martedì 13 giugno 2017

CHIUDE I BATTENTI, IN CELLOLE, LA ‘TRE GIORNI’ ESPOSITIVA DEI PITTORI DOMENCO MERENDA E PASQUALE SORRENTINO


di Daniele Palazzo

FRACOLISE- Grande attesa, a Cellole, per il finale di “Espressioni Cromatiche”, manifestazione di cultura pittorica che, iniziata il 10 giugno scorso, chiuderà i propri battenti il 13 del mese in corso. L’evento, ospitato negli appositi ambienti della Biblioteca Comunale di Cellole, vede protagonisti assoluti due degli artisti del pennello di Terra di Lavoro, vale a dire il francolisano Domenico Merenda e il modragonese Pasquale Sorrentino, il cui  pingue e solido curriculum artistico non ha davvero bisogno di ulteriori presentazioni. Il doppio appuntamento con le opere, l’arte e il genio creativo del tandem di “penneli” casertani in concomitanza con la festa patronale cellolese, dedicata a Maria Santissima di Costantinopoli. Posto che, al verinissage della mostra stessa, tenutosi presso la sala-conferenze della stessa Biblioteca cellolese, con gli autori delle tele in esposizione, avevano partecipato numerose e note personalità politiche, civili, ecclesiastiche e militari del territorio, per l’inizio di una festa di luci e colori che, come era nelle attese generali, ha contribuito a conferire ulteriore peso e notorietà ai due maestri d’arte in parola e, nel contempo, a mettere, ancora una volta, d’accordo la critica più esigente e il più vasto pubblico. Dai depliant personale del duo di “mostri sacri” dell’arte di Terra di Lavoro”, apprendiamo che “Merenda, residente in Sant’Andrea del Pizzone, ha già esposto in diverse località italiane, riscuotendo notevoli interessamenti da parte del pubblico. Classe 1964, inizia a dipingere fin da giovanissimo, raggiungendo una buona maturità tecnica, caratterizzata da una costante ricerca materica e da un attento uso del colore. E, ancora, in occasione della personale cellolese, presenterà alcuni dei migliori lavori della sua recente produzione, caratterizzata da un acceso cromatismo e da una ricerca basata sulla composizione/scomposizione della figura. Un groviglio di colori e dripping che rispecchiano la complessità della civiltà contemporanea”. E, per quello che riguarda Sorrentino, che il suo estro creativo ha, da lungo tempo, travalicato i confini nazionali, trovando maggiore peso e consacrazione, esponendo in alcuni dei più rinomati santuari dell’arte e della pittura mondiale, tra cui quelli, recentissimi ed oltremodo soddisfacenti, di New York e Dubai. Presente in molte collezioni italiane ed estere(è ancora il pieghevole del pittore mondragonese ad illuminarci in tale senso), Sorrentino affronterà il tema della comunicazione nella società contemporanea che, impigliata della “rete”, stenta, secondo l’artista, a manifestarsi liberamente.” Le circa trenta le opere, tra pittura e scultura, in mostra. Sono autentici capolavori, che testimoniano della continua e costante ricerca che la coppia di pittori di casa nostra hanno intrapreso onde “focalizzare” le principali e più attuali dinamiche della Società moderna.” Da un Comunicato-Stampa, opportunamente diffuso sul territorio, a cura dello staff organizzatore dell’evento medesimo, “un doveroso plauso al Comune di Cellole, per la ricerca e la vicinanza agli artisti contemporanei, e all’Associazione Culturale “Studio 21”, da anni impegnata sul territorio mondragonese per la promozione della cultura in tutte le sue forme.” Confortati anche dagli ottimi riscontri, anche e soprattutto, in termini di visitatori ed esperti del campo, sia  gli organizzatori che gli stessi Merenda e Sorrentino, prevedono e sperano che, se è vero l’assunto popolare che recita, testualmente, “Non c’è due senza tre”, anche la terza tranche della mostra in oggetto, sarà un successone.

Nessun commento:

Posta un commento