di Pasquale Leggiero.
Ormai, com’è consuetudine dall’anno
scorso, si onora Santo Stefano con una festa che consiste in messa e
processione per alcune vie del paese. La festa di Santo Stefano è effettuata il
3 agosto. Tutto ciò, con la venuta del parroco don Sabatino Sciorio, avvenuta
nel luglio 2012. L’anno scorso dopo il restauro della statua si ebbe la prima
festa estiva di Santo Stefano. Tale Santo ricorre il 26 dicembre, poiché è il
primo martire della chiesa cattolica. Ma, se ricordiamo bene il 3 agosto, è il
giorno della sua lapidazione o il ritrovamento del corpo. Detto, questo veniamo
al programma della festa 2013: ore 7,30 la festa si apre con fuochi
d’artificio, ore 8,30 Santa Messa, ore 18,30 recitazione del Santo Rosario, ore
19,00 celebrazione eucaristica presieduta da sua eccellenza il vescovo
monsignor Salvatore Visco, ore 20,00 processione per alcune strade del paese. Il
nostro arcivescovo è a Capua dal 29 giugno, occupando così il posto del
compianto arcivescovo Bruno Schettino, e questa è la sua prima venuta a
Cancello Arnone e precisamente nella parrocchia Regina di tutti i Santi. La
storia vuole che tale chiesa sia stata ricostruita nel dopoguerra, dopo il bombardamento
aereo che il 9 settembre del 43 interessò Cancello Arnone, in quell’occasione
mentre si celebrava la messa di ringraziamento per l’armistizio del giorno
prima, gli aerei piombarono su Cancello Arnone radendola al suolo e provocando
morti anche tra i fedeli alla Santa Messa. Dopo di ciò la chiesa fu ricostruita
sul vecchio stampo ma oggi attuale è piccola, poiché la popolazione è cresciuta
giorno dopo giorno, e inoltre è in rovina a causa del tempo. Giorno tre agosto
il capo della chiesa capuana sarà presente, il nostro augurio è che deciderà di
dare un’occhiatina in più, a tale chiesa ma soprattutto di alzarci gli occhi
verso il cielo, per rendersi conto egli stesso di com’è cadente la casa di
tutti noi cattolici. Tale canonica, andrebbe in primis aggiustata e poi, almeno
allargata quella esistente sé non ricostruita altrove e lasciare quella attuale
come chiesa storica del paese. Nel frattempo possiamo solo pregare per tutto
ciò.
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