martedì 1 giugno 2010

Giugno: il cuorre divino è di Gesù.

di Giuseppe Paolo

Il mese di Giugno è dedicato al cuore divino di Gesù, che palpita notte e giorno per noi nel santissimo sacramento dell'altare.



Una delle devozioni più diffuse tra il popolo cristiano è la devozione al sacro Cuore di Gesù.


Non si tratta tuttavia di una devozione fra tante, perché è stata rivestita dalla Chiesa di una dignità tutta particolare e si situa al centro della rivelazione cristiana.


Il documento guida in materia è certamente l'enciclica di Pio XII, Haurietis aquas (Attingerete alle acque) del 15 maggio 1956, testo che andrebbe letto e meditato per intero. Questa devozione - contenuta in germe nella Sacra Scrittura, approfondita dai santi Padri, dai Dottori della Chiesa e dai grandi mistici medioevali - ha avuto un particolare incremento e la sua configurazione odierna in seguito alle apparizioni di Gesù Cristo a santa Margherita Maria Alacoque, nel monastero di Paray-le-Monial, dal 27 dicembre 1673. In san Giovanni si legge come fu trafitto il Cuore di Cristo, l'uscita da esso del sangue e dell'acqua e il particolarissimo significato simbolico che il quarto evangelista attribuisce al fatto (Gv 19,33-37). Anche nell'Apocalisse Gesù è presentato come un Agnello «ucciso», cioè «trafitto» (cfr. Apoc 5,6; 1,7).


O cuore amabilissimo, fornace ardente di carità confido e spero in te.


Sia benedetto il cuore di Gesù, vivo e vero nel santissimo sacramento dell'altare.

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