di Daniele Palazzo
Tra le eccellenze scolastiche di Terra di Lavoro, figura, a pieno titolo, anche l’Istituto Comprensivo Autonomo Statale di didattico-formativo provinciale, ha visto lievitare sensibilmente le proprie quotazioni soprattutto da quando ne ha assunto la dirigenza la Dottoressa Giuseppina Palmiero. Le idee e l modus operandi dell’attuale Dirigente Scolastico, infatti, hanno avuto il successo che meritavano, dando l’impulso giusto all’intero organico d’Istituto, alunni compresi, per guadagnare i primissimi posti della speciale classifica. L’importante traguardo grazie anche ad una serie di iniziative, di squisito spessore culturale e comunque di grande interesse, e manifestazioni extracurriculari che hanno davvero fatto da differenza, conferendo all’ICAS francolisana un ruolo di primo piano in ambito casertano e non solo. L’ultima, in ordine di tempo, la quinta edizione del Corteo Storico in costumi d’epoca medioevale(in scaletta anche rappresentazioni sceniche presso la nuovissima e funzionale area-mercato cittadina)che, programmato per sabato prossimo, 11 giugno, si snoderà tra le ore 18.00 e le ore 22.00 sulle(è patrocinata dal Comune di Francolise) principali vie della frazione Sant’Andrea del Pizzone. La manifestazione, alla buona riuscita della quale, oltre alla Palmiero, hanno lavorato, tra gli altri, anche docenti Alfredo Pratillo e Paola Franca Picone, rientra nel Progetto “Cultura e Tradizioni”, che, come si evince da un comunicato fatto circolare a cura del Dirigente Scolastico francolisano, “nasce proprio dall’esigenza di offrire agli allievi la possibilità di rapportarsi meglio alle materie di studio e, nel contempo, fargli meglio conoscere la realtà e ,le radici storiche, umane, sociali ed economiche e la cultura popolare del nostro territorio. In quest’ottica, il Progetto costituisce un percorso privilegiato e fondamentale per potenziare nei ragazzi la voglia di apprendere e di apprendere con gioia, di impegnarsi con gusto nello studio e nella vita, di conoscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socioeconomici del contesto che li ha visti nascere e crescere. Il nostro Progetto, si legge nelle righe conclusive dello stesso atto, vuole essere un modesto contributo per portare alla luce ed evocare una parte del passato glorioso della nostra terra.” Il tutto, ovviamente, condito con balletti e musiche medioevali, degustazione di piatti tipici dell’epoca medioevale e con numerose altre trovate a tema. Insomma, una signora kermesse, una iniziativa che certamente conferirà nuovo lustro e notorietà da una istituzione didattica ch, come pure i fatti dimostrano, non è seconda proprio a nessuno.
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