Il vescovo Schettino con un suo sacerdote. |
di Pasquale Leggiero.
Nella cattedrale di Capua si è
svolto il rito funebre di S.E. Mons. Bruno Schettino, che dal 1997 ricopriva il
ruolo di vescovo della diocesi. A presiedere la cerimonia funebre vi era il
cardinale di Napoli sua eminenza Crescenzio Sepe, tutti i vescovi della
Campania, i parroci e sacerdoti della diocesi ma anche altri sacerdoti. Ad essere presenti anche i
sindaci le cui chiese appartengono alla diocesi di Capua, il presidente della
provincia Domenico Zinzi e non è mancata la comunità di Nola rappresentata dal
proprio sindaco, associazioni e gruppi della diocesi e non. Monsignor Schettino in vari discorsi
viene ricordato come il vescovo dei migranti e dei poveri, perché ha speso
tutta la sua vita al servizio della fede e della carità. Il sindaco di Capua lo
ricorda come il vescovo attivo e mai stanco di dare una mano per la sua Capua
come città e come diocesi. Il sindaco di Nola lo ricorda come il loro amato don
Bruno insegnante al liceo e parroco di Nola. Il sindaco Nolano: mentre Capua
piange il suo vescovo, Nola piange il suo don Bruno. Non sono mancati i
messaggi di cordoglio dal mondo ecclesiastico come quello del cardinal Bagnasco
e di sua Santità Benedetto XVI. Alla fine del rito funebre in cattedrale la
salma portata a spalla ed in processione ha proseguito per il luogo della
sepoltura. Quando la bara passava tra la folla non sono mancati gli applausi e
il grido di qualcuno: Ciao eccellenza. Con Monsignor Schettino se ne va ilo
vescovo dei poveri, ma siamo sicuri che egli dal Paradiso già sta lavorando per
loro, quindi perdiamo un vescovo per acquistare un Santo dei poveri.
Concludiamo con dei versi di una canzone modificata da noi: Arrivederci
eccellenza, arrivederci ad un dì, Iddio che tutto vede e sa ci voglia benedir,
Iddio che tutto vede e sa ci possa un dì riunir. Ciao eccellenza.
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