di Daniele Palazzo
PIGNATARO MAGGIORE-Non solo il nuovo,
bellissimo volume della scrittrice calvese Isabella Izzo, che, dopo “La Schiava
dei Tudor” e “Il Segreto del Tempio”, ha dato alle stampe il suo terzo
contributo letterario, vale a dire “La Ragazza di Neve, che, ambientato nel
pieno del Medioevo scozzese, sta suscitando interesse notevole sul territorio.
In questi giorni, ad arricchire ulteriormente l’editoria calena è arrivato la
nuova pubblicazione dello scrittore e saggista pignatarese Domingo
Magliocca.“Profilo Criminale. Analisi integrata del luogo del delitto”, questo
il titolo del tomo, che, edito da per i tipi di “Primiceri”, oltre che per i
notevoli contenuti tecnico-analitici e per l’accattivante bravura con la penna
dell’autore, si segnala anche per l’ottima veste editoriale che lo caratterizza
contraddistingue. Magliocca, Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri in servizio
presso la Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica, può
ben dire di aver concepito la sua nuova fatica letteraria con competenza e
tanta cognizione di causa. Il rigore descrittivo, di pari alla minuziosa
analisi dell’autore nell’esporre il prezioso contenuto del proprio libro,
appaiono facilmente comprensibili, sia al lettore medio che a quello che già
mastica delle tecniche e delle metodiche in uso a quanti si ritrovino alle
prese con delitti e crimini vari. Il libro di cui ci occupiamo rappresenta la
seconda pubblicazione di Domingo Magliocca. La prima era sta “Il delitto di
atti persecutori”, che incentrato soprattutto sui temi, quanto mai attuali e
dibattuti, dell’approccio criminologico ed investigativo per gli addetti ai
lavori, ma anche per quanti collaborano con loro, costituisce una sorta di
pietra miliare nel suo genere. Non a caso, infatti, per l’opera in parola, gli
fu assegnato il Premio “Uniti per la Legalità” per il 2017, al quale fecero seguono
il “Premio Cultura al Golden Books Awards” per il 2018, la menzione di merito
al “Premio letterario Amaro Silano”(2018), il “Premio Books for Peace”(2018),
e, per finire, il “Premio saggistica “G. Luzzagni” al concorso “Locanda del
Doge”(2018). L’ossatura del nuovo saggio di Magliocca orbita, sapientemente,
intorno all’accurata analisi del “luogo del delitto”, con tutte le sue
implicazioni pratico-scientifiche. Insomma, il libro in questione,completo e
dettagliato in ogni particolare, è una sorta di manuale, una specie di trattato
di criminologia e scienze investigative, come pochi altri nel proprio campo.
Senza voler accampare, in alcun modo, conoscenze che non gli competono,
l’estensore della presente nota sa e sente che tutti e ciascuno, anche se non esperti
del campo specifico, può trovare grande
giovamento scorrendo le pagine del nuovo
fortunato saggio di Domingo Magliocca, soprattutto, come prima
evidenziato, per quello che riguarda l’analisi del “luogo del delitto”, sia in
forma “integrata” che nei diversi aspetti che la stessa assume nel corso delle
indagini di polizia, delle scienze criminologiche, della vittimologia. E’
solamente per mere ragioni di spazio che siamo costretti ad essere brevi e
concisi su un libro che, per la sua pregevolezza descrittiva e per i suoi
grandi contenuti tecnico-scientifici, meriterebbe di essere approfondito dovere. Se non altro per la minuziosa
analisi, porta avanti attraverso le tecniche del “criminal profiling” e del
“geografic profiling”, Magliocca compie dei delitti del cosiddetto “Mostro di
Firenze”, che ebbero per teatro l’area geografica compresa tra Scandicci,
Galluzzo e San Casciano in Val di Pesa. Concludendo, resta da dure che,
nonostante si infarcita di tanti elementi di pura natura tecnica, la nuova
opera letteraria di Domingo Magliocca appare scorrevole e, allo stesso modo,
avvincente, dall’inizio alla fine. E ciò anche per la capacità descrittiva del
suo autore, che ha saputo rendere abbordabili, anche ai non addetti ai lavori,
le difficili tematiche di cui si è occupato.