di
Daniele Palazzo
CASERTA-A ben otto anni dal
devastante terremoto che, il 6 aprile del 2009, interessò l’Aquilano e buona
parte del suo circondario, provocano
macerie, disperazione e nuova povertà, hanno
preso il via le operazioni per il recupero funzionale della chiesa parrocchiale
di Santa Maria Assunta in Paganica, in provincia dell’Aquila. Correva il giorno
dell’anno 2011, quando le autorità religiose di competenza, per bocca dell’allora
Vescovo Ausiliario diocesano, Giovanni D’Ercole, annunciarono che i proventi
economici derivanti dall’otto per mille e destinati alla conservazione del
patrimonio monumentale nazionale, sarebbero stati utilizzati per la
ristrutturazione e la conseguente restituzione al culto dell’importante
struttura ecclesiastica. I lavori di ricostruzione del tempio, che avevano
subito un lungo e fastidioso ritardo a
causa di una serie di ritardi a causa di ripetuti ricorsi al T.A.R., da parte
di ditte escluse dal relativo appalto, affidata, per una spesa complessiva di
1.697.000 Euro, alle competenze della ditta “Cipriani”, che, in fatto di ricostruzione di manufatti d’arte, è
annoverata tra le eccellenze della provincia di Caserta e non solo. Dunque,
dopo tanto attendere, i fedeli afferenti alla parrocchia di Santa Maria Assunta in Paganica potranno nuovamente
disporre della loro chiesa parrocchiale, alla consegna della stessa, sembra, siano
necessari due anni.
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