giovedì 22 novembre 2012

Mignano Montelungo. Sequestro di scarpe di contrabbando.


SEQUESTRATE SCARPE DI CONTRABBANDO MARCHIATE “HOGAN” SUL TRATTO MIGNANESE DELL’A1.
di Daniele Palazzo
MIGNANO MONTELUNGO-Ennesimo colpo di contrasto al commercio prodotti e materiali di contrabbando lungo l’asse Napoli-Cassino. Ad operarlo, sul tratto dell’Autostrada del Sole ricadente in territorio del Comune di Mignano Montelungo, una pattuglia di agenti della Sottostazione di Polizia di Cassino, competenti anche per l’area mignanese. A bordo di una Peugeot Focus, sono stati intercettati due senegalesi(N.M, 49enne, proprietario e conducente della Focus, ed N.I., di 30 anni), il cui fare, alla vista degli uomini in divisa, ha destato più che un sospetto. La coppia tradisce un certo nervosismo che, ahioro, non sfugge ai poliziotti. Scattano immediatamente  le procedure per bloccare l’auto sospetta e la perquisizione della vettura e quella personale dei suoi occupanti. All’interno di un gran numero di buste di cellophane(erano state soprattutto quelle a suscitare le attenzioni degli agenti intervenuti), è stato ritrovato un ingente quantitativo di merce recante marchi di conosciutissime griffes dell’alta moda. 132 paia di scarpe marca “Hogan”, 45 portafogli, 20 porta telefono, 39 cinture, 10 borse della “LOUIS VUITTON” e 10 cinture “DOLCE & GABBANA”.  Nessuna documentazione a comprovare di acquisto di tutto questo ben di Dio, che, la coppia di africani hanno dichiarato di aver acquistato in una struttura commerciale di Napoli, di cui si sono rifiutati di fornire ulteriori notizie. Trasporto e commercializzazione di prodotti falsi con l’aggravante della ricettazione, queste le accuse nei confronti dei due “neri”(di essi, il più anziano ha stabilito la propria residenza a Genova, mentre l’altro è uno dei tanti senza fissa dimora che popolano le nostre contrade) che, espletate le formalità di rito, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cassino. Intanto, proseguono le indagini onde cercare di risalire ai vertici di un cartello criminoso molto attivo, quale è, appunto, quello della contraffazione di firme dell’alta moda mondiale, di cui il capoluogo partenopeo, con picchi di introiti davvero notevoli, è sicuramente la capitale.

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