di
Pasquale Leggiero.
Nei mesi scorsi recandosi al
comune si potevano ritirare, tramite distributore automatico, i sacchetti per
la raccolta differenziata. In predetto distributore bastava inserire il codice
fiscale dell’intestatario della tassa dell’immondizia e oltre a rilasciare il
kit di buste il distributore rilasciava anche un apposita ricevuta e
specificava di ritornare dopo sessanta giorni. Ora invece il ritiro avviene a
mano e l’addetto allo sportello fa firmare chi ritira, tutto questi è giusto.
Quello che non troviamo giusto è che chi consegna il kit per la differenziale
deve segnare solo il nome della persona che ritira il kit e non l’intestatario
della tassa, non è che con questo la si vuole prendere con l’addetto allo
sportello ma le nostre osservazioni vanno fatte a chi dirige la cosa. Si
dovrebbe fare in modo che al foglio di carta precompilato dall’addetto allo
sportello e firmato dal ritirante vi sia specificato il nome dell’utente
intestatario della tassa e il nome di chi ritira specificando il grado di
parentela. Esempio: data del ritiro:xxx, intestatario della tassa: mister X,
firma per ricevuta: Tizio e Caio, rapporto: parente, convivente, eccetera. In
questo caso da parte dell’ente la situazione è più sotto controllo, invece nel
modus operanti di registrare solo il nominativo di chi ritira, all’indomani la
cosa potrebbe sfuggire di mano e potranno essere inviate in una stessa utenza
due bollettazioni e cioè all’intestatario abituale della tassa dell’immondizia
e a chi ha firmato il ritiro delle buste, poi a questo punto incomincerà, per i
due utenti, il calvario burocratico e tutti sappiamo quanto è lunga la
burocrazia italiana. Ci auguriamo che dopo questa nostra segnalazione possa
essere fornito un servizio più corretto della consegna dei kit agli utenti.
Nessun commento:
Posta un commento