Si è tenuto ieri il Primo consiglio comunale a
Cancello Arnone.Dopo l’ufficializzazione dell’esecutivo e la nomina del
presidente del consiglio. Malgrado gli sforzi dell’amministrazione per smozzare
i toni, di una finita campagna elettorale dai toni accesi. Ieri in aula è stato necessario l’intervento dei
Carabinieri.I lavori sono iniziati con serenità, nonostante la presenza in aula
(per l'occasione il consiglio si è svolto all'interno della palestra della
scuola in via Settembrini) di centinaia di sostenitori del candidato sindaco
Raffaele Ambrosca, oggi leader dell'opposizione, che rivendicava di
"essere il sindaco del 50% dei cittadini di Cancello Arnone". Ad
inizio seduta la fascia tricolore Pasqualino Emerito ha offerto una rosa a
ciascuna rappresentante femminile in consiglio comunale. Tre rose alle donne della
maggioranza, una per la consigliera di minoranza Eliseo che, però, ha rifiutato
l'offerta creando i primi malumori. Dopo la nomina degli assessori, dopo la
votazione del presidente del consiglio (appunto Maurizio Di Puorto) e i
componenti della commissione elettorale, i lavori si sono svolti senza alcun
intervento della minoranza consiliare.
alle accuse di Ambrosca, che accusa la
maggioranza, di non aver avuto modi di replicare, risponde il presidente del
consiglio Maurizio di Puorto e il primo
cittadino dottor Pasqualino Emerito.
"La seduta si è svolta regolarmente, i
consiglieri di minoranza potevano prendere la parola – dice di Puorto- ma non
lo hanno voluto fare. Solo quando la seduta è stata chiusa Ambrosca ha chiesto
di intervenire. Siccome il regolamento non lo prevede è stato impossibile farli
intervenire a fine dei lavori".Una situazione che ha generato disagi e un
duro scontro in aula tra Ambrosca ed Emerito, con accuse reciproche e qualche
parola di troppo che potrebbe sfociare addirittura in querele. In aula vi erano
centinaia di sostenitori delle fazioni contrapposte, una situazione che sarebbe
degenerata se, da un lato, non fossero intervenuti i carabinieri della locale
stazione e dall'altro il primo cittadino Pasqualino Emerito non avesse reagito
da vero rappresentante istituzionale: "Per aver paura bisogna temere
qualcosa e personalmente non temo nulla - ha spiegato il sindaco - Quella di
Ambrosca è stata una provocazione che è terminata in uno scambio di battute.
Così come in campagna elettorale più volte ha cercato di infiammare i toni
della discussione. Ma questo modo di fare non appartiene alla mia persona, sono
stato eletto sindaco e sono il sindaco di tutti e l'ho dimostrato onorando la
presenza femminile in aula anche all'esponente della minoranza. Reagire in quel
momento, alle provocazioni di Ambrosca, significava accendere gli animi di
tutta la popolazione che ha vissuto la campagna elettorale in modo molto
acceso. Come primo cittadino di Cancello Arnone devo pensare all'incolumità e al
bene del mio paese e della mia popolazione. Preferisco che mi possano dire che
sono un codardo, cosa che non sono, piuttosto che essere considerato uno che
istiga il reato".
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