di Daniele Palazzo
PIEDIMONTE MATESE-Un momento di grande e consapevole ricerca del divino che, fin dalla più tenera età, avvolgeva il cuore e lo spirito di Fra’ Gaetano Paolo Amoruso, che, il 24 giugno prossimo, nella Chiesa afferente al convento francescano di Piedimonte Matese, intitolata a Santa Maria Occorrevole, in Piedimonte Matese, abbraccerà, con maggiore vigore e forza di determinazione, la Croce di Cristo Gesù, venendo ordinato Diacono permanente, nel corso di una solenne concelebrazione liturgica(l’inizio è previsto per le ore 17.00), presieduta, come da preciso desiderio dello stesso Fra’ Amoruso, dal Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo-Monsignor Valentino Di Cerbo. Il “fiat” di Fra’ Gaetano , in forza alla Provincia francescana dei Martiri VII Santi di Calabria, è maturato nel suo cuore sin da piccolo per rafforzarsi, poi, grazie anche all’aiuto e al sostegno di eccelse guide spirituali, sia del mondo francescano, ch della Diocesi alifana. Il percorso vocazionale dell’aspirante diacono, maturato anche attraverso il clima, raccolto e sobrio, che si vive nella fraternità di Monte Muto, tra l’altro sede per la formazione dei novizi dell’Italia Meridionale. L’attesa cerimonia religiosa testimonia, una volta di più del profondo legame spirituale tra l’intera chiesa alifano-caiatina e la comunità francescana del popoloso e storicamente importante centro dell’Alto Casertano. Ovviamente, molto contento, della sua scelta, del protagonista del toccante e coinvolgente momento spirituale del 24 giugno prossimo. So che, davanti alla grandezza di Dio, io non sono e non sarò mai nessuno, ha detto, più volte, Fra’ Gaetano Amoruso, a tutti suoi amici e a chiunque lo ha sostenuto nel difficile cammino di discernimento spirituale. A lui e solo a lui, però voglio dedicare tutta la mai vita ed ogni mia azione.” Appuntamento al 24 giugno prossimo, dunque, per un evento spirituale che, preludio sicuro al passo ulteriore, che sicuramente porterà il giovane Fra’ Amoruso all’acquisizione del ministero sacerdotale, si preannuncia molto emozionante e degno delle attese di un popolo religioso, quello pedemontano, appunto, che, grazie anche al rinnovato spirito che, da qualche tempo a questa parte, si respira in Diocesi, dimostra, in maniera sempre più tangibile e concreta di aver fatto la scelta di campo, predicata da Gesù Cristo nella sua Buona Novella, cioè che “è meglio stare dalla parte di Dio che da quella di Mammona.”
Nessun commento:
Posta un commento