Sarà di questi giorni il nuovo
video del cantautore Nico Danisi per il brano sei una stella, autore del brano
è appunto lo stesso Danisi (Di Puorto), gli arrangiamenti sono di Ciro De Rosa
e gli arrangiamenti sono presso lo studio Casoria, la regia, del video, è affidata a Salvatore Arnold . Ogni cantante ha la sua storia e anche il nostro Danisi ne ha una, noi
la raccontiamo volentieri. La storia di Nico Danisi parte dal 1991 quando
presso una semplice famiglia di operai nasce il piccolo Nicola Di Puorto.
Nicola sin da età piccolissima nutre passione per il canto e dopo tante feste
private a soli dodici anni gli arriva il primo impatto con il pubblico,
tantissima è stata l’emozione dell’allora pargolo. Appena ragazzino e cioè
all’età di quattordici anni, Nicola,
entra a far parte di alcune esibizioni dei programmi del canale televisivo TLC,
con la partecipazione di alcuni cantanti Ciro Di Vaio, Lello Cantone, Gianni
Testa e Enzo Ilardi e tanti neomelodici. Come per tutti anche per Nicola Di
Puorto arriva l’età di sedici anni e qui il giovanotto riceve una telefonata da
un suo amico che svolgeva un tour in Germania, tale amico è Alessio Pinto, da
quel momento Nicola Di Puorto viene artisticamente battezzato col nome di Nico
Danisi. Da quel momento Nico Danisi, prende parte di una nuova esperienza e
dopo pareri di vari maestri non viene più valutato solo come cantante ma viene
scoperto il suo talento anche come cantautore. Dopo tante esperienze discografiche
Nico Danisi incontra tanti talenti, tra cui ricordiamo l’attore Oscar Di Maio
(“O Cafone”) che lo ritiene un talento di famiglia. Non possiamo che augurare a
Nico Danisi tanta strada e tantissimo successo per la sua bravura, augurandogli
che un giorno possa diventare un cantante a livello internazionale e girare per
il mondo.
venerdì 27 settembre 2013
mercoledì 25 settembre 2013
Cancello Arnone. Per terremoto io non rischio la protezione civile c'è.
di Pasquale
Leggiero.
Sabato e domenica i volontari di protezione
civile saranno in 215 piazze italiane per la riduzione del rischio sismico con
la campagna "Terremoto, io non rischio". Tra le tante associazioni
presenti nelle piazze italiane una è l’associazione nazionale vigili del fuoco
in congedo, nonché la cellula di Cancello Arnone, presieduta da Giovanni Di
Gennaro. Tale delegazione sarà in trasferta a Bellona e con i colleghi
bellonesi daranno inizio alla campagna, appunto di terremoto io non rischio. In
seguito tale iniziativa ci sarà anche a Cancello Arnone. Ma com’è la storia di “Terremoto io non
rischio”? "Terremoto io non rischio" arriva al suo terzo anno
consecutivo di operato: il volontariato di Protezione Civile, le istituzioni e
il mondo della ricerca scientifica s’impegnano insieme per la campagna
informativa nazionale per la riduzione del rischio sismico. Sabato e domenica oltre
3.200 volontari di quattordici associazioni nazionali di protezione
civile allestiranno punti informativi "Io non rischio" in 215
piazze italiane. I volontari, che durante l'anno si sono formati attraverso
corsi con esperti per poi istruire a loro volta altri volontari, sono
protagonisti di un percorso di diffusione della cultura di protezione civile
che prosegue in queste settimane e che coinvolge nelle diverse piazze proprio
le associazioni di volontariato che operano sul territorio, promuovendo così la
cultura della prevenzione: volontari e cittadini più consapevoli e
specializzati, nel ridurre il rischio. Tale iniziativa nacque nel 2011 in via sperimentale e
furono interessate nove piazze italiane, l’anno scorso le piazze ne furono un
centinaio e quest’anno ne saranno oltre 200. L 'iniziativa è promossa dalla Protezione
Civile e dall'Anpas-Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze, in
collaborazione con: Vulcanologia, l'Ingv-Istituto Nazionale di Geofisica e con
ReLuis-Consorzio della Rete dei Laboratori Universitari di Ingegneria Sismica
in accordo con comuni e regioni interessati. Per chi vuole conoscere l’otre 200
comuni interessati basta che si rechi sul sito: www.iononrischio.it, su tale sito
inoltre si possono scaricare le regole di comportamento in caso di terremoto.
Naturalmente va detto che la prevenzione parte da ogni singolo cittadino che
s’interessa a informarsi e informare altri. Per sabato e domenica non possiamo
fare altro che augurare un’ottima campagna tra protezione civile di Bellona e
Cancello Arnone. Altro augurio e che al più presto si abbia nella cittadina del
basso Volturno.
martedì 24 settembre 2013
Cancello Arnone. Anziano appiedato a Suio.
di Pasquale Leggiero.
Come ormai è consono, da molti
anni, si organizza durante l’estate un pullman che porta gli ultrasessantenni
alle cure termali. Quest’anno è capitata un avventura, se cosi possiamo dire,
al 75enne Giuseppe Sansone. A raccontarci di questa spiacevole vicenda è lo
stesso interessato: il giorno prima mi
ero sentito male a causa dell’aria condizionata che emana il pullman, il giorno
dopo chiesi se l’aria condizionata si poteva evitare, perché le cure termali
vanno effettuate per guarire da vari dolori, invece l’aria condizionata, quando
si è un po’ sudati fa più male che bene.
Avevo chiesto di evitare di attivarla quel giorno e avevo informato che dal
giorno dopo non mi sarei più recato alle cure termali. Invece che cosa è
successo? Che incominciando dall’autista e tutto il bus, compresi quelli che si
chiamano miei amici, mi hanno lasciato a piedi a Suio e nessuno si è
preoccupato di un 75enne che veniva abbandonato a circa sessanta KM da casa,
alla fine per far ritorno a Cancello Arnone ho dovuto provvedere con un auto
privata e la cosa mi è costato 40,00 €. Questo
è quanto ci ha raccontato il signor Sansone, se qualcuno intende darci la sua
versione, saremo ben disposti a dargli spazio. Ora però non possiamo esimerci
di fare alcune riflessioni e di porre alcune domande: il signor Sansone si era
sentito male e per evitare un bis del male aveva chiesto la disattivazione
dell’aria condizionata, l’intero pullman diceva no in quanto in certe giornate
non si può fare a meno di essa. Invece di appiedare un 75enne non si poteva
concordare una via di mezzo, e magari far sedere il signor Sansone in un posto
del bus ove l’aria condizionata non tanto si sentiva? Per sessanta KM non si
poteva alternare un tempo per l’aria condizionata e un tempo per la sua
disattivazione? Sembra bello lasciare un compaesano e tra l’altro anziano a piedi in un altro
posto che non è il suo paese e dove mezzi pubblici per quest’ultimo non né
passano? Ci auguriamo che una prossima volta si possa condividere un accordo che sia visto giusto da
ambo le parti, quando si è paesani non è giusto non trovare accordi.
lunedì 23 settembre 2013
sabato 21 settembre 2013
Cancello Arnone. Passeggiata ecologica organizzata dal comune.
Oggi alle ore 16,00 ci sarà una passeggiata ecologica, fatta in bicicletta, organizzata dal comune di Cancello Arnone con l’assessore al ramo Roberta Letizia. La passeggiata prevede la partenza da piazza municipio e il percorso di alcune strade del paese, fino ad arrivare alla villa comunale ove ci sarà il punto ristoro e consegna di medaglie a tutti i partecipanti. Per chi volesse partecipare l’iscrizione è gratuita e per i minori assumono la responsabilità i genitori o tutori. Auguriamo buona passeggiata a tutti.
venerdì 20 settembre 2013
Auguri Gennaro.
Anche se con ritardo, ma di vero
cuore, da parte di tutta la famiglia e dall’amico Nico Danisi giungono gli
auguri di buon onomastico al piccolo Gennaro Capoluongo di San Cipriano
D’Aversa. Ci associamo e facciamo gli auguri a Gennaro anche per la sua
passione del canto, giacché in arte sta per diventare Genny Junior. Auguri di
tanto successo Genny.
Papa Francesco, spalanca le porte della chiesa.
L'ANALISI/ Il Vaticano III (di
fatto) di Papa Francesco
Il Papa venuto dalla fine del
mondo non ha bisogno di un Concilio per cambiare la Chiesa. O meglio: non ha
avuto bisogno di indirlo. Ma lo sta celebrando. E nei prossimi mesi e anni ne
vedremo gli effetti. Se una c'era volta un'idea di Chiesa in cui la gente era
abituata a chiedere: “che cosa dobbiamo fare?”, collaudata e resistente da
secoli, Con il Concilio le cose cambiavano. La gente cominciava a chiedere:
“perché ce lo fate fare”, e soprattutto – grazie a Giovanni XXIII – era tempo
di passare dalla medicina della scomunica (che sempre pena resta, sebbene
appunto medicinale e cioè tentativo di cura dell'anima), a quella della
misericordia. Un concetto – non sempre inteso correttamente e a volte
stravolto, appunto, dai guasti postconciliari (c'è stato anche questo e va
sottolineato per dovere di onestà intellettuale nonché storica) – caro ad
esempio allo stesso Benedetto XVI, personaggio certamente schietto sui principi
ma – a detta di chi lo ha conosciuto da vicino – sempre misericordioso col
peccatore, specie in confessionale.
UN CAMBIO DI PASSO- Ecco,
Francesco fa oggi un altro passo avanti: la medicina della misericordia vale
più di qualsiasi documento o innovazione. È un cambio di atteggiamento e
mentalità che chiede alla sua Chiesa, che passa più da un humus intellettuale e
culturale diverso, che non attraverso una serie di atti e documenti più o meno
ufficiali. Le dichiarazioni rilasciate a “La Civiltà cattolica”, quindicinnale dei Gesuiti
diretto dal geniale padre Antonio Spadaro, sono simbolo del modus operandi di
questo Pontefice. Un uomo che a dispetto di una certa pubblicistica che lo
mostra in fondo come un parroco bonaccione ha invece ben presente il peso e la
responsabilità del comando. Ricordiamo ai lettori che Jorge Mario Bergoglio a
37 anni si è trovato a rispondere dei Gesuiti di tutta l'Argentina: e la Compagnia di Gesù non è
solita premiare gli inetti. Proprio come in un esercito (e il loro fondatore,
Sant'Ignazio di Loyola, era un ex militare), qui i gradi si guadagnano sul
campo. E Bergoglio ha mostrato di meritarli. Ma dicevamo delle innovazioni
culturali che il Papa chiede alla Chiesa: quando dice che è “casa di tutti”,
quando “Non dobbiamo ridurre il seno della Chiesa universale a nido protettore
della nostra mediocrità”, Francesco recupera il concetto di cattolicità e si
richiama a Paolo VI quando proclamava la Chiesa esperta di umanità. Di tutta l'umanità,
come rimarcava Papa Montini. E se lo è, deve in qualche modo dare spazio a
tutti.
OMOSESSUALI, ACCOMPAGNARE CON
MISERICORDIA- Il Papa parla degli omosessuali ricordando ancora una volta
il Catechismo, ma aggiunge: “La religione ha il diritto di esprimere la propria
opinione a servizio della gente, ma Dio nella creazione ci ha resi liberi:
l'ingerenza spirituale nella vita personale non è possibile”. Qui siamo ad un
punto molto delicato, che certo potrà disorientare non pochi fedeli. Ma è
chiaro: il Papa riafferma il libero arbitrio e ricorda allo stesso tempo – però
– il dovere della Chiesa di annunciare e ricordare i precetti della religione.
Ricorda Francesco: “Una volta una persona, in maniera provocatoria, mi chiese
se approvavo l’omosessualità. Io allora le risposi con un’altra domanda:
'Dimmi: Dio, quando guarda a una persona omosessuale, ne approva l’esistenza
con affetto o la respinge condannandola?'. Bisogna sempre considerare la
persona”. Il che significa “accompagnare le persone a partire dalla loro
condizione”. E quindi accogliere, senza paura della testimonianza. Senza
rifiuto alcuno. Molto bene il richiamo allo spirito conciliare, quando
Francesco sottolinea: “Invece di essere solo una Chiesa che accoglie e che
riceve tenendo le porte aperte, cerchiamo pure di essere una Chiesa che trova
nuove strade, che è capace di uscire da se stessa e andare verso chi non la
frequenta, chi se n’è andato o è indifferente. Chi se n’è andato, a volte lo ha
fatto per ragioni che, se ben comprese e valutate, possono portare a un
ritorno. Ma ci vuole audacia, coraggio”. Da qui nessuno è escluso, nessuno è
straniero, ricordava Paolo VI alla fine del Vaticano II, 1965. Nel suo ideale
“Vaticano III” Francesco ripropone gli stessi concetti: cercare vie nuove ma
senza stravolgere la fede. Uno sforzo non da poco e una richiesta di creatività
che un Papa latino, oltre che latinoamericano, può e deve chiedere ai suoi
figli.
DONNE, ABORTO, DIVORZIO- Altri
tre temi su cui la Chiesa
riflette da anni. Francesco è molto chiaro e cerca di far uscire la Chiesa da un ghetto nel
quale aveva iniziato a rinchiudersi Giovanni Paolo II. Dice l'attuale
Pontefice: “Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto,
matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile.
Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma
quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa,
del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario
parlarne in continuazione”. E ancora: “L'annuncio di tipo missionario si
concentra sull’essenziale, sul necessario, che è anche ciò che appassiona e
attira di piu, ciò che fa ardere il cuore, come ai discepoli di Emmaus.
Dobbiamo quindi trovare un nuovo equilibrio, altrimenti anche l’edificio morale
della Chiesa rischia di cadere come un castello di carte, di perdere la
freschezza e il profumo del Vangelo. La proposta evangelica deve essere più
semplice, profonda, irradiante. È da questa proposta che poi vengono le
conseguenze morali”. Traduzione: ricordatevi che ci sono problemi vicini alla
gente. Manca il lavoro, non c'è speranza, c'è bisogno di una parola forte. I
pastori che puzzano delle loro pecore, per usare una metafora bergogliana, lo
sanno. Ma se lo deve ricordare tutta la Chiesa. Mano al Compendio della Dottrina Sociale
della Chiesa, tanto per fare un esempio.
IERI E OGGI- Infine il Papa
dice una cosa molto interessante, che spesso viene detta anche da cattolici
molto osservanti: “Le lamentele di oggi su come va il mondo "barbaro”
finiscono a volte per far nascere dentro la Chiesa desideri di ordine inteso come pura
conservazione, difesa. No: Dio va incontrato nell’oggi”. È quello che chiedeva
il Concilio: andare verso il mondo con la convinzione del fatto che sia pure
confuso e ipertecnologico, questo mondo offre ancora la possibilità di fare
tanto bene a tanti. In conclusione, specie nel richiamo all'idea bergogliana di
Sinodi e Concistori più aperti e flessibili (specie i Sinodi, da decenni
utilizzati alla stregua di “sfogatoi”, come dice qualche vescovo), c'è un'idea
molto interessante. Lo abbiamo detto all'inizio e lo ripetiamo: il Papa venuto
dalla fine del mondo non ha bisogno di un Concilio per cambiare la Chiesa. O meglio: non ha
avuto bisogno di indirlo. Ma lo sta nei fatti celebrando. E nei prossimi mesi e
anni ne vedremo gli effetti. Ad majora, Santo Padre!
Tratto da affari italiani. (www.affariitaliani.it)
martedì 17 settembre 2013
San Cipriano D'Aversa. Nico Danisi lancia Genny Junior.
![]() |
Nico Danisi e Genny Junior |
A San Cipriano D’Aversa, il cantautore Nico Danisi si dà il suo da fare, infatti instancabilmente continua la sua opera di cantautore e questa volta di insegnante di canto. Infatti nutre passione per il canto il piccolo Gennaro Capoluongo di appena tredici anni, il suo nome viene varato da Nico Danisi in Genny Junior e del piccolo Capoluongo questo sarà il suo nome d’arte. Prossimamente, Genny Junior, duetterà con Danisi in un nuovo singolo che ha per titolo: la passione del canto, tale brano sarà sui network e sicuramente in TV. Autore del brano è l’affermato cantautore Nico Danisi (Di Puorto) e gli arrangiamenti saranno presso lo studio Nico Danisi, musica è realtà. Non possiamo fare altro che augurare, un buon successo del brano e un ottimo lancio del piccolo Genny Junior, chi ha avuto l’onore di conoscere Genny sa quanta passione ha per il canto e di come sia un ragazzo di buone maniere, che di questi tempi è difficile trovare. Il nostro in bocca al lupo per tutto.
venerdì 6 settembre 2013
Cancello Arnone. Ricordi della festa di settembre.
Oggi venerdì 6 settembre 2013, incomincia la festa di settembre dedicata a Maria SS delle Grazie, il 6 settembre del 1986 era di sabato, ed era il sabato della festa, si amministravano le prime comunioni ai bambini della parrocchia. Celebrava la messa l'allora parroco don Antonio Buompane e dirigeva la diocesi il vescovo S.E. Mons. Luigi Diligenza.
A distanza di 27 anni tutto è cambiato, ma la festa della Madonna continua, buona festa a tutti.
Iscriviti a:
Post (Atom)