SOLO ARGOMENTI DI NATURA
ECONOMICO-CONTABILE NELLA PROSSIMA PUBBLICA ASSISE D FRANCOLISE.
FRANCOLISE- Quasi tutti di
ordine contabile gli argomenti inerenti l’Ordine del Giorno della prossima
seduta del Consiglio Comunale di Francolise, che, convocato dal Presidente
dello stesso orano deliberante, Raffaele Stefano D’Alterio,è in scaletta per le
ore 09.30 di lunedì prossimo, 26 novembre. Otto i punti posti al’attenzione del
consiglieri. Di questi, ben sei investono il campo dell’economia e della
contabilità dell’importante Ente delì’Agro Caleno. Dopo la rituale approvazione
dei verbali della seduta precedente e il consueto excursus sulle comunicazioni
del Sindaco e dei singoli consiglieri, si passerà all’analisi di una sestina di proposte di
deliberazione più o meno legate alle finanze comunali. Una volta entrati nel
vivo della discussone, le parti si misureranno sulla proposta della maggioranza civica circa l’estinzione
anticipata di alcuni mutui, contratti con la Cassa Depositi e
Prestiti ed utilizzati per esigenze di realizzazione ex novo di opere pubbliche
o/e per opportuno restauro di quelle già esistenti. In novero, anche una
variazione All’appena approvato Piano Triennale per le Opere Pubbliche
2012-2014 e un assestamento al Bilancio di Previsione in quanto all’Esercizio
Finanziario 2012. A
scanso di sempre probabili integrazioni all’O.d.G. consiliare, le ultime due
occasioni di confronto tra maggioranza ed opposizione saranno determinate dalle
approvazioni del Conto Consuntivo e del
Bilancio di Previsione(ovviamente, entrambi per l’anno in corso). Come si sarà
notato, la carne a cuocere è tanta. Si preannuncia, dunque,un confronto molto
vivace e frizzantino tra gli opposti schieramenti. Intanto, per la seconda
volta consecutiva, D’Alterio ha ‘dimenticato’ di inserire tra gli argomenti
posti all’esame della massima assise deliberante cittadina la richiesta dei
consiglieri Pasquale Tessitore, Giacomo Cepparulo, Domenico Volpe, Salvatore
Cirella ed Andrea Russo, ch, dopo l’eclatante caso dell’arresto, in una
villa-bunker di Sant’Andrea del Pizzone, dell’esponente di spicco del clan ei
Casalesi Massimo Di Caterino, avevano chiesto la convocarne di un Consiglio
Comunale aperto alla cittadinanza onde
sciorinare a fondo a faccenda e, quindi,
adottare, ciascun per quello che può e crede, le opportune contromisure.
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