di Daniele Palazzo
Ottimi riscontri critici e gradimento di popolo per l’ultimo lavoro discografico del cantautore partenopeo Lello Traisci, che, una vena creativa e propositiva fortemente connaturata alla musica folkloristica e popolare della sua città, è annoverato tra i rappresentanti più raffinati e quotati di quella musicalità e di quel mondo d’arte e teatralità che, praticamente da sempre, arricchiscono e fanno grande la meravigliosa tradizione musicale di Napoli e la grande voglia di esprimersi della sua gente che, ogni giorno, ne respira e fa propria la fascinosa bellezza espressiva e comunicativa. “La Voce del Popolo-Napoli Souvenir”, questo il titolo del disco di Traisci, che, come si evince da un comunicato-stampa fatto girare a cura del Comitato manageriale dello stesso artista, la musica dell’eclettico chitarrista napoletano si pone e si impone soprattutto quale ”strumento di cultura del folklore e delle tradizioni” zonali, come speciale trampolino di “rilancio della musica folk partenopea. “Lo testimoniano anche le varie trasmissioni televisive regionali(tra queste, menzioniamo “Cantiamo Napoli” e “A Casa Nostra”), le varie recensioni di quotidiani come Il Mattino e Rinascita Campania e le varie radio web e in fm che passano i brani del suo lavoro lavoro, edito dalla Smile Records”. Nonostante tutto ciò, ancora tanta appare la strada da percorrere. Infatti, si registra ancora una notevole carenza di spazi e sensibilità ad organizzare manifestazioni utili alla salvaguardia di questo genere, tendenza, questa, che Traisci(attualmente, lavora ad un progetto sul Centocinquantesimo dell’Unità d’Italia, da portare in giro per le principali piazze della Campania), intende invertire “per un ritorno alla genialità e alla genuinità delle nostre comuni origini e, così, fare piazza pulita dei tanti pregiudizi che ancora gravano sulla cultura folkloristica dei popoli della terra, quella partenopea compresa”.
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