sabato 8 giugno 2013

Cancello Arnone. Il primo consiglio comunale dell'Emerito tris.

 Riceviamo e pubblichiamo.





              





Si è tenuto ieri il Primo consiglio comunale a Cancello Arnone.Dopo l’ufficializzazione dell’esecutivo e la nomina del presidente del consiglio. Malgrado gli sforzi dell’amministrazione per smozzare i toni, di una finita campagna elettorale dai toni accesi. Ieri in aula è  stato necessario l’intervento dei Carabinieri.I lavori sono iniziati con serenità, nonostante la presenza in aula (per l'occasione il consiglio si è svolto all'interno della palestra della scuola in via Settembrini) di centinaia di sostenitori del candidato sindaco Raffaele Ambrosca, oggi leader dell'opposizione, che rivendicava di "essere il sindaco del 50% dei cittadini di Cancello Arnone". Ad inizio seduta la fascia tricolore Pasqualino Emerito ha offerto una rosa a ciascuna rappresentante femminile in consiglio comunale. Tre rose alle donne della maggioranza, una per la consigliera di minoranza Eliseo che, però, ha rifiutato l'offerta creando i primi malumori. Dopo la nomina degli assessori, dopo la votazione del presidente del consiglio (appunto Maurizio Di Puorto) e i componenti della commissione elettorale, i lavori si sono svolti senza alcun intervento della minoranza consiliare.
alle accuse di Ambrosca, che accusa la maggioranza, di non aver avuto modi di replicare, risponde il presidente del consiglio Maurizio  di Puorto e il primo cittadino dottor Pasqualino Emerito.
"La seduta si è svolta regolarmente, i consiglieri di minoranza potevano prendere la parola – dice di Puorto- ma non lo hanno voluto fare. Solo quando la seduta è stata chiusa Ambrosca ha chiesto di intervenire. Siccome il regolamento non lo prevede è stato impossibile farli intervenire a fine dei lavori".Una situazione che ha generato disagi e un duro scontro in aula tra Ambrosca ed Emerito, con accuse reciproche e qualche parola di troppo che potrebbe sfociare addirittura in querele. In aula vi erano centinaia di sostenitori delle fazioni contrapposte, una situazione che sarebbe degenerata se, da un lato, non fossero intervenuti i carabinieri della locale stazione e dall'altro il primo cittadino Pasqualino Emerito non avesse reagito da vero rappresentante istituzionale: "Per aver paura bisogna temere qualcosa e personalmente non temo nulla - ha spiegato il sindaco - Quella di Ambrosca è stata una provocazione che è terminata in uno scambio di battute. Così come in campagna elettorale più volte ha cercato di infiammare i toni della discussione. Ma questo modo di fare non appartiene alla mia persona, sono stato eletto sindaco e sono il sindaco di tutti e l'ho dimostrato onorando la presenza femminile in aula anche all'esponente della minoranza. Reagire in quel momento, alle provocazioni di Ambrosca, significava accendere gli animi di tutta la popolazione che ha vissuto la campagna elettorale in modo molto acceso. Come primo cittadino di Cancello Arnone devo pensare all'incolumità e al bene del mio paese e della mia popolazione. Preferisco che mi possano dire che sono un codardo, cosa che non sono, piuttosto che essere considerato uno che istiga il reato".




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