Roma |
di Daniele Palazzo
Bufera sul Comune di Roma e per una serie di sconcertanti asserzioni ed inaccettabili congetture sul mondo dell’handicap, apparse sul sito web ufficiale dell’Ente capitolino. Ha suscitato un vespaio di polemiche, infatti, la circostanza che tra le pagine del sito in parola hanno fatto capolino frasi discriminatorie e, secondo non pochi commentatori, perfino razziste nei confronti dei portatori di handicap. L’indirizzo web sotto accusa è quello denominato Formez Italia, che ha messo on line una serie di dispense destinate alla formazione dei funzionari del Comune di Roma, contenenti frasi a dir poco intolleranti nei confronti dei disabili. La denuncia è dei Parlamentari del Pd Ileana Argentin, Walter Verini e Maria Coscia, che hanno preso le mosse da un circostanziato articolo a tema della collega Giovanna Vitale, apparso sulle colonne del quotidiano Repubblica qualche giorno fa. I tre esponenti del partito di Bersani si dicono indignati per le “frasi discriminatorie nei confronti dei portatori di handicap” apparse in rete sul sito del Comune di Roma. Nel loro mirino soprattutto le dispense, in materia di Diritto Costituzionale, visibili nella sezione “Roma Capitale”-Corso per Funzionario Amministrativo”. A parere della terna di Deputati in questione, gli elaborati “incriminati” sono “letteralmente pieni di strafalcioni giuridici”. Ma, il passaggio che più ha urtato la loro sensibilità di persone e di rappresentanti del popolo è quello che recita: “L’Articolo 3 della Costituzione, nella prima parte, enuncia il principio di uguaglianza, formale in quanto esseri umani(assenza di forme discriminatorie), Non bisogna, però, considerate uguali a noi persone in condizioni inferiori alle nostre(handicappati)”. L’”estrema gravità di tali asserzioni” e il fatto che le stesse facessero bella mostra di se sul su sito internet del Comune di Roma, costituendo una “Indecenza senza pari” per la triade Argentin-Vernini-Coscia, che si sono fatti carico anche di presentare una circostanziata e puntigliosa interrogazione al Ministero di competenza. Ad onor del vero, però, va detto che, incalzato da pure dai media e dalle indignate proteste di disabili e loro congiunti, la struttura di Governo che ha sede sul Campidoglio è già corso ai ripari, inviando una nota ai curatori di Formez Italia, in cui sono contenute indicazioni utili ad una opportuna “rettifica di una passaggio sicuramente “sconcertatante, contenuto in una delle dispense” poste a disposizione dei funzionari che intendono aderire al corso di formazione a loro destinato.
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