di
Daniele Palazzo
CASERTA-Nonostante i ripetuti e
reiterati sforzi per risolvere o, quantomeno, porre riparo alla annose
inconvenienze che incombono sulla tratta ferroviaria che collega la città di
Napoli a quella di Benevento. Le problematiche palesate, nel corso degli anni,
dall’apparato tecnico-organizzativo su cui si basa il sistema di servizi fornito
ai numerosissimi utenti sono state sempre notevoli, interessando spesso, anche
la stampa sovra locale. Da qualche tempo a questa parte, dalla parte dei
pendolari che, per le loro esigenze di spostamento, si vedono costretti ad
utilizzare convogli che “Trenitalia” pone a loro diposizione, si è schierato il
“Comitato Delegati Valle Caudina, di cui, con quelli della provincia di
Benevento, sono membri attivi anche diversi pendolari dell’Alto Casertano. E’
dei giorno scorsi l’ultima, ma non meno
importante iniziativa dello stesso organismo di difesa dell’utenza specifica.
Il riferimento è all’accorata lettera-sollecito(è stata inoltrata via e-mail) al Prefetto di Benevento, Dottoressa Paola
Galeone. La missiva per chiedere alla massima carica territoriale dello Stato
un incontro per approfondire e denunciare gli innumerevole ed esasperanti
disservizi sofferti dalla pendolarità tutta lungo la tratta ferrata
“incrinata”. A scanso di incomprensioni e di interpretazioni errate ed anche
per opportuna diffusione del documento
posto all’attenzione della Dottoressa Galeone la pubblichiamo integralmente.
Eccolo: “Illustrissimo Prefetto Dott.ssa Paola Galeone, lo scrivente Comitato
Disagiati Valle Caudina, nelle persone di Francesca Sasso, Augusto Genovese,
Anna De Luca, Francesca Porcaro, Marinella Parente,Maria Rosa Caruso e Pasquale
Franco, chiedono un incontro per denunciare gli innumerevoli ed esasperanti
disservizi che la pendolarità tutta della tratta Benevento – Napoli via
Cancello, è costretta a subire da diversi mesi. Abbiamo costituito nel novembre
dell’anno 2016 il suddetto comitato, di cui vi è già stata data conoscenza con
mail pec in data 23 novembre 2016 ed avviato ogni tipo di legale e civile
reclamo all’azienda Eav che gestisce il servizio. Nonostante i diversi incontri
avuti con la Dirigenza EAV supportati dall’associazione Federconsumatori di
Napoli, con rappresentanza legale del Presidente Rosario Stornaiuolo e
dell’avvocato Felice Petillo, non abbiamo ottenuto alcun tipo di risoluzione e
di intervento di ripristino della disagiata situazione. Facendo presente che si
tratta di servizio pubblico che per 4 corse quotidiane da dicembre 2016, e
talvolta anche per 7/8corse , viene auto sostituito con bus della ditta
Angelino che ne gestisce in piena autonomia il servizio senza alcuna presenza
di dipendenti dell’azienda( capotreni o macchinisti). Siamo lasciati alla mercè
degli umori degli autisti, che variano i percorsi o lasciano a piedi i
pendolari e dell’ indifferenza dell’azienda, che nonostante la presenza di un
parco macchine sufficiente alla messa in servizio dei treni per tutto l’orario
di servizio dichiarato , non attiva le risorse a disposizione, ma ci rende
vittime di persistenti disservizi che arrecano danni economici per ritardi a
lavoro, perdite di ore di scuola per i ragazzi che usufruiscono del servizio
verso Benevento e danni alla vita personale e relazionale. Non in ultimo ma
altrettanto importante, le norme ANSF sulla sicurezza hanno rallentato i tempi
di percorrenza imponendo la battuta di arresto in presenza di passaggi pedonali
privi di sbarra, dei quali su 5 ancora 2 sono attivi e nello stesso tempo
l’assenza di presenziamento della stazione di Tufara Valle, obbliga i capotreni
ad effettuare sistematicamente un fonogramma telefonico per comunicare la
chiusura dei passaggi a livello, il che comporta ulteriori ritardi. In tempi di
evoluzione tecnologica siamo in evidente arretratezza. La suddetta mail
descrive sinteticamente l’indegna situazione in cui siamo costretti a viaggiare
quotidianamente, saremo più espliciti in sede di incontro. Fiduciosi nella sua
massima disponibilità, attendiamo riscontro alla presente nota, porgendole i
nostri migliori saluti.” Fin qui, il testo dello scritto, ora, al vaglio del
competente Ufficio della Prefettura beneventana, che, vogliamo caldamente
sperare, possa sortire gli effetti desiderati.
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