di Pasquale Leggiero.
Alla festa della donna il
sindaco, Pasqualino Emerito, ha omaggiato il gentil sesso con la consegna di
una mimosa. La mimosa è il simbolo ufficiale della festa della donna e il primo
cittadino ha rispettato la tradizione. La festa della donna in Italia, per la
prima volta, si è avuta nel 1922 e dall’epoca si festeggia sempre l’otto marzo,
anni più tardi la mimosa ne diventa il simbolo ufficiale. Se con la festa della
donna vanno festeggiati i diritti che lei ha conquistato nei secoli e allora
dal punto di vista pagano, ci siamo, nel senso che l’otto marzo si festeggiano
i diritti da lei conquistati, quali diritto al voto e a essere eletta, a
lavorare nei vari posti ove prima lavorava solo l’uomo. In Italia nell’ultimo
decennio la donna è entrata a far parte anche dei corpi militari e allora ecco
che l’otto marzo è una data che la donna si festeggia. A nostro modesto parere
questa festa, per chi è cattolico, va celebrata tutti i giorni poiché la donna
ha una cosa in comune con la Madonna.
Infatti , c’è insegnato che la Madonna è la regina della
chiesa, no perché ha servi intorno ma perché è lei che si mette a servizio
degli altri, infatti, Maria SS è al servizio di Dio, infatti, essa dice: sono
la serva del Signore. Ancora oggi Maria si mette a nostro servizio, quando
intercede per noi, quindi ecco una regina al servizio degli altri. Tornando
alla donna essa è la regina della casa, infatti, si occupa di faccende domestiche
essendo molto più brava dell’uomo. Detto
in questi termini può sembrare che la donna sia schiava di casa, invece lei è a
servizio della sua famiglia per amor di tali consanguinei, ecco perché la donna
ha qualcosa in comune con la
Madonna , perché sono entrambe regine al servizio degli altri
e non per essere servite. Questo è il motivo per cui la festa della donna va
celebrata tutti i giorni, certamente non con la mimosa, ma riconoscendo in lei
la regina al servizio degli altri.
Nessun commento:
Posta un commento