di Pasquale
Leggiero.
Nell’ultima tornata elettorale fatta a Cancello
Arnone, secondo la legge che prevedeva il doppio voto, si sono registrate 1987
preferenze per la lista Unica e 1800 per la lista vota per te, capeggiate
rispettivamente da Pasqualino Emerito e Raffaele Ambrosca, il risultato ha
assegnato la poltrona di sindaco a Emerito. Il lavoro degli scrutatori va lodato
e le schede elettorali hanno dato, apparentemente, 3787 persone che si sono
recate all’urna e hanno espresso il loro voto. I dati del comune però parlano
di 4437 votanti il che significa che dovremmo avere 1000 schede tra bianche,
annullate e solo voti di lista, inoltre si parla di recanti ai seggi elettorali
di una percentuale dell’86,43% e manca il 13,57% che scorporando questa
percentuale risulta che, degli aventi diritto, 602 non si sono recati all’urna.
Ora però tornando alle preferenze esse sono indubbiamente 3787, ma se noi
assommiamo le preferenze emeritiane esse, ne risultano, grazie al doppio voto,
3343 e quelle ambroschiane 2961, il che significa che Emerito non avrebbe vinto
con 187 voti di differenza ma con 382 preferenze di distacco da Ambrosca,
infine se uniamo tutte le preferenze, dell’una e dell’altra parte si ha un
totale di 6304. Quindi la legge elettorale per le quote rosa fa sgonfiare i
voti di scheda e fa aumentare i voti di preferenza. Ci chiediamo ma è giusto
questo o forse sarebbe più opportuno avere liste fatte al 50% e ancora se nei
piccoli centri parliamo di minimo tre donne candidate e parliamo che gli ultimi
tre della lista vincente escono fuori per far si che in consiglio comunale
sieda l’opposizione, ora se le tre donne emeritiane sarebbero state tra le tre,
questa amministrazione in che modo avrebbe avuto le sue quote rosa? Il nostro
augurio e che qualche esperto possa e soprattutto voglia illuminarci.
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