giovedì 28 giugno 2012
Francolise. Silvestre e i suoi accolgono Casini.
GIUSEPPE SILVESTRE E I GIOVANI CASINIANI DI FRANCOLISE
PRONTI PER ACCOGLIERE IL LORO LEADER NAZIONALE
di Daniele Palazzo
FRANCOLISE- La componente giovanile della Sezione dell’UDC,
di Francolise, sempre più proiettata verso il miglioramento quegli standard di
impegno politico che, anche a valutare dai risultati finora conseguiti e dalla considerazione crescente che gode in
ambito non solo casiniano, ne hanno fatto un autentico punto di forza
soprattutto a livello provinciale. Il tutto grazie all’impegno e alla dedizione
di un pool di ragazzi molto motivati e vogliosi di far bene e meglio, che
vedono nel giovane Francesco Silvestre la loro autentica punta di diamante.
Agli archivi le attività del recente passato, i giovani “velisti” francolisani
si stanno preparando per la trasferta napoletana del 29 luglio prossimo.
l’occasione è offerta dall’Assemblea regionale dei Giovani del partito, che si
sono dati appuntamento tra le ore 10.00 e le ore 17.00, presso la Stazione Marittima di Napoli. “Il rendez-vous partenopeo
costituirà un momento importante di confronto tra noi giovani, che siamo più che
consapevoli di essere il futuro del partito, dice Silvestre, che, oltre a
rivestire il ruolo di Segretario amministrativo della struttura di partito
operante in Francolise, soprassiede egregiamente anche alle mansioni di Vice
Segretario provinciale dei giovani UDC di Terra di Lavoro. A Napoli, seguita
Silvestre, accoglieremo il nostro leader nazionale, Pierfrancesco Casini, e
l’Onorevole Lorenzo Cesa con tutti gli onori e, nel contempo, gli dimostreremo
che noi giovano stiamo facendo e continueremo a fare la nostra parte per la
crescita del nostro partito. Per il momento, conclude il nostro interlocutore,
che ci tiene a rimarcare che, in seno al
Consiglio provinciale dell’UDC, figurano anche i nomi di Vitaliano Guardiano e
Francesco Silvestre, ci stiamo attivando per la buona riuscita di questa nuova
tappa del nostro programma politico. Al resto penseremo strada facendo.”
Silvestre, anche sulla scorta di riunioni e contatti organizzativi con i suoi,
si da sicuro che ”da Francolise e Sparanise, vere roccaforti dell’UDC per la
fascia aurunco-calena, confluiranno in Napoli un discreto numero di giovani
molto motivati e decisi a perseguire gli obiettivi del programma che tutti ci
siamo imposto.”
Italia. Aumentano i massimali delle assicurazioni, giusto che gli automobilisti ne subiscano?
di Pasquale Leggiero.
Come tutti ben sanno da questo
giugno, sono aumentati i massimali delle assicurazioni, cioè in caso di
sinistro la compagnia assicuratrice, per i danni causati dal proprio cliente,
paga in più rispetto a prima. Ma in caso d’incidente, quante volte nella vita
un automobilista commette un incidente? Vogliamo contare le volte che si paga
l’assicurazione e le volte degli incidenti? Ci accorgeremo che il sborsare
soldi senza sinistri sono in esubero dal fare danni, senza contare che l’avente
torto scala di due classi, il che significa che l’assicurazione gli aumenta. Ora
chi paga l’assicurazione in un’unica soluzione annuale ha già pagato e chi
invece paga semestrale, o con dilazione in meno di sei mesi, si ritroverà a
pagare in più rispetto alla volta scorsa, anche se non è scaduto il contratto. Forse
le assicurazioni pagheranno qualche tassa allo stato per gli aumenti dei
massimali? In caso che questa
risposta sia sì, perché eventuali tasse non debbano essere a totale carico
delle compagnie assicuratrici? In caso di non tassa da parte delle
assicurazioni, perché il povero automobilista è costretto a sborsare? Certo la
risposta sarà che in caso di sinistro l’assicurazione pagherà in più per i
danni, ma in caso di sinistro. Però come già ribadito in caso di sgradevole,
l’avente torto scala di due classi, anche se in numerosi numeri di anni non ha
mai provocato incresciosi, quindi è il caso di dire dopo il danno la beffa. Il
governo ha emanato legge di aumenti dei massimali ma nessun politico
s’interessa di verificare che il cittadino debba sborsare la somma stabilita se
non è scadenza annuale, oppure il penalizzato cittadino dovrebbe avere la
possibilità, anche di non scadenza annuale, di poter scegliere tra la sua
vecchia compagnia e una nuova. Purtroppo però i cittadini non interessano a
nessun politico se non per i voti. Ci sarà qualcuno all’altezza di formare un
comitato popolare e far rispettare i sacro santi diritti dei cittadini, che già
sono tartassati dalle troppe, troppe, troppe tasse, oppure sto bene io e stanno
bene tutti? Speriamo che questo nostro articolo sia preso in considerazione e
ci prevengano risposte anche al solo fine di criticare.
mercoledì 27 giugno 2012
Cancello Arnone. La libera caccia informa.
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Angelo Caputo. |
martedì 26 giugno 2012
Cancello Arnone. Appartamento va a fuoco, le autorità aprono un fascicolo.
CANCELLO ARNONE-VA A FUOCO UN APPARTAMENTO CONDOMINIALE,
INTERVENGONO I VIGILI DEL FUOCO.
di Daniele Palazzo .
Domenica mattina molto movimentata per gli abitanti del condominio ex GESCAL,
di Cancello Arnone, sito in via Ettore Fieramosca. La circostanza a causa di un
incendio sviluppatosi in
uno degli appartamenti della cosiddetta Palazzina 1. Erano circa le 10.00
quando alcuni condomini hanno notato una consistente colonna di fumo bianco
fuoriuscire da una delle finestre dell’abitazione in parola. Superato qualche
attimo di comprensibile sbigottimento, alcuni dei testimoni oculari
dell’accaduto hanno pensato bene di allertare i Vigili del Fuoco. Ed è stato
proprio per la solerzia di chi si è incaricato di richiedere l’intervento dei
VV.FF. che si è evito il peggio. I pompieri, infatti, sono riusciti ad avere
ragione delle fiamme proprio quando l’incendio, che si era sviluppato in
cucina, minacciava di espandersi ad altri ambienti. Da informative giunte sul
nostro tavolo di lavoro, pare che l’accaduto possa essere dovuto ad un corto
circuito. In ogni caso, l’autorità inquirente competente per territorio ha aperto un fascicolo di
indagine per fare piena e chiara luce sulle cause dell’episodio.
Cellole. Incidente in agro pontino, cellolese rimane illeso.
SCONTRO
TRA TIR IN TERRITORIO PONTINO, AUTOTRASPORTATORE CELLOLESE MIRACOLOSAMENTE
ILLESO
di Daniele Palazzo
CELLOLE- Anche un autotrasportatore
di Cellole tra le persone coinvolte nel pauroso incidente che, nella tarda
mattinata dell’altro giorno, è avvenuto sul tratto della Statale Appia che
conduce da Gaeta ad Itri. Erano circa le 12.30 quando il guidato dal 41 enne
S.P., per cause ancora in corso di verifica da parte degli organi investigativi
di competenza, è venuto in collisione con un altro mezzo pesante e con
utilitaria. Fortunatamente illesi i tre protagonisti dello spettacolare fuori
programma, il traffico sull’importante arteria di comunicazione viaria è
rimasto bloccato per diverse ore. Il tempo necessario per le verifiche del caso
e per la rimozione dei veicoli coinvolti. Non la prima volta che lungo segmento
stradale in parola si verificano episodi simili. Di qui, dunque, l’invito delle
autorità competenti a mettersi al volante solo quando si sa di essere in piena
efficienza fisica e mentale e a guidare con la massima prudenza.
Cancello Arnone. Brucia materiali speciali, denunciato dai carabinieri.
di Paolina Delezza.
Anziano
piromane finisce denunciato dai Carabinieri a Cancello Arnone. Destatosi di
buon mattino, l’uomo aveva dato fuoco ad un cumulo di rifiuti speciali, per lo
più gomma e plastica, dai quali si era sprigionata una nube maleodorante e
molto tossica che, favorita anche dalla circostanza che, col caldo eccessivo di
questi giorni, i proprietari delle abitazioni limitrofe dormivano con le
finestre aperte, è penetrata nelle abitazioni stesse, allarmando non poco i
residenti. L’episodio si è verificato in via Cristoforo Colombo, dove
l’incendiario risiede. All’arrivo dei militari, le fiamme erano ancora attive.
Idem per la puzza nauseabonda che appestava l’aria circostante. Fatto singolare
e che deve far riflettere è che il protagonista dell’accaduto si è dimostrato
molto sorpreso nel vedere degli uomini in divisa che gli domandavano conto del
suo operato. Quasi che, per lui, fosse un’operazione normale incendiare quel tipo di materiali. A
quanto ci è dato sapere, oltre all’inevitabile denuncia, l’anziano piromane si
è visto comminare anche una consistente multa.
sabato 23 giugno 2012
Cancello Arnone. Nidi di tortore su balcone.
‘MAMMA TORTORA’ NIDIFICA SU UN BALCONE DI VIA ETTORE
FIERAMOSCA, A CANCELLO ARNONE .
di Daniele Palazzo
CANCELLO ARNONE- Un fuori programma davvero singolare quello
che sta capitando su uno
dei balconi di una civile abitazione dei via Ettore Fieramosca, a Cancello
Arnone. Una coppia di tortore ha scelto i confortevoli rami di un ficus
coltivato sulla balconata in parola per nidificarvi e, quindi, covare le
proprie uova. Stupore misto ad incredulità per i proprietari dell’appartamento,
che, va detto, hanno molto gradito la simpatica novità. L’episodio ha
entusiasmato un po’ tutti i componenti della famiglia
interessata, costituendo la gioia dei bimbi e stimolando pure la loro già fervida
fantasia. “Siamo molto lieti che i graziosi uccelli in questione ci abbiano
‘onorato’ della loro presenza sul nostro balcone, dice il padrone di casa, che
tiene a sottolineare che il suo figlio più piccolo(appena quattro anni)
stravede per quella che ha ribattezzato “Mamma Tortora”. Nonostante la
curiosità crescente, seguita l’interessato, non ho inteso divulgare più di
tanto il fatto. Ciò a tutela soprattutto della
tranquillità della covata, nell’attesa della schiusa.”
mercoledì 20 giugno 2012
lunedì 18 giugno 2012
Santa Maria La Fossa. Sabato 23 giugno 3° edizione di salciccia e frivarielli.
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Piazza Dante |
di Pasquale Leggiero.
Santa Maria La Fossa. Come in tutti i paesi, i
comitati festa si danno da fare per i festeggiamenti del loro patrono, nel
comune fossataro non fanno da meno per i festeggiamenti in onore di Maria SS
Assunta in cielo, che avvengono in agosto. Infatti, il comitato festeggiamenti
organizza la terza edizione di salciccia e frivarielli e la svolgerà sabato 23
giugno, il ricavato andrà per la festa in onore di Maria SS Assunta in cielo. I
festeggiamenti di quest’anno, 2012, assumono un ruolo molto particolare, ad
assistere spiritualmente ogni passo della festa, dedicata a Maria, il Dio si
serve di un figlio fossataro e cioè il parroco, originario di Santa Maria La
Fossa. Sì perché dopo tanti anni il parroco
è fossataro e si chiama don Pasquale Buompane, colui che chi ha avuto l’onore
di essere confessato da lui si è sentito sollevato da terra, sa fare tre cose
molto bene: consigliare, tirare su di morale e dare delle risposte alle domande
che si cercano. Ora tornando alla festa invitiamo tutti a partecipare
all’edizione di salciccia e frivarielli per la buona riuscita della festa di
agosto. Buon appetito e amabile divertimento a tutti.
domenica 17 giugno 2012
Cancello Arnone, Della Gatta a Roma.
La sezione comunale libera caccia
di Cancello Arnone, oggi 17 giugno sarà presente alle gare nazionali di tiro
a piattello che si svolgeranno in Roma. Per il secondo anno consecutivo a
classificarsi per tale gara è il socio Alfonso Della Gatta, di Cancello Arnone.
Dalla Campania e dalla provincia di Caserta si sono classificate anche persone
di altri circoli. Cosi alla volta di Roma il nostro amico e compaesano è
partito insieme con altri e domani sarà in gara. La Campania , la provincia di
Caserta e il nostro amato paese sono onorati, si spera solo che possano essere
chiamati sul podio. Un in bocca al lupo e che vinga il migliore va a tutti, ma
principalmente va a Campania, provincia di Caserta e soprattutto al nostro
compaesano Alfonso Della Gatta. Forza Alfonso siamo tutti con te.
venerdì 15 giugno 2012
Cancello Arnone. Gli amici di Vincenzo Di Stasio lo ricordano nel IV° MEMORIAL di calcio.
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I genitori di Vincenzo Di Stasio |
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Lo scorso torneo |
di Mattia Branco.
Una scomparsa prematura in un
maledetto incidente stradale che lo portava al lavoro e lo toglieva agli
affetti dei genitori, della moglie e della figlioletta e anche ai tantissimi
amici. Vincenzo di amici ne aveva veramente tanti, un ragazzo mite ed educato
con tutti, con la sua grande passione per lo sport più bello del mondo quello
del calcio. Aveva militato per tanti anni nella squadra del suo paese “Il Sacro
Cuore” a cui aveva dato l’insostituibile contributo per farla conquistare ambiziosi
titoli in ambito provinciale e regionale. La sua bravura fu tale da sottoporsi
all’attenzione dei migliori osservatori tanto da essere chiamato dalla
Fiorentina a far parte della primavera della stessa. Con il IV°
MEMORIAL i suoi amici del calcio con cui Vincenzo tante volte ha giocato
insieme vogliono ricordarlo con un triangolare che si svolgerà sabato 16 giugno
alle ore 18.30 allo stadio “Delle Vittorie Pasquale Galasso”.
giovedì 14 giugno 2012
Cancello Arnone. Che fine ha fatto Veritas?
di Pasquale Leggiero.
Cari amici e lettori,
girando i vari siti vi sarete
accorti che da qualche tempo manca un’attraente firma agli articoli, personalmente
la definisco d’oro, una firma la quale era solita commentare sempre tutto e
tutti, a volte criticare e a circostanze elogiare, come del resto è giusto che
sia. La stupendissima firma di cui parliamo non conosciamo nome e cognome,
anche se varie volte dagli scritti abbiamo intuito che si sarebbe rivelato a
tutti, nostra mala intuizione? Cambio d’idea della pregiatissima firma?
D’altronde siamo in democrazia e guai se non fosse cosi. Insomma cari amici,
forse vi sarete accorti che chi era sempre a portata di clic oggi manca e da
tempo, tale firma più delle volte criticava il sottoscritto ma anche altri e
altro. Le sue erano lotte, a volte ritenute da noi giuste, altre un po’ meno e
altre per niente giuste. Non sappiamo cosa pensare di questo incessante
personaggio che più delle volte faceva discutere. Ci chiediamo: ha ottima
salute? Legge ancora vari siti? Nel caso le due risposte sono sì, come mai non
ci appaga più dei suoi meravigliosi scritti? Cari lettori a questo punto avrete
già capito che si sta parlando di Veritas, il mito degli scritti. Viene da
chiedergli, con tutto rispetto: Signor Veritas ma ha finito le sue energie? O a
queste cose è diventato morto e sotterrato? Chiudiamo qui e con l’augurio che
Veritas sia a portata di clic, magari non per rispondere, ma almeno che legga.
venerdì 8 giugno 2012
Cancello Arnone. Storia di un comune.
Il Comune di Cancello ed Arnone si estende sulle opposte rive
del Volturno, ed è formato dall'unione delle terre appartenute a due antichi
casali strettamente legati a Capua: Cancello sulla sponda destra, dove si
estendeva l'antico agro Falerno e Arnone sulla riva sinistra. In passato, il
nome Arnone è stato avvicinato alla forma "ad nonum", nome di una
stazione della via Appia, citata nella Tabula Peutingeriana. Si tratta,
naturalmente, di una derivazione erronea: fra l'altro l'Appia correra a
notevole distanza lungo la sponda opposto del Volturno. E' probabile, in
realtà, che il nome Arnone derivi dal personale Longobardo "Arno"
latinizzato e declinato all'accusativo. La denominazione Cancello sembra,
invece, sia da collegare alla presenza nella zona di un'area delimitata e
destinata all'esercizio della caccia.
Dal punto di vista geologico il territorio è formato da sedimenti alluvionali olocenici, da terreni limosi e argillo - limosi, nonchè da terreni umiferi oscuni e di colmata derivata dalla bonifica del basso Volturno a cui sottostanno, a tratti, livelli di lapilli pomicei o di altri materiali piroclastici e intercalazioni di torba. Ai materiali alluvionati e umiferi di copertura segue, fino ad una profondità di150 metri , un substrato
in cui prevalgano sedimenti plio - pleistocenici lacustri o palustri, salmastri
e marini, che indicano un forte subsidenza, ossia un lungo periodo di ristagno
delle acque marine.
Non esistono dati certi sull'origine del paese, anche a causa dell'esiguità delle fonti archelogiche. Tra queste può essere citata un'iscrizione funeraria romana dedicata ad una certa "Sentia Pompeiana" da L. Licinius Liberianus e reimpiegata nella torre campanaria della chiesta parrocchiale di Arnone. Per quanto riguarda le fonti documentarie, Arnone è ricordato in una pergamena di S. Angelo in Formis del 1114. Nel 1244 il territorio era dominato da Emilia Campalazzo, moglie di Errico Filangieri. Controllato per una certo periodo dalla famiglia Estendarda, il territorio di Arnone passò in seguito a Giovanni Cantelmo, dal quale fu ceduto alla mensa arcivescovile di Capua che, nel 1303, lo concesse in fitto, per una somma esigua, a Bartolomeo di Capua principe della Riccia. La famiglia Bartalomeo dominò l'area fino a tutto il '700, anno in cui le terre della zona passarono in eredità a Tommaso Sanseverino. Scoppiò allora una disputa fra il Sanseverino e dil Regio Fisco, le cui ragioni furono difese dal celebre giurista del tempo Nicola Vivenzio, il quale sollevò il seguente quesito: l'area è da considerare bene allodiale o feudo? Nella prima parte del "Diritto del fisco sul feudo di Arnone" pubblicato nel 1794 si legge: "La chiesa di Capua fra i molti feudi, che possedevano nel tempo di Carlo D'Angiò, aveva un vastissimo tenimento con uomini e vassalli, tra confini di Gancia, nè luoghi di Arnone, e di Sanbiase, che chiamavasi "La baronia di Arnone". Questo tenimento con tutti i vassalli, le rendite e i servizi loro, e coi diritto ancora di plateatico e di bagliva, da Giovanni Arcivescovo di quella città fu conceduto nell'anno 1303 al Luogoteta del Regno di Capua, ed a tutti i suoi discendenti, così maschi, che femmine, con la sola prestazione di un agustale d'oro, che pagar si dovesse in ogni anno alla chiesa di Capua".
Il territorio rimase a lungo in gran parte malsano a causa delle acque che ristagnavano su larghe aree. Le prime bonifiche risalgono al '600, quando per iniziativa del vicerè spagnoli, in particolare del conte di Lemos, furono aperti due canali, il Lagno vecchio e quello detto Prospero del Tufo. La mancanza di manutenzione ridusse l'efficacia di tali opere: si conservano ancora oggi alcune suppliche degli abitanti di Arnone, datate fra il 1654 ed il 1661, nelle quali essi dicono "soffocati dall'acqua". Solo con la legge del 1839 si pose mano a sistematici lavori di bonifica, durante i quali fu tracciata anche la nuova strada da Castel Volturno ad Arnone. La bonifica fu completata solo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.
Il territorio del comune è caratterizzato da ampie distese pianeggianti che ospitano innumerevoli mandrie di bufale al pascolo, ed è arricchito dal punto di vita naturalistico dalla rigogliosa vegetazione che ricopre le sponde del Volturno. La presenza del fiume, del resto, ha condizionato in parte lo stesso sviluppo urbanistico del paese che, come già è stato ricordato, è diviso in due nuclei distinti situati sulle rive opposte del corso d'acqua.
Gli edifici religiosi, che pur nella loro semplicità, costituiscono la principale ricchezza artistica e architettonica del comune, sono equamente distribuiti nei due centri. Si tratta di chiese relativamente recenti, in quanto quasi del tutto ricostruite dopo i bombardamenti che durante la seconda guerra mondiale, hanno raso al suolo la maggior parte degli edifici. Tra queste, assai lineare èla
Parrocchia di "Maria SS. Assunta in Cielo",
caratterizzata da un orologio incluso nel timpano della facciata e affiancata
da un grande campanile dalla linee essenziali. A Cancello si trova, invece, la Parrocchia di
"Maria SS. delle Grazie Regina di tutti i Santi", la cui facciata è
contornata da due campaniletti a vela. Più antica, anche se fortemente
restaurata dopo i bombardamenti, è la cappella settecentesca di Maria SS. delle
Grazie, omonima della parrocchiale, in cui si trova un affresco di S. Biagio
del '700 napoletano, recuperano dalla cappella a Lui dedicata sulla riva del
Voltruno, oggi andata distrutta.
Presso Arnone esisteva un tempo un lago, ora bonificato, dove si prescavano buone quantità di anguille. Presso Cancello, invece, si trova ancora oggi la sorgente di Pozzo Sporano, alle cui acque, dette "delle fate" si attribuisce la proprietà di "accrescere il latte" delle neo - mamme.
Nel territorio di Cancello ed Arnone si producono grandi quantità di foraggio, ma il comune è noto soprattutto per gli allevamenti bufalini, per il trattamento del loro latte e per la produzione delle rinomate mozzarelle di bufala. Da Paolo Diacono sappiamo che i bufali furono introdotti in Italia nel VI secolo dai Longobardi e si può supporre che ben presto essi si adattarono alle basse zone paludose intorno al Volturno, anche se le prime testimonianze della loro presenza in quest'area risalgono solo al '400.
Negli ultimi anni grazie a uomini capaci, sono nati e si sono evoluti nuovi allevamenti, laboratori per il trattamento del latte, caseifici ove si produce la vera mozzarella di bufala d.o.p. (denominazione di origine protetta). Operatori economici coraggiosi e lungimiranti che avvalendosi delle nuove tecnologie, hanno creato aziende che sono il fiore all'occhiello di tutta la cittadinanza e che con il loro prodotto sono presenti in molti mercati del mondo.
Dal punto di vista geologico il territorio è formato da sedimenti alluvionali olocenici, da terreni limosi e argillo - limosi, nonchè da terreni umiferi oscuni e di colmata derivata dalla bonifica del basso Volturno a cui sottostanno, a tratti, livelli di lapilli pomicei o di altri materiali piroclastici e intercalazioni di torba. Ai materiali alluvionati e umiferi di copertura segue, fino ad una profondità di
Non esistono dati certi sull'origine del paese, anche a causa dell'esiguità delle fonti archelogiche. Tra queste può essere citata un'iscrizione funeraria romana dedicata ad una certa "Sentia Pompeiana" da L. Licinius Liberianus e reimpiegata nella torre campanaria della chiesta parrocchiale di Arnone. Per quanto riguarda le fonti documentarie, Arnone è ricordato in una pergamena di S. Angelo in Formis del 1114. Nel 1244 il territorio era dominato da Emilia Campalazzo, moglie di Errico Filangieri. Controllato per una certo periodo dalla famiglia Estendarda, il territorio di Arnone passò in seguito a Giovanni Cantelmo, dal quale fu ceduto alla mensa arcivescovile di Capua che, nel 1303, lo concesse in fitto, per una somma esigua, a Bartolomeo di Capua principe della Riccia. La famiglia Bartalomeo dominò l'area fino a tutto il '700, anno in cui le terre della zona passarono in eredità a Tommaso Sanseverino. Scoppiò allora una disputa fra il Sanseverino e dil Regio Fisco, le cui ragioni furono difese dal celebre giurista del tempo Nicola Vivenzio, il quale sollevò il seguente quesito: l'area è da considerare bene allodiale o feudo? Nella prima parte del "Diritto del fisco sul feudo di Arnone" pubblicato nel 1794 si legge: "La chiesa di Capua fra i molti feudi, che possedevano nel tempo di Carlo D'Angiò, aveva un vastissimo tenimento con uomini e vassalli, tra confini di Gancia, nè luoghi di Arnone, e di Sanbiase, che chiamavasi "La baronia di Arnone". Questo tenimento con tutti i vassalli, le rendite e i servizi loro, e coi diritto ancora di plateatico e di bagliva, da Giovanni Arcivescovo di quella città fu conceduto nell'anno 1303 al Luogoteta del Regno di Capua, ed a tutti i suoi discendenti, così maschi, che femmine, con la sola prestazione di un agustale d'oro, che pagar si dovesse in ogni anno alla chiesa di Capua".
Il territorio rimase a lungo in gran parte malsano a causa delle acque che ristagnavano su larghe aree. Le prime bonifiche risalgono al '600, quando per iniziativa del vicerè spagnoli, in particolare del conte di Lemos, furono aperti due canali, il Lagno vecchio e quello detto Prospero del Tufo. La mancanza di manutenzione ridusse l'efficacia di tali opere: si conservano ancora oggi alcune suppliche degli abitanti di Arnone, datate fra il 1654 ed il 1661, nelle quali essi dicono "soffocati dall'acqua". Solo con la legge del 1839 si pose mano a sistematici lavori di bonifica, durante i quali fu tracciata anche la nuova strada da Castel Volturno ad Arnone. La bonifica fu completata solo negli anni successivi alla seconda guerra mondiale.
Il territorio del comune è caratterizzato da ampie distese pianeggianti che ospitano innumerevoli mandrie di bufale al pascolo, ed è arricchito dal punto di vita naturalistico dalla rigogliosa vegetazione che ricopre le sponde del Volturno. La presenza del fiume, del resto, ha condizionato in parte lo stesso sviluppo urbanistico del paese che, come già è stato ricordato, è diviso in due nuclei distinti situati sulle rive opposte del corso d'acqua.
Gli edifici religiosi, che pur nella loro semplicità, costituiscono la principale ricchezza artistica e architettonica del comune, sono equamente distribuiti nei due centri. Si tratta di chiese relativamente recenti, in quanto quasi del tutto ricostruite dopo i bombardamenti che durante la seconda guerra mondiale, hanno raso al suolo la maggior parte degli edifici. Tra queste, assai lineare è
Presso Arnone esisteva un tempo un lago, ora bonificato, dove si prescavano buone quantità di anguille. Presso Cancello, invece, si trova ancora oggi la sorgente di Pozzo Sporano, alle cui acque, dette "delle fate" si attribuisce la proprietà di "accrescere il latte" delle neo - mamme.
Nel territorio di Cancello ed Arnone si producono grandi quantità di foraggio, ma il comune è noto soprattutto per gli allevamenti bufalini, per il trattamento del loro latte e per la produzione delle rinomate mozzarelle di bufala. Da Paolo Diacono sappiamo che i bufali furono introdotti in Italia nel VI secolo dai Longobardi e si può supporre che ben presto essi si adattarono alle basse zone paludose intorno al Volturno, anche se le prime testimonianze della loro presenza in quest'area risalgono solo al '400.
Negli ultimi anni grazie a uomini capaci, sono nati e si sono evoluti nuovi allevamenti, laboratori per il trattamento del latte, caseifici ove si produce la vera mozzarella di bufala d.o.p. (denominazione di origine protetta). Operatori economici coraggiosi e lungimiranti che avvalendosi delle nuove tecnologie, hanno creato aziende che sono il fiore all'occhiello di tutta la cittadinanza e che con il loro prodotto sono presenti in molti mercati del mondo.
tratto dal sito del comune.
giovedì 7 giugno 2012
Cancello Arnone - L'acqua è vita. Oggi l'incontro.
di
Lino Perna
Vorrei
dire ai miei compaesani senza colore politico,ma pensando un po’ alla nostra
salute,che con il nostro silenzio ci stiamo autodistruggendo. Tutti
sanno, tutti vedono….. tutti fanno silenzio. Vi siete accorti che da tempo
l’acqua del rubinetto è diventata ancora di più scura….
è marrone …… Vogliamo incontrarci per parlare un po’ di
questo inquinamento che ci sta uccidendo lentamente giorno dopo giorno o
vogliamo continuare ad essere ciechi e sordi facendo finta che va tutto bene
fino alla fine dei nostri giorni. Se siete d’accordo ci incontriamo il 7/6/2012
alle 18.00 in Via Settembrini Pizzeria del corso.
Tratto da: La voce del Volturno.
mercoledì 6 giugno 2012
Capua. Incontro con i cacciatori a palazzo Fazio.
La sezione comunale libera
caccia, di Cancello Arnone, presieduta da Angelo Caputo, informa che giorno 8
giugno alle ore 19:00 a Capua presso il palazzo Fazio nei pressi del vescovado
ci sarà una riunione con tutti i cacciatori di tutte le associazioni venatorie
e cacciatori non appartenenti a nessuna associazione di caccia. Inoltre ci sarà
la presenza di istituzioni che s’intendono di caccia, nonché alte cariche di
tutte le associazioni venatorie. In quest’incontro si parlerà delle leggi
inerenti la caccia e dei regolamenti ATC, (ambito territoriale di caccia)
nonché delle ultime proposte di legge sugli ATC Campania. I cacciatori
assolutamente non ci stanno con le ultime proposte di legge. Ma l’argomento
della serata non sarà solo l’ATC, ma esso riguarderà anche il piano faunistico
venatorio che ogni regione dovrebbe avere e che la regione Campania non ha.
L’anno scorso a causa della mancanza del piano faunistico venatorio la
preapertura di caccia fissata per il primo settembre in Campania è saltata e
rinviata alla terza domenica dello stesso mese, su ricorso al TAR di
associazioni contrarie a questa bellissima attività sportiva. Poi come si è
soliti fare in Campania, passato il santo passata la festa, il piano faunistico
venatorio è in letargo. Ancora oggi la regione Campania non lo ha e se non sarà
sulle giuste scrivanie al più presto possibile anche quest’anno addio
preapertura del primo settembre. Lo stato italiano per il divertimento
venatorio si fa pagare fior di quattrini di tasse, ma poi quando si tratta di
concedere qualcosa ai cacciatori nicchia o diventa tutto uno scaricabarile. Una
volta la preapertura di caccia era in agosto e la chiusura era il 31 marzo, poi
fu fissata al 10 marzo e in seguito al 31 gennaio, l’anno scorso la chisura fu
fissata il 9 febbraio, nel corso degli anni però le tasse venatorie sono
rimaste invariate o addirittura sono aumentate. Domandiamo: in tutto questo le
associazioni venatorie cosa fanno, guardano? Sembrerebbe proprio di sì. Una
volta fu istituito il CPA ( partito cacciatori, denominato: caccia, pesca e
ambiente) e vertici di associazioni venatorie indussero cacciatori a non votare
questo partito per farne votare altri. Oggi attuale i cacciatori sono stanchi
di subire sempre e allora ecco che si riuniscono per far valere i loro diritti
di cacciatori ma soprattutto di onesti cittadini. Tutti i cacciatori sono
pregati di non mancare e di far circolare voce di quest’incontro. A giorno otto
al palazzo Fazio di Capua.
Castelvolturno. I fedeli si recano a San Giovanni Rotondo.
di
Pasquale Leggiero.
Nei mesi di ottobre e novembre si
aprirà l’anno della fede indetto da sua santità Benedetto XVI e i parroci di
varie parrocchie stanno preparando i fedeli a quest’evento. A Castelvolturno la
cosa non è da meno e il 29 maggio ci si è recati ad Assisi, la prossima tappa
di uscite parrocchiali sarà il 26 giugno per recarsi a San Giovanni Rotondo e a
San Michele sul Gargano, mentre le altre uscite saranno decise e comunicate di
volta in volta. A informare i fedeli è Don Giovanni Simone, sacerdote che
svolge il suo ministero nella chiesa San Crastese di Castelvolturno. Della
novità, don Giovanni, informa i fedeli attraverso la sua pagina di face book e
quindi per sapere di eventuali altri pellegrinaggi basta collegarsi su face
book e seguire gli aggiornamenti di don Simone. Ogni tanto tutti i sacerdoti
dovrebbero organizzare le uscite con i fedeli e far conoscere la vita dei
Santi, invece ci sono prelati che sembrano chiudersi nella tana, un plauso
quindi ai Sacerdoti della parrocchia San Crastese don Giovanni Simone e don
Ernesto Branco. Molte volte vediamo Castelvolturno come la località di cose
brutte e invece dobbiamo renderci conto che quelle sono in qualsiasi posto e le
cose e persone belle sono anche a Castelvolturno, quindi godiamoci le uscite
parrocchiali e in questo caso San Giovanni Rotondo e San Michele sul
Gargano.
lunedì 4 giugno 2012
Francolise. L'ex sindaco Russo manterrà la delega assessorale?
RIMPASTO IN GIUNTA
AL COMUNE DII FRANCOLISE, L’EX SINDACO RUSSO RISCHIA LA REVOCA DEL MANDATO
ASSESSORIALE .
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Francolise |
di Daniele Palazzo
FRANCOLISE- Giornata politica molto importante, quella di
oggi, al Comune di Francolise. E’ attesa in mattinata, infatti, la decisione
del Sindaco del grosso centro dell’Agro Caleno, Nicola Lanna, circa la
paventata revoca dei mandati assessoriali a ben tre suoi collaboratori di
Giunta Comunale. Secondo insistenti voci di corridoio, peraltro confermate da
incontrovertibili dati di fatto, sembra che gli Assessori interessati siano
l’ex Sindaco civico Andrea Russo(Attività Produttive ed Innovazione Tecnologoca),
Domenico Volpe(Sport, Cultura e Spettacolo) e Salvatore D’Angelo(Urbabistica e
Viabilità), che dovrebbero essere sostituiti da una triade composta da Pasquale
Tessitore, Antonietta Iannotta e Antonio Andriella. E’ una notizia, questa,
che, per quanto attesa(la litigiosità tra la varie anime componenti lo
schieramento guidato da Nicola
Lanna ha avuto toni rimarchevoli fin dal varo, circa tre anni addietro, della
lista dei membri dell’esecutivo in carica), qualora fosse vera, avrebbe del
sensazionale. Infatti, dopo ben 13 anni di potere forte rischia di veder
tramontare la buona stella che ne ha fatto la fortuna elettorale l’ex primo
cittadino Andrea Russo, che, si vedrebbe addirittura catapultato
all’opposizione. Sarà vera, sarà falsa, la notizia stessa e le novità che
potrebbero verificarsi oggi interessano non poco l’opinione pubblica locale. Ad
ogni buon conto, si potrà essere certi sulla questione solo ad eventi avvenuti.
Tant’ che si vocifera pure che uno dei tre Assessori in odor di defenestramento,
Salvatore D’Angelo, non si sa in base a che cosa, potrebbe venire “graziato” da
Lanna. Non ci resta, quindi, che aver pazienza ed attendere l’ufficializzazione
di eventuali mosse in tal senso da parte dell’attuale occupante la poltrona
politica più importante del Comune caleno.
sabato 2 giugno 2012
Santa Maria Capua Vetere. Autostima - Assertivita - Autoefficacia, la città del foro ne ha parlato.
“AUTOSTIMA-ASSERTIVITA’-AUTOEFFICACIA”,
SE NE E’ PARLATO A SANTA MARIA CAPUA VETERE
di Daniele Palazzo
SANTA MARIA CAPUA VETERE- Da qualche tempo a questa parte,
prendono sempre più piede, nella Città del Foro, idee ed iniziative atte a
promuovere e diffondere l’importanza del benessere della persona. Nel nutrito
ventaglio di manifestazioni a tema, figura, senz’altro, il ciclo di seminari in
corso d’opera presso le moderne e funzionali strutture dell’Accademia di Scienze Umane “Jean Piaget”. Qui, un molto
motivato e competente gruppo di formatori e counselor della SPIGIL
Campania, Scuola ad
indirizzo Pluralistico Gestaltico Integrato Counseling e Formazione con sede
centrale a Torre Annunziata(Na), sono impegnati in una serie di lezioni
tecnico-pratiche degne della loro migliore tradizione. L’ultima tappa del ciclo
di seminari previsto, imperniato sul tema “Autostima, Assertività e
Autoefficacia”, ha interessato tantissimo il vasto uditorio presente nell’Aula
Magna della “Piaget”. Non a caso si è puntato sulla tematica in questione.
Infatti, si è voluto rimarcare l’importanza delle tre caratteristiche
analizzate nel corso della stessa serata di
studio approfondimento, caratteristica, queste, che influenzano il
comportamento e la capacità di affrontare le sfide con cui ci dobbiamo misurare
ogni giorno. Si tratta di tre qualità che, possono essere rinforzate nel
proprio comportamento e stimolate negli altri, e che permettono di superare
automatismi, modelli di pensiero e di azione limitanti e di valorizzare al
meglio le proprie risorse e la capacità di soluzione dei problemi. Protagoniste
dell’evento le Counselor Valeria Acconcia e Maria Giuseppina Cusano, delle
quali la seconda è Referente sul territorio per òa SIPGI Campania.
partecipazione. “La
SIPGI Campania , si legge in un comunicato diffuso alla
stampa, ha in programma nuovi seminari e propone, per l’autunno a venire, la
partenza di un corso di micro-couseling che permetterà agli allievi di divenire
padroni delle tecniche di base del counseling, oltre alla possibilità di
ricevere, attraverso un lavoro su se stessi , un benessere su tutta la persona”.
Cassazione, la marijuana si può coltivare anche in giardino.
Da oggi chi possiede una
piantina di cannabis sul terrazzo di casa
non avrà problemi con la legge. Lo ha stabilito la Cassazione secondo la
quale la coltivazione di una sola pianta di marijuana “non è idonea a porre in
pericolo il bene della salute pubblica o della sicurezza pubblica”. Il
pronunciamento della Suprema Corte è arrivato in seguito al ricorso del
procuratore generale della Corte di Appello di Catanzaro che aveva protestato
per l’assoluzione di un ragazzo di 23 anni sorpreso con una piantina di Maria
sul balcone della sua abitazione a Scalea (Cosenza).
Proprio per il fatto che si trattava di una sola piantina,
quindi chiamando in causa la “modestia dell’attività posta in essere emerge da
circostanze oggettive di fatto, come in questo caso la coltivazione di una
piantina in un piccolo vaso sul terrazzo di casa con un principio attivo di mg
16, il comportamento dell’imputato deve essere ritenuto del tutto inoffensivo e
non punibile anche in presenza di specifiche norme di segno contrario”. In
altre parole i supremi giudici – in base alla sentenza 25674 – hanno chiamato
in causa l’assenza di pericolosità del gesto, che è quindi da non sanzionare
penalmente, come invece specificherebbe il legislatore in caso di coltivazione
di sostanze stupefacenti.
Una decisione senza precedenti, che creerà un importante precedente
nella giurisprudenza e che, sicuramente, accenderà un focolaio
di polemiche non da meno. Da anni si cerca di trovare la soluzione più giusta
nei confronti del “problema droga” e con questa sentenza i giudici sembrano
voler soverchiare le rigide norme in materia di cannabis et simili. Del resto
come non considerare il fatto che forse i benefici sociali che si ricavano
dalla proibizione di canapa non compensano adeguatamente i costi che la
collettività paga, collocando “fuori dalla legge” il comportamento di intere
fasce giovanili. Cosa che li allontana ancor di più dalle istituzioni.
Tratto da affari italiani.
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