di
Daniele Palazzo
SESSA AURUNCA-Dopo l’ondata di
maltempo, abbattutasi, con pioggia, grandine e vento forte, in tutto il territorio del Sud Pontino, sembra
rientrata l’allerta meteo che, con quella tirrenica della provincia di caserta,
aveva interessato l’intera area di riferimento. E’ stata la furia del vento,
che, nei punti più esposti, ha toccato punte davvero considerevoli. Si contano
a decine gli interventi di Vigili del Fuoco, Unità Operative del 118 ed altre
strutture adibite ad interventi emergenziali. I picchi maggiori di maltempo si
sono fatti sentire soprattutto durante la notte, provocando lo sradicamento e
la conseguente caduta di diversi
alberi, alcuni quali sono finiti
sui binari della linea ferroviaria Napoli-Roma, cosiddetta “Direttissima”,
provocando ritardi nella circolazione dei treni tra i 40 e gli 80 minuti e
considerevoli disagi alla massa-pendolari che, per le loro esigenze di
spostamento, si servono abitualmente dei servizi forniti da Trenitalia. Intorno
alle 4.20 del mattino, ad aggravare maggiormente la situazione alcuni guasti
tecnici(a provocarli sempre le condizioni meteorologiche avverse), verificatisi,
anche per mancanza di energia elettrica, negli impianti di controllo e
sicurezza in dotazione alle Stazioni di Formia e Fondi, che hanno provocato
rallentamenti e ritardi nella circolazione dei convogli di oltre due ore e, in
alcuni casi, perfino cancellazioni di corse. Posto che le situazioni di disagio
si sono protratte per l’intera mattinata e che, ora, grazie anche alla perizia
e al senso civico di squadre di operai specializzati di Trenitalia, che hanno
lavorato alacremente perchè la situazione ritornasse nei canoni della
normalità, le emergenze venute a determinarsi sono quasi del tutto sotto
controllo, non è solo la circolazione ferroviaria ad essere stata interessata
dalla furia degli elementi. Infatti, oltre alle violente mareggiate che hanno letteralmente
flagellato le città litoranee di Itri e Gaeta, che hanno fatto si che entrambi i centri abitati della
provincia di Latina, al sorgere del sole, apparissero completamente sott’acqua
agli occhi degli increduli abitanti, si sono registrati ripetuti balck-out
nell’erogazione dell’energia elettrica(anche questi, da imputare alla caduta di
alberi, che costituiscono anche la causa principale di alcuni una decina di
incidenti automobilistici, fortunatamente senza vittime), cancellazione dei
collegamenti, in navi veloci, tra Formia e Ponza, limitatamente alla fascia
oraria che va dalle 9.00 alle 14.30. In tal contesto, non poche le attrezzature
di lidi balneari pontini e casertani(per lo più, ubicati in territorio della
confinante Sessa Aurunca e in quelli di Cellole e Mondragone) che, colpiti dal
vento forte, hanno subito danno non trascurabili. Tra i viaggiatori che hanno
fatto le spese di questo non certo bello stato di cose, alcuni pendolari
provenienti dalle Stazioni casertane(Sessa Aurunca-Cellole, Mondragone-Falciano
del Massico, Cancello Arnone, Villa Literno, Albanova, San Marcellino ed
Aversa) e napoletane(Casoria, Afragola e Grumo Nevano) afferenti alla stessa
linea ferrata. Per tutti, Antonio, un giovane di 26 anni che lavora presso una
ditta di igiene ambientale della Capitale. Ad una nostra precisa domanda,
Antonio così risponde.”Le posso solo dire che, insieme a tutti gli altri, ho ed
abbiamo vissuto un’esperienza che definire da incubo sarebbe molto riduttivo.”
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