Il racconto di oggi non è
piacevole, ma per la cronaca nera del maltrattamento agli animali esso merita
di essere scritto, non per il contenuto ma per far riflettere gli incoscienti e
per avvertire proprietari di animali. Molte volte si maltrattano gli animali e
magari quelli domestici, e perché no! Magari i nostri amici a quattro zampe,
fedeli all’uomo, sono abbandonati a loro destino a volte per la crisi, a volte
per pigrizia e cosi nascono i cani randagi. Sciaguratamente questa volta è
successo l’inammissibile, un proprietario di cani ha portato i propri cani in
campagna per una semplice passeggiata e la cosa si stava trasformando in
tragedia. Dolorosamente, va raccontato, che nel terreno scelto per la
passeggiata, situato nel comune di Cancello Arnone in una traversa di via
Oreste Salomone, vi erano situate polpette avvelenate per cani randagi. Un cane
che passeggiava ha preso la polpetta in bocca e fortunatamente senza ingerirla
l’ha consegnata al suo padrone, che in un primo momento non si è accorto di che
realmente si trattava, solo più tardi si rende conto di ciò che la pallina
poteva essere e soccorre l’amico a quattro zampe portandolo in una clinica per
cani, dove sono state eseguite le cure del caso e il cane si salva per
miracolo. A chi ha avuto la brillante idea di preparare bocconi avvelenati, va
detto che il randagismo deve essere combattuto e non abbattuto. Il randagismo
va combattuto non abbandonando i cani, stele rizzando la lei dei cani,
regalando i cuccioli. Abbandonarli a se stessi significa condannarli a una pena
e poi farli morire, preparargli polpettoni avvelenati vuol dire commettere un
omicidio, si spera che questo messaggio arrivi a chi contribuisce al randagismo
e al suo assassinio. Che questo messaggio possa arrivare anche agli organi
competenti per compiere più controlli sul territorio e individuare questi bruti
che abbandonano animali e che li uccidono. Che questo messaggio possa far
riflettere chi di dovere. Saluti Sincerithas.
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