di Daniele Palazzo
NAPOLI-E’ proprio vero che chi si fa condizionare dal fragore dell’albero che cade, senza prestare attenzione al ‘silenzio’ della foresta che cresce, è destinato rimanere fuori da tutti i processi, culturali, sociali, storici ed anche economicamente produttivi, in cui, direttamente o indirettamente, è chiamato ad operare. Questo genere di soggetti, eccessivamente scettici ed attendisti, sono destinati a non andare mai un palmo lontano dal loro naso. Con il risultato di venire additati come una sorta di parassiti della società, cosiddetta moderna, o, peggio, come dei falliti e dei senza midollo. E’ il caso di quanti, fuorviati anche da tanti profeti di svenuta e dal vero e proprio esercito di increduli e per niente lungimiranti mancati imprenditori, sempre più impauriti di fronte al nuovo che avanza. E’ vero, in Italia, nonostante i chiari segnali di ripresa, più volte annunciati dal Governo Gentiloni e da fior fiore di professionisti e conoscitori del settore legato alle linee di sviluppo economico del cosiddetto Belpaese, ci sono ancora sacche di incredulità da parte di chi potrebbe investire i suoi soldi e farli fruttare. E’ pur vero che, nel nostro territorio nazionale, insistono settori economico-commerciali che tirano bene ed altri che, invece, arrancano, ma è pure vero che, quando ci si imbatte in una nuova idea progettuale, specialmente se suffragata da indagini di mercato più che promettenti, quello che conta di più è aver fiducia, valutare bene la situazione e, se ne vale la pena, prendere il coraggio a quattro mani e lanciarsi, senza ripensamenti di sorta, nel nuovo ed innovativo business. Uno dei settori che funziona bene è sicuramente quello dell’e-commerce, che, negli ultimi sei anni, ha visto lievitare il numero delle imprese del 118% su scala nazionale. Oggi, nonostante i soliti increduli, assommano a quasi 16mila i negozi che operano, esclusivamente e con ottimi profitti, in rete. Di queste, 1400 hanno sede a Roma, 1272 a Milano e 1060 a Napoli. In quanto agli addetti, invece, il capoluogo partenopeo è quarto, nella specifica classifica nazionale, con i suoi 1.400 occupati. Al primo posto, 3.126 addetti, figura la città di Milano. A seguire, di Perugia(2.616) e Roma(2.000). Dunque, lo sterminato esercito di acquirenti che, per le loro spese, preferiscono negozi e piattaforme commerciali on line possono dirsi più che soddisfatti. Come si vede, gli italiani sempre più propensi a fare shopping servendosi di esercizi commerciali on line. Questa abitudine, molto comoda e, malgrado frequenti casi di cronaca con protagonista questo o quel delinquente informatico, sicura, alla base dell’exploit relativo agli ultimi sei anni, exploit di cui, la Camera di Commercio di Milano è stata una delle prime a dare notizia.
Nessun commento:
Posta un commento