domenica 30 gennaio 2011

Cancello Arnone. NUOVO SUCCESSO, IN UN’AULA DI TRIBUNALE, PER L’AVVOCATO CANCELLESE ROSSANA MERENDA. GRAZIE AL SUO OTTIMO STILE PROCESSUALE, CONDANNATI TRE FRATELLI DI FRANCOLISE

Cancello Arnone
di Daniele PalazzoTre uomini di Sant’Andrea del Pizzone, i fratelli Ettore, Mario e Antonio M. , sono stati condannati a 300 Euro ciascuno di multa, nonché al risarcimento dei danni(duemila Euro tondi tondi) spettanti alle parti civili, ovvero, i coniugi Antonio Di Pari e Natalina Di Benedetto, che li avevano citati in giudizio per l’aggressione verbale di cui furono vittime poco più tre anni fa, e anche al risarcimento della spese legali sostenute dai denuncianti.  I tre germani, sui quali gravavano pesanti imputazioni, quali ingiurie e minacce, sono stati riconosciuti colpevoli dei reati loro ascritti, infliggendo loro una condanna che ha dato ragione su tutta la linea all’impostazione difensiva del legale dei Di  Pari, Avvocato Rossana Merenda, di Cancello Arnone. L’episodio che ha visto protagonisti in negativo i tre Monaco risale all’11 novembre del 2007, quando, per questioni di mera convivenza condominiale, si surriscaldarono gli animi, portando la terna di persone condannate a profferire ogni genere di minacce, insulti ed ingiurie all’indirizzo di Antonio Di Pari e della di lui consorte, peraltro molto conosciuti e stimati per le loro doti di pacatezza e dirittura morale. Dall’istruttoria dibattimentale, è venuto fuori che, in quell’occasione, la coppia di consorti costituitisi parte civile, timorosi per il possibile degenerare della situazione, furono pure costretti a rintanarsi in casa per due ore. Infatti, dal di fuori venivano rivolte loro ogni genere di minacce e frasi poco edificanti. Nonostante la difesa degli imputati abbia cercato di smontare in tutti i modi l’assunto accusatorio, tutto è dimostrato vano. Infatti, la fondatezza di quanto dichiarato dai Di Pari, persone stimate e rispettate da tutti coloro che li conoscono e che, per la prima volta nella loro vita di onesti cittadini, si vedono coinvolti in una vicenda del genere, non è stata mai in discussione. Il fatto,poi, che la difficile e combattuta istruttoria dibattimentale, che ha visto l’Avvocato Merenda porre in essere un progetto difensivo più che impeccabile e che, alla fine, si è tradotto in un autentico trionfo, abbia premiato in pieno il loro desiderio di ottenere giustizia, li ha ripagati ampiamente della mortificazione subita tre anni addietro,  dimostrando loro che la giustizia, quella vera, esiste eccome.

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