illuminarci.








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