martedì 17 maggio 2011

Mondragone. Il centro Laila è sostenuto da Cancello Arnone.


                            di Pasquale Leggiero

Mondragone. È di questi giorni l’aiuto che il gruppo di preghiera, San Pio, di Cancello Arnone, diretto da Mattia Branco, con protezioni civile di Cancello Arnone e Castelvolturno presiedute rispettivamente da Giovanni Di Gennaro e Mario La Rovere, ma soprattutto con l’aiuto di semplici cittadini che hanno sostenuto il centro Laila di Mondragone. Che cos’è quest’ultimo? Un centro di accoglienza per immigrati, egregiamente diretto dal signor Angelo Luciano e con un’equipe di persone che danno assistenza ai nostri fratelli sfortunati che si sono rifugiati nella nostra bella Italia, ovviamente il centro Laila è solo una piccola goccia nel vaso. In questi giorni gruppo di preghiera e semplici cittadini stanno raccogliendo: cibi, bevande, indumenti e qualsiasi cosa possa servire per quest’immigrati e non da meno sono i turni per aiutare i responsabili del Laila, il tutto, ovviamente, senza scopo di lucro. Al centro Laila vi sono: uomini, donne e bambini ed è per questi che gli si deve dare un aiuto. Forse a volte si pensa che gli immigrati siano coloro che delinquono o che ci vengono a rubare il lavoro, forse sì o forse no, ma ragioniamo prima di trarre delle conclusioni affrettate. Chi sta bene nella propria patria va altrove? Noi pensiamo di no, e non dobbiamo assolutamente dimenticare che anche i nostri italiani sono, in passato, andati all’estero. Forse qualcuno dirà: ma andavano a lavorare e non a delinquere o a rubare lavoro. Ma c’è qualcuno in grado di giurare che i nostri italiani erano tutti onesti? E oggi qualcuno sa dirci che gli immigrati delinquono tutti? Risposte: I nostri italiani non saranno stati tutti “Santi”, ma gli stranieri di oggi nemmeno sono tutti farabutti. Poi ci sono coloro i quali vanno a rubare per mangiare, quindi se noi rifiutiamo loro un aiuto e costoro rubano, andranno in carcere e alla loro uscita chi li assumerà più a un lavoro? Nessuno. Poi saranno ricostretti a derubare e cosi avranno il marchio del ladro, a questo punto chi avrà creato quel predone? Noi con il nostro agire. Per quanto riguarda che ci rubano il lavoro, non è cosi è che a volte sulla propria strada trovano “padroni” disonesti che li sottopagano e magari loro faranno il discorso che è meglio quei pochi soldi che niente. Quindi se si è credenti in un Dio, in qualsiasi Dio, si aiuta chiunque ne abbia bisogno, indipendentemente dal colore della pelle, dalla razza, dalla religione perché chi ha bisogno, è solo un essere umano in difficoltà, quindi un nostro fratello. Ovviamente se poi qualcuno viene sorpreso a delinquere e allora si devono pur prendere i dovuti provvedimenti, secondo la legge e quella legge la dobbiamo accettare, anche se forse non ci piace. Perché in tutta onestà cosa succede se un immigrato viene colto in atteggiamenti non conformi alla leggi vigenti? Che sarà processato, una cosa giusta oppure no? Dipende dai punti di vista. Per chi viene sorpreso “sul fatto”,  farebbe bene l’espulsione dal nostro paese. Comunque invitiamo chiunque a dare una mano ai nostro fratelli meno fortunati di noi.  

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