di Pasquale Leggiero.
Il racconto di oggi non è piacevole,
ma per la cronaca nera del maltrattamento agli animali esso merita di essere
scritto, non per il contenuto ma per far riflettere gli incoscienti e per
avvertire proprietari di animali. Molte volte si maltrattano gli animali e
magari quelli domestici, e perché no! Magari i nostri amici a quattro zampe,
fedeli all’uomo, sono abbandonati a loro destino a volte per la crisi, a volte
per pigrizia e cosi nascono i cani randagi. A volte succede che vengono
preparati polpette avvelenate per cani randagi, ma se non si sta attenti si
rischia di avvelenare i cani con padroni e non i randagi. A chi ha avuto la
brillante idea di preparare bocconi avvelenati e seminarli per qualche terreno
dove poi fortunatamente sono stati rinvenuti e rimossi, va detto che il
randagismo deve essere combattuto e non abbattuto. Il randagismo va combattuto
non abbandonando i cani, stelerizzando la lei dei cani, regalando i cuccioli.
Abbandonarli a se stessi significa condannarli a una pena e poi farli morire,
preparargli polpettoni avvelenati vuol dire commettere un omicidio, si spera
che questo messaggio arrivi a chi contribuisce al randagismo e al suo assassinio.
Che questo messaggio possa arrivare anche agli organi competenti per compiere
più controlli sul territorio e individuare questi bruti che abbandonano animali
e che li uccidono. Che questo messaggio possa far riflettere chi di dovere.
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