di Daniele Palazzo
Senza apparente motivo, sfonda la porta d’ingresso del quadro-comandi della stazione ferroviaria di Roccasecca, in provincia di Frosinone, danneggia seriamente l’impianto per la gestione del traffico ferroviario e, per completare l’incredibile ed inatteso raid, aggredisce a calci e pugni il capostazione, procurandogli ferite ed ecchimosi in diverse parti del corpo e una prognosi sanitaria di quattro giorni. Si tratta di R.M., un rumeno di 42 anni residente a Cellole. All’arrivo dei Carabinieri delle Stazioni di San Giovanni Incarico ed Aquino, che erano stati avvisati di quanto stava accadendo presso il locale scalo ferroviario da alcuni utenti di Trenitalia in quel momento presenti in loco, il protagonista dell’insolito fuoriprogramma aveva ancora i nervi a fior di pelle. Per sottrarsi all’arresto, infatti, scaglia una stampante contro i miliari intervenuti, cercando di evitare di essere preso e di fuggire. Tutto inutile. Dopo pochi minuti il 42enne viene ammanettato e condotto nel carcere di Cassino, dove è subito posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Per lui, le accuse sono quelle di danneggiamento aggravato, lesioni personali e resistenza a Pubblico Ufficiale.
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