di Pasquale Leggiero
Come appreso dai mezzi di stampa, alcuni sindaci hanno vietato la vendita delle bombolette spray di carnevale. E pure si sventola tanto che è meglio educare i cittadini che imporli. Tali bombolette, andando per legge, sono vietate ai minori di quattordici anni ed è vietato spruzzare sui muri e sui vestiti e se a contatto con gli occhi diventano pericolose. Come detto prima: le bombolette sono vietate ai minori di anni quattordici, quindi quando un minore di anni quattordici ne è trovato in possesso, si dovrebbe proseguire al sequestro dell’oggetto, alla multa al commerciante che l’ha venduta e alla multa a genitori o chi ne fa le veci, quando invece ci si accorge dell’uso scorretto da parte di minori che hanno superato i quattordici anni si dovrebbe proseguire allo stesso modo tranne che per la multa al negoziante. Deve entrare nell’ottica dei cittadini che responsabili dei minori sono i genitori, questo è quanto afferma la legge. Naturalmente non è detto che i maggiorenni debbano fare uso scorretto delle bombolette spray di carnevale, qui si dovrebbe proseguire ancora più severamente. Non sarebbe meglio, attraverso campagne di sensibilizzazioni informare tutti quali sono i “difetti” di queste bombolette? Poi magari si può parlare anche di multe, secondo la legge. Vietare la vendita di bombolette spray è come vietare la vendita delle auto ai concessionari solo perché, magari ci sono i pazzi che corrono. In quel caso non ci sono le autorità competenti che sanzionano e perché non dovranno esserci anche per le bombolette carnevalesche? Poi, parlando chiaramente se nel proprio paese si è impossibilitati all’acquisto di uno o più oggetti si va altrove ed in questo modo cosa si è risolto? Forse e diciamo forse, si è danneggiati solo i commercianti locali. Rimettiamo questo nostro scritto nelle mani altrui, anche al solo fine di essere criticati.
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