di Pasquale Leggiero.
Molte volte si parla di stampa, d’illustrazione
locale e di politici. Alcuni di questi ultimi che a volte assoldano un po’ la
stampa per farsi scrivere in suo favore e questa stampa pubblica solo in suo
favore. Questi politici credono che esista solo quel tipo di stampa o di stampa
locale, infatti, i loro comunicati sono riservati e non fanno sapere niente a
chi della stampa ne ha fatto una cosa al di sopra delle parti, escludono chi la
stampa la porta nel cuore e senza soldi e che ha come scopo il piacere di
raccontare e scrivere per i posteri dall’una e dall’altra parte. A questi
politici non gli va giù che la stampa esiste si quella ingaggiata a pagamento
ma esiste anche quella del tutto gratuita, la stampa esiste quella di parte, ma
esiste anche e soprattutto quella neutrale, ma a questi politici non gli va di
sentire la neutralità, nuda e cruda, poiché evidentemente nel loro vocabolario
la parola “neutrale” non esiste ma esiste l’opposto cioè di parte o rimunerata.
A questi politici diciamo: cari politici la nostra penna, la nostra tastiera e
l’estraneità in persona, e a disposizione di chiunque, purché non offenda
nessuno. La stampa non esiste solo la vostra, ma anche quella che non è né in
vendita né venduta, ci dispiace per voi. A gente comune basta sapere che tutti
i politici dovrebbero dare l’esempio di chiamare qualsiasi stampa e non
riservare rancori a chi ha fatto la scelta di essere imparziale. Cari politici c’è
stampa e stampa, la stampa che ha scelto la sua corrente e quella che ha
poggiato i gomiti sulla propria finestra, chi impugna questa penna,
dell’imparzialità, ne va fiero. Siete voi politici che avete bisogno di
vergognarvi quando assoldate qualcuno e sono queste piccole penne che al solo
pensiero di essere annoverati nel libro paga di un qualcuno dovrebbero
imbarazzarsi e invece sorridono. Citiamo e traduciamo alcuni versi della
canzone: a città e pulcinella, ci dispiace solo per l’orgoglio di questa gente
che non tengono coscienza, che non tengono rispetto, come fanno a dormire
quando è sera dentro il letto? Chi ha orecchie intenda.
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